La Rocca Pia | Così descrisse la fortezza papale di Tivoli, Francesco Bulgarini nel 1848 in "Notizie storiche antiquarie statistiche ed agronomiche intorno all'antichissima citta' di Tivoli e suo territorio"
"Si narra nella storia come Pio II. edificò in Tivoli una Rocca. Negli scavi per la sua fondazione, siccome narra il Gobellino nel lib. 5. de' Commentarii di Pio II, si rinvennero le rovine d'una antica fortezza, che si suppone eretta da Federico Barbarossa nell'ampliazione che fece della città. Ivi da presso, al dir del Gobellino, si rinvennero le vestigia di un antico anfiteatro, le quali furono demolite per servirsi de'cementi nell'edificazione della Rocca. La Rocca fu da Pio II. costruita di due grandi torri rotonde, rivestite di sassi squadrati di tufo, la più grande alta piedi 130, e l'altra piedi cento, con un muro grosso, che dalla torre più grande serviva di passaggio al baloardo, che si vede sopra l'antica porta. Fece costruire tra le due torri un cortile quadrato con altre due piccole torri agli angoli che non ultimò, nel quale si entrava per due porte munite di ponti levatoi, come ancora due grandi ci sterne, non passandovi come presentemente l'acquedotto dell'acqua rivellese, quali cisterne servono oggi di conserve a detta acqua. Restò così sino al Pontificato di Alessandro VI, il quale fece ultimare le due torri più piccole ai lati del quadrato del cortile, nel quale fece fabbricare va rie comode abitazioni, presentemente tutte diroccate, ove si vedevano le armi di questo Papa, che vi alloggiò nell'anno 1494. Servì in seguito di residenza a non pochi governatori, e principiò ad essere abbandonata su i primi anni del passato secolo, mentre si ha memoria, che nelle guerre degli spagnoli e tedeschi nell'anno 1744, questi la fecero ripulire e ristaurare in parte a spese però del Comune. Sarebbe desiderabile che fosse risarcita per uso di prigione che tanto bene vi si adatterebbe, onde non veder perire un monumento tanto rinomato nella storia di Tivoli, e l'unico forte da questa parte vicino alla Capitale."
Il 18 maggio 2019 è stato inaugurato il Percorso Museale della Rocca Pia : nei locali una serie di pannelli ed alcune stampe mostrano al visitatore le vicende storiche della...
Read moreLa costruzione della rocca nel 1461 metteva fine ad un periodo caratterizzato da forti conflittualità di vario genere per la città di Tivoli; lacerata dai contrasti tra partito guelfo e partito ghibellino, nonché dalle lotte intestine tra i discendenti della casa Colonna e della casa Orsini, la città si trovò costretta a metà del XV secolo a sopire le sue secolari aspirazioni d'indipendenza comunale e ad assoggettarsi infine al potere papale. L'edificio realizzato in tufo locale è costituito da: 4 torrioni di forma circolare di diverse dimensioni, uniti da alti muraglioni, che delimitano lo spazio di un cortile interno. Il torrione maggiore, che dava verso l'esterno della città e fungeva da vero e proprio mastio, è alto 36,50 m e contiene sei stanze sovrapposte; il secondo, alto 25,50 m, ne contiene 5, mentre i due minori, collocati verso la città, ma aperti sul cortile, sono alti 18 m e contengono solo 3 stanze sovrapposte ciascuno. Il portale d'ingresso, che reca le insegne della famiglia Piccolomini, era difeso da un avancorpo d'ingresso con due torrioni di forma quadrata. Gli alti muraglioni e i torrioni svettano sopra un'alta base a scarpa e sono coronati da profondi archetti pensili di sapore medievaleggiante; le torri conservano ancora intatta l'originale merlatura guelfa (persa nei muraglioni). Dal lato orientale è ancora ben visibile, benché murata, l'apertura posta a mezza altezza cui era associato il ponte levatoio. Le forme ancora molto medievali fanno da contrappunto al tentativo di Pio II di realizzare uno strumento dotato della più innovativa tecnologia dell'epoca; la diffusione delle armi da fuoco comportò quindi un massiccio ispessimento delle mura, cosparse da numerose aperture per le bocche di fuoco. Nonostante questi tentativi però ben presto la fortezza risultò largamente inadeguata rispetto alle moderne teorie architettoniche e così finì per assolvere funzioni estranee...
Read moreUn simbolo che ovviamente soffre della "concorrenza" della vicina villa d'Este e che per questo viene spesso snobbato se non in occasione delle domeniche gratuite (ma l'accesso è sempre gratis, NdR). Costruita a metà 1400 nell'ambito delle dispute tra guelfi e ghibellini, inizialmente aveva scopi non eminentemente difensivi ed aveva solo due torrioni (il più alto di 36 metri e l'altro di oltre dieci meno. Poi subì modifiche che portarono anche ad abbattere le strutture del preesistente anfiteatro di Bleso che era adiacente (per non offrire riparo e eventuale a nemici) e ad aggiungere i due torrioni minori (18 metri di altezza e tre piani). Napoleone fece aggiungere una struttura interna e vi istituì un carcere e questa funzione è rimasta fino a metà del secolo scorso. Caduto in abbandono è stato completamente restaurato e purtroppo con un metodo che ha valorizzato la funzione piuttosto che la storia e quindi gli interni appaiono piuttosto moderni ma sono per questo particolarmente adatti a un impiego didattico ed espositivo. All'interno molti pannelli con la storia non solo della rocca ma di altri monumenti e di caratteristiche a essi collegati (compresa Roma antica). La vista dai camminamenti è impagabile. L'accesso avviene da un viale adiacente le ex scuderie da piazzale Garibaldi. Merita assolutamente una visita, auspicando una valorizzazione degli interni essendo l'esterno perfettamente conservato e molto suggestivo. Guardate le foto e i video che ho postato e le altre recensioni su Tivoli e su Roma che ho fatto e se sono stato utile cliccate su utile e se...
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