La Chiesa di San Pietro alla Carità è tradizionalmente attribuita a San Simplicio Papa sebbene venga citata nel Liber Pontificalis come Chiesa di San Pietro Maggiore già al tempo di Leone III.
Il Crocchiante nella sua “Istoria delle chiese di Tivoli” del 1726 afferma che la chiesa fu costruita sulle rovine di una preesistente villa romana : “gli avvanzi di essa villa si rimirano anche oggi sotto le case ivi continue … e in alcune case fatte demolire nel 1725 da Settimio Bulgarini vi si è ritrovato un bel pavimento fatto a musaico ben conservato”
Lo stesso Crocchiante dice che “viene ella appellata presentemente la Madonna della Carità, perchè vi è una confraternita col suo Prefetto”.
La chiesa, come oggi si presenta, è frutto di imponenti lavori di ristrutturazione, i più importanti dei quali sono quelli risalenti al XII secolo, cui si deve l'impostazione romanica dell'edificio, e quelli successivi al secondo conflitto mondiale che hanno eliminato tutte le strutture e ornamenti barocchi introdotti nel corso del '700.
Caratteristico è il campanile a base quadrata, arricchito con finestre a tutto sesto e cornici nei due livelli superiori.
La chiesa ha tre navate : nella porzione centrale si può ammirare un bellissimo pavimento cosmatesco.
Sulle pareti si possono ammirare due affreschi risalenti al XII secolo : uno ritrae una scena di crocefissione e l'altro una scena della Immacolata assisa in trono con in braccio il Bambino e ai lati i Santi Pietro e Paolo.
La curiosità : la Deposizione Lignea che è attualmente ospitata nella Cattedrale, era custodita, fino al 1641, all'interno della chiesa di San Pietro alla Carità.
Alla Chiesa della Carità è dedicata una poesia del poeta dialettale Tito Silvani
Quanno Simplicio fu elettu Papa s'arecordà che a Tivuli era natu, appena che fu capo dellu Statu 'na chiesa pè San Pietro fabbricà
'N consegna la pigghià la “Bona Morte” della manutenziò non fu parlatu, 'stu tempio cò lu tempu abbandonatu, quanno piovea, bisognea scappà
Di Carlo, a tempu nostru, fu Priore, pè questula reddunà 'n po' de quadrini, d'aremettela a novu ci ebbe còre...
Quistu bellu recordo, cò lla guera ci ha fattu aremanì, alli cittadini le mura ritte e lu...
Read moreCHIESA ORTODOSSA DI SAN PIETRO IN TIVOLI. E' uno dei templi cristiani più suggestivi. Secondo varie fonti San Pietro riuscì a entrare a Roma perché una nobildonna tiburtina gli ottenne un permesso per entrare nell'Urbe. Aveva conosciuto Pietro quando il marito era governatore a Antiochia di Siria. Secondo la tradizione qui San Pietro fondò la prima comunità. Le donne sempre decisive. Qui ho trovato ispirazione per elaborare due miei libri dedicati alle Apparizioni Mariane: 'Medjugorje, i Segreti rivelati - Guida ai Tempi Nuovi' e 'Medjugorje, la Via della Redenzione - Guida dentro e fuori di noi', disponibili in esclusiva su amazon.
E durante il viaggio, mentre si avvicinava a Damasco, avvenne che, d'improvviso, sfolgorò intorno a lui una luce dal cielo e, caduto in terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?» Egli domandò: «Chi sei, Signore?» E il Signore: «Io sono Gesù, che tu perseguiti. Àlzati, entra nella città e ti sarà detto ciò...
Read moreChiesa di riferimento e di aggregazione devozionale della comunità romena, che ne vuole salvaguardare l'integrità e farne un luogo di culto per chi professa la fede ortodossa. La pulizia e il decoro sono la prima cosa che ho notato visitando la chuesa il giorno in cui la comunità era impegnatissima a renderla fruibile a tutti. Addossate alle pareti, pronti per essere ivi affissi, sono i dipinti in stile neobizantino tipici di questa confessione religiosa. Splendido il campanile medioevale anch'esso oggetto in questi giorni di pulizia e nettatura interna. Va detto che, del campanile, solo la parte inferiore è rimasta originaria mentre gli altri due piani sono il risultato di una integrazione successiva. Splendida, nell'interno, la pavimentazione in stile cosmatesco e il soffitto a capriate in legno. Una ulteriore visita...
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