Basilica di San Francesco, Ravenna – A Hidden Gem with a Unique Secret
The Basilica di San Francesco in Ravenna is a stunning yet often overlooked historic site, famous for its beautiful simplicity and fascinating underwater crypt. Open Monday to Saturday from 7:30 AM to 12:00 PM and 2:30 PM to 7:00 PM, and Sundays from 7:30 AM to 1:00 PM and 2:30 PM to 7:00 PM, it’s an easy stop while exploring Ravenna’s incredible mosaics.
The real highlight is the flooded crypt, where you’ll find ancient mosaic flooring submerged beneath clear water. Look closely, and you might even spot goldfish swimming over this centuries-old masterpiece—one of the most unique sights in Italy! The basilica itself, with its understated Romanesque beauty and peaceful atmosphere, is also the resting place of Dante Alighieri during his funeral in 1321.
A visit here is a must for history lovers and those looking for a quieter, off-the-beaten-path experience in Ravenna. Highly...
Read moreLa Basilica si trova nella cosiddetta "Zona del Silenzio" di Ravenna, ideata nei primi decenni del XX secolo intorno al luogo di sepoltura di Dante Alighieri, come forma di massimo rispetto per l'ultimo luogo terreno dove il sommo Poeta visse e morì. La Basilica fu frequentata da Dante in vita, vivendo lì vicino e in questa chiesa furono celebrati i suoi funerali il 13 settembre 1321. Le sue spoglie furono temporaneamente poste all’interno di un bellissimo sarcofago del IV secolo d.C., situato nella cappella della famiglia dei Da Polenta, disposta lungo la navata di sinistra. La Basilica era dedicata in origine ai SS. Apostoli e poi a San Pietro ed è tra le più antiche della città (risale alla metà del V secolo d.C.). Ben poco rimane della prima chiesa paleocristiana. Tra il 1261 e il 1810, e poi di nuovo tra il 1949 fino a oggi, i monaci Francescani la scelsero come loro sede con l’attuale intitolazione a San Francesco. Prospetta sulla piazza con il bel campanile del IX secolo. L'interno è basilicale a tre navate, separate da due file di 12 colonne ciascuna, di spoglio. L'abside è semicircolare all’interno ed eptagonale all’esterno; per il fenomeno della subsidenza appare oggi ribassata di 3 metri e mezzo rispetto al pavimento più recente. Sotto l’attuale altare si trova la cripta che non è accessibile perché costantemente allagata, tuttavia si può ammirarne l'aspetto, con gli splendidi mosaici pavimentali, attraverso una piccola finestra ad arco protetta da una balaustra. L'acqua è di falda e, a seconda delle piogge e del livello del mare, varia in altezza durante l’anno. Non è acqua di mare, ma acqua dolce filtrata e lo dimostrano i pesci rossi che vi nuotano a decine. I mosaici risalgono al periodo tardoantico (V secolo d.C.) e furono oggetto di restauro nel 1877. Su di loro sono riportate due epigrafi in mosaico, una in greco e l’altra in latino. La cripta si data al X secolo; è un ambiente a forma di oratorio sorretto da pilastrini destinato ad ospitare le reliquie del vescovo Neone, fondatore della chiesa. Il sarcofago fu tolto perché sempre sommerso e fu trasferito di fronte alla finestra di accesso alla cripta. Si tratta di un piccolo sarcofago che riporta la scritta “Ossa Neonis”, a ricordo che un tempo qui era stato sepolto Neone, vescovo di Ravenna e committente della primitiva chiesa dedicata ai Santi Apostoli Pietro e Paolo. All'esterno, nell'area sacra recintata, sono esposti diversi sarcofagi, la base della porta che chiudeva l'accesso al luogo dove furono temporaneamente nascoste le spoglie dell'Alighieri tra il 1805 e il 1875. Vi si trova anche il cespuglio dove furono nascoste. A due passi vi è la Cappella/Mausoleo dove la tradizione colloca la tomba di Dante. La Basilica si completa con due chiostri monumentali ad accesso libero, come la Basilica. Il loro ingresso non avviene dalla chiesa ma lungo l' ingresso laterale...
Read moreL'attuale basilica di San Francesco sorge nel luogo di una chiesa più antica. Questa venne costruita poco dopo il 450 per volere del vescovo di Ravenna Neone ed era dedicata ai santi apostoli Pietro e Paolo, e per questo chiamata anche Chiesa degli Apostoli.
Tra la seconda metà del IX secolo e il secolo successivo, l'edificio del V secolo venne demolito e sostituito da una chiesa più grande. Contemporaneamente, venne costruita anche un'alta torre campanaria. La nuova chiesa, chiamata San Pietro Maggiore, passò all'ordine francescano nel 1261 e, in tale occasione, venne dedicata a san Francesco d'Assisi; nel 1321, vi furono celebrate le esequie di Dante Alighieri.
Tra i secoli XVII e XVIII, la chiesa venne più volte restaurata ed arricchita con decorazioni e altari barocchi. Il restauro più importante fu quello condotto nel 1793 da Pietro Zumaglini.
Nel 1810, l'attiguo convento francescano venne soppresso ed espropriato dalle autorità napoleoniche. Dopo la partenza forzata dei frati, la chiesa rimase aperta al culto sotto la cura del clero secolare. Tra il 1918 e il 1921, in vista del VI centenario della morte di Dante, venne radicalmente restaurata eliminando tutte le aggiunte barocche e riportandola ad uno stile quanto più vicino all'originale. Nel centenario dantesco fu indetto un concorso per la decorazione dell'interno della chiesa con soggetti ispirati alla Divina Commedia, che fu vinto dal famoso pittore Adolfo De Carolis. L'improvvisa morte dell'artista impedì però la realizzazione dell'opera, che rimase allo stato di progetto. La cripta è stata restaurata anche nel 1926 e nel 1970.
I Frati Minori Conventuali hanno potuto fare ritorno soltanto nel 1949, risiedendo non più presso l'antico convento (oggi proprietà della Cassa di Risparmio di Ravenna), ma in un edificio dalla parte opposta della basilica, dove hanno adattato anche gli ambienti parrocchiali. Infatti l'Arcidiocesi di Ravenna aveva scelto la basilica come sede parrocchiale nel corso del XIX con il titolo di Parrocchia di San Pietro Maggiore in...
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