Sembra abbandonata. Il 1° Agosto, alle ore 11:00, entriamo e prima di visitare chiediamo se ci sono i bagni. Un signore all'ingresso del palazzo, dietro ad una scrivania, intento al computer e quasi scocciato dell'interruzione ci risponde che non ci sono. Ci meravigliamo e girando li troviamo in ogni piano e ne approfittiamo. BHO! Ma dove stava con la testa..... La costruzione di questo edificio fu voluta da Girolamo Fabri, alla fine del Cinquecento. Nel 1891 fu acquistata dal Collegio Boemo, e più tardi passò al Collegio Etiopico. Nel 2000, il Comune di Trevi l’acquistò, e in seguito all’affiliazione alla rete europea dei Giardini (EGHN), è oggi sede dell’Associazione Regionale Strada dell’Olio extravergine di Oliva Dop Umbria e della Fondazione Villa Fabri, ed è utilizzata dall’Ente comunale come straordinario contenitore per...
Read moreLa villa vi sorprende subito non appena entrati nel suo giardino e si vede la sua facciata settentrionale, più elegante e ricercata rispetto a quella a sud che invece è imponente e maestosa con due scalinate che portano al giardino sottostante: dal loro affaccio si gode una vista mozzafiato sulla sottostante valle spoletana. Entrambe le due facciate sono finemente decorate da graffiti che rappresentano figure di angeli e santi boemi. Le sale del piano nobile sono riccamente affrescate sulle volte così come sugli spicchi, nelle unghie e lunette. Nel piano sottostante è visitabile la chiesa dei Boemi. La chiesa venne costruita nel '500 su committenza di Giorgio Fabbri. Dopo 4 secoli la villa passò in proprietà al Collegio Boemo, successivamente al Collegio Etiopico, fino a quando il comune di...
Read moreVilla Fabri fu costruita per volontà di Girolamo Fabri e inaugurata nel 1603. La facciata sud molto suggestiva è caratterizzata da una doppia scalinata in pietra e un ninfeo a tre nicchioni. La facciata nord che si vede entrando da piazza Garibaldi è meno imponente poiché il piano inferiore è interrato, ma appare più elegante e curata; qui è possibile ammirare le immagini di sei città della Boemia i cui nomi in latino sono scritti nei riquadri inferiori. Meravigliosi e molto ben conservati gli affreschi della prima metà del secolo XVII che impreziosiscono le sale del piano nobile.Visita consigliata ma, a mio avviso, l'interno della villa meriterebbe di essere più...
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