Il film "Brutti, Sporchi e cattivi" rende molto l'idea.

• Sporca: sporcata da comunità straniere ed italiane che la considerano il proprio giardino di casa. In più occasioni ho trovato rimasugli organici o buste delle più rinomate catene di fastfood abbandonati sul prato.

• Molti/troppi cani senza guinzaglio. In tutto il quartiere, compreso il parco ovviamente, il numero di cani lasciati senza guinzaglio è in costante crescita: ne ho visti persino senza collare/pettorina, tutto lasciato a casa (o forse mai comprati?). Chi gli dice a certi proprietari che oltre al collare/guinzaglio, dovrebbero portarsi dietro i sacchetti per le feci, una bottiglietta d'acqua per pulire eventualmente l'urina (perché cari miei signori, dovreste smetterla di far urinare i vostri cani ovunque, per esempio sui portoni dei palazzi o simile) e persino la museruola?...

• Gatti. Sotto monte Ciocci (Via Pietro de Cristofaro) la situazione è migliorata: hanno pulito, o almeno l'ultima volta che sono passato non ho più sentito l'odore pestilenziale dei mesi precedenti. Ho 1 cane e 3 gatti, non si può dire che io sia di "parte" ma se si vogliono sfamare i gatti randagi della zona, bisogna farlo per bene o altrimenti si finisce con il creare solo che un area sporca di escrementi e con conseguente odore pestilenziale.

• Feci dei cani: alcuni individui superdotati di neuroni iperattivi si ostinano a non voler pulire le deiezioni dei propri animali. Ma va beh, oggigiorno dov'è che non trovi feci di cane abbandonate sulla strada? Un tempo c'era il "pudore", quello più becero ed ipocrita che ti portava a non fare le cose perché altrimenti <<chissà cosa possono pensare i vicini!!!>> Oggi siamo tutti più onesti con noi stessi: non ci frega più niente di fare la cosa giusta, punto e basta.

• Salendo dall'entrata di Via Anastasio II, occhio alle biciclette/monopattini: alcuni vengono giù non curanti dei pedoni.

• Mi è capitato di visitare il parco la mattina presto, all'alba, ma mai la sera e detto francamente non è che mi sentirei così sicuro...

Avere un parco sotto casa e non poterne usufruire, peccato.