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Civic Museums of Treviso - Home to Santa Caterina — Attraction in Treviso

Name
Civic Museums of Treviso - Home to Santa Caterina
Description
Nearby attractions
Saint Caterina of Servi of Maria
Via Santa Caterina, 29, 31100 Treviso TV, Italy
Salce Collection National Museum
Via Carlo Alberto, 31, 31100 Treviso TV, Italy
Porta San Tomaso
Borgo Giuseppe Mazzini, 31100 Treviso TV, Italy
Walls of Treviso
Viale B. Burchiellati, 28A, 31100 Treviso TV, Italy
Lodge of Knights
Via Martiri della Libertà, 48, 31100 Treviso TV, Italy
Canale dei Buranelli
Via Campana, 4, 31100 Treviso TV, Italy
Church of Saint Cajetan
Via Carlo Alberto, 31100 Treviso TV, Italy
Palazzo Giacomelli
Piazza Giuseppe Garibaldi, 13, 31100 Treviso TV, Italy
Fontana Delle Tette
C. del Podestà, 11, 31100 Treviso TV, Italy
Fontana di piazza san Vito
31100 Treviso, Province of Treviso, Italy
Nearby restaurants
Pizzeria Ristorantino Sant'Agostino
Via Sant'Agostino, 35, 31100 Treviso TV, Italy
Acquasalsa
Vicolo Pescheria, 43, 31100 Treviso TV, Italy
Da Spillo
Borgo Giuseppe Mazzini, 20, 31100 Treviso TV, Italy
Etto Treviso
Via Sant'Agostino, 49, 31100 Treviso TV, Italy
Taj Mahal - Take Away Indian Treviso
Via S. Girolamo Emiliani, 3, 31100 Treviso TV, Italy
Osteria Arman
Via Alessandro Manzoni, 27, 31100 Treviso TV, Italy
Antico Portico
P.za Santa Maria Maggiore, 18, 31100 Treviso TV, Italy
Brunch Republic Treviso
Piazza S. Leonardo, 25, 31100 Treviso TV, Italy
Hosteria Moderna
Via Guido Bergamo, 1, 31100 Treviso TV, Italy
La Caprese
P.za dell'Università, 7, 31100 Treviso TV, Italy
Nearby hotels
Palazzo Raspanti
Via Stangade, 31, 31100 Treviso TV, Italy
Leconvertite
Via S. Girolamo Emiliani, 8, 31100 Treviso TV, Italy
Locanda San Tomaso
Viale B. Burchiellati, 5, 31100 Treviso TV, Italy
Little Garden
Vicolo Pescheria, 15, 31100 Treviso TV, Italy
Trevisi27
Vicolo Trevisi, 27, 31100 Treviso TV, Italy
le camere di Palazzo Bortolan
P.za dell'Università, 5, 31100 Treviso TV, Italy
B&B San Leonardo
Vicolo Spineda, 4, 31100 Treviso TV, Italy
Palazzina 300
P.za dei Signori, 8, 31100 Treviso TV, Italy
B&B Barberia
Via Barberia, 13, 31100 Treviso TV, Italy
Caposile Apartment
Vicolo Caposile, 5, 31100 Treviso TV, Italy
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Civic Museums of Treviso - Home to Santa Caterina
ItalyVenetoTrevisoCivic Museums of Treviso - Home to Santa Caterina

Basic Info

Civic Museums of Treviso - Home to Santa Caterina

Piazzetta Botter Mario, 1, 31100 Treviso TV, Italy
4.4(1.1K)
Open 24 hours
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spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Family friendly
attractions: Saint Caterina of Servi of Maria, Salce Collection National Museum, Porta San Tomaso, Walls of Treviso, Lodge of Knights, Canale dei Buranelli, Church of Saint Cajetan, Palazzo Giacomelli, Fontana Delle Tette, Fontana di piazza san Vito, restaurants: Pizzeria Ristorantino Sant'Agostino, Acquasalsa, Da Spillo, Etto Treviso, Taj Mahal - Take Away Indian Treviso, Osteria Arman, Antico Portico, Brunch Republic Treviso, Hosteria Moderna, La Caprese
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Saint Caterina of Servi of Maria

Salce Collection National Museum

Porta San Tomaso

Walls of Treviso

Lodge of Knights

Canale dei Buranelli

Church of Saint Cajetan

Palazzo Giacomelli

Fontana Delle Tette

Fontana di piazza san Vito

Saint Caterina of Servi of Maria

Saint Caterina of Servi of Maria

4.6

(159)

Open 24 hours
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Salce Collection National Museum

Salce Collection National Museum

4.5

(242)

Closed
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Porta San Tomaso

Porta San Tomaso

4.6

(1.7K)

Open 24 hours
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Walls of Treviso

Walls of Treviso

4.5

(1.3K)

Open until 12:00 AM
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Things to do nearby

Murano Glass Workshop
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Wed, Dec 10 • 9:30 AM
30124, Venice, Veneto, Italy
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Legends, Ghosts and Ghouls of Venice
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30121, Venice, Veneto, Italy
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Discover Venice Main Sites & Hidden Secrets
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Tue, Dec 9 • 10:30 AM
30123, Venice, Veneto, Italy
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Nearby restaurants of Civic Museums of Treviso - Home to Santa Caterina

Pizzeria Ristorantino Sant'Agostino

Acquasalsa

Da Spillo

Etto Treviso

Taj Mahal - Take Away Indian Treviso

Osteria Arman

Antico Portico

Brunch Republic Treviso

Hosteria Moderna

La Caprese

Pizzeria Ristorantino Sant'Agostino

Pizzeria Ristorantino Sant'Agostino

4.1

(563)

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Acquasalsa

Acquasalsa

4.1

(982)

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Da Spillo

Da Spillo

4.4

(612)

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Etto Treviso

Etto Treviso

4.6

(186)

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Reviews of Civic Museums of Treviso - Home to Santa Caterina

4.4
(1,123)
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4.0
7y

In questo luogo, nei pressi della via detta Regia, risiedevano i Da Camino, signori di Treviso dal 1283. Dante ricorda nella Commedia il capostipite come il "buon Gherardo" (Purg. XVI, vv. 115-129), esaltandone le qualità morali anche nel Convivio (IV, XIV, 12-13). Alla sua morte, nel 1306, gli succedettero i figli Rizzardo (menzionato in Par. IX, vv. 49-51), assassinato nel 1312 proprio sotto la loggia del palazzo, e Guecello, costretto alla fuga durante una rivolta popolare nello stesso anno. Il loro palazzo nobiliare, con splendidi giardini prospicienti le mura orientali della città, venne devastato nella circostanza, e rimase in stato di abbandono per più di trent'anni. Nel 1346 i Servi di Maria, di origine toscana e ultimi tra i grandi ordini conventuali dell’Italia medievale ad insediarsi a Treviso, ottennero dalla città quest'area per costruirvi il loro convento, con la grande chiesaStemma dell'Ordine dei Servi di Maria dedicata a Santa Caterina d’Alessandria, riutilizzando in parte le strutture preesistenti. Soppresso il convento nel 1772 e cessata ogni destinazione religiosa degli spazi nel 1806, gli edifici del complesso, chiesa compresa, divennero proprietà demaniale e furono utilizzati come caserma e magazzini militari. Questo provocò gravi manomissioni e alterazioni delle architetture e delle decorazioni, nonché la totale dispersione del patrimonio artistico e degli arredi contenuti. Paradossalmente fu a seguito dei gravi danni subiti durante i bombardamenti del 7 aprile 1944 e del 10 marzo 1945 che l'intervento di Mario Botter, restauratore e cultore d’arte trevigiano, portò alla scoperta del tesoro pittorico nascosto da secoli sotto gli anonimi intonaci che imbiancavano le pareti della chiesa. Si tratta di un' eccezionale antologia della pittura dell'entroterra veneto dalla metà del Trecento fino ai primi decenni del Quattrocento, culminante con gli affreschi oggi attribuibili a Gentile da Fabriano e al suo ambito. Notevole è anche il ciclo tardogotico della Cappella degli Innocenti. Tali scoperte favorirono la decisione di recuperare l'intero complesso a funzioni culturali. L'occasione si presentò nel 1967 quando l'allestimento di Carlo Scarpa per la grande mostra su Arturo Martini spinse l'amministrazione comunale a stipulare una convenzione con lo Stato per trasformare in museo tutto il complesso, affidandone il progetto, nel 1974, allo stesso architetto. Lasciate cadere a metà degli Anni Settanta le proposte di Carlo Scarpa, l'impresa comunque proseguì con particolare fervore negli ultimi Anni Novanta e oggi, dopo lunghi ed impegnativi lavori di recupero e restauro, il complesso è finalmente diventato la sede principale dei Musei Civici trevigiani. Si tratta di un’unica navata ad aula, con copertura a capriate lignee. I caratteri dello stile gotico sono riconoscibili soprattutto nelle tre cappelle di fondo, anticipate da arcate a sesto acuto, e nelle alte e strette finestre monofore.

La costruzione dell'edificio fu compiuta in due fasi successive. La prima, iniziata nel 1346 dalla zona absidale, fu interrotta bruscamente nel 1348, probabilmente a causa della terribile epidemia di peste nera di quell’anno, quando l’edificio era giunto a circa metà della lunghezza attuale. Venne dunque costruita una facciata provvisoria in assi di legno, riprodotta anche nell’affresco parietale raffigurante Santa Caterina in atto di sostenere il modellino della città di Treviso (vedi...

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5.0
43w

Una sola visita non è sufficiente per ammirare tutto ciò che è stato allestito in Santa Caterina dai valentissimi curatori di questo splendido museo. Forse, neanche due e questo perché al guardare dovrebbe essere d'ausilio anche il comprendere, ma forse è chiedere troppo ad un viandante visitatore profano. Ci si deve cimentare pervicacemente e con ostinazione e provare a limitarsi ad ammirare solamente qualcosa, non tutte le opere d'arte presenti nell'ex convento di Santa Caterina, oggi adibito a museo civico, grazie all'incessante opera di recupero del bene artistico intrapresa nel corso della sua vita da Mario Botter. La sezione archeologica, situata e al piano terra e al piano interrato, va visitata con la freschezza e la vitalità di chi si ritrova improvvisamente a contatto con reperti che raccontano l'antica storia territoriale veneta. La pinacoteca, posta al primo piano, è un'occasione ulteriore di immersione nel mondo narrato, dipinto e scolpito da artisti di elevatissimo ingegno e di eccelsa abilità e capacità pittorica e scultorea, vissuti ed operanti in Veneto dal trecento al settecento. Palma il vecchio ed il giovane, Capriolo, Bassano, Cima da Conegliano, Pordenone,Paris Bordon, Lorenzo Lotto, Pozzoserrato, Tiziano, Tiepolo, Ricci, Rosalba Carriera, Longhi e Guardi sono solo alcuni nomi, dietro i quali si celano i capolavori assoluti presenti in pinacoteca, da guardate e riguardare anche nel dettaglio delle composizioni. Infine, ecco risaltare all'occhio del viandante e del visitatore in tutto il suo splendore, la gemma rifulgente del museo di Santa Caterina, il ciclo pittorico di Sant'Orsola, staccato e disposto ordinatamente per la visione all'interno dell'ex chiesa della omonima Santa, realizzato da quel grandissimo artista che reca il nome di Tommaso Barisini da Modena, il cui estro abbiamo già conosciuto nella sala capitolare di San Nicolò. Nella ex chiesa è possibile ammirare, inoltre, gli affreschi tuttora conservati all'interno della cappella degli innocenti, unico ambiente dell'edificio religioso rimasto intatto alla furia dei bombardamenti alleati e all'erosione del tempo. Vi dovrà essere necessariamente tempo e desiderio per un'ulteriore visita in Santa Caterina, poiché, come dicevano i latini,...

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1.0
42w

Signage does not correspond to the artefacts everytime so it needs to be updated. However, I am not giving my 1 star just for that but it's because I had a rather shocking experience. I bought five postcards and three of them were priced at 1.50€ on the signage. The price for the others wasn't even showing. I was charged 10€ for the postcards. The lady at the counter took an eternity to give me the bill as she looked up the postcards individually on the system. When I pointed out the price issue she made a phone call, again taking more of my time. Although the lady at the counter apologised, I cannot understand how there is such a lack of updating the prices in a museum shop which is so small, maybe having around 100...

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Michele SoldovieriMichele Soldovieri
Una sola visita non è sufficiente per ammirare tutto ciò che è stato allestito in Santa Caterina dai valentissimi curatori di questo splendido museo. Forse, neanche due e questo perché al guardare dovrebbe essere d'ausilio anche il comprendere, ma forse è chiedere troppo ad un viandante visitatore profano. Ci si deve cimentare pervicacemente e con ostinazione e provare a limitarsi ad ammirare solamente qualcosa, non tutte le opere d'arte presenti nell'ex convento di Santa Caterina, oggi adibito a museo civico, grazie all'incessante opera di recupero del bene artistico intrapresa nel corso della sua vita da Mario Botter. La sezione archeologica, situata e al piano terra e al piano interrato, va visitata con la freschezza e la vitalità di chi si ritrova improvvisamente a contatto con reperti che raccontano l'antica storia territoriale veneta. La pinacoteca, posta al primo piano, è un'occasione ulteriore di immersione nel mondo narrato, dipinto e scolpito da artisti di elevatissimo ingegno e di eccelsa abilità e capacità pittorica e scultorea, vissuti ed operanti in Veneto dal trecento al settecento. Palma il vecchio ed il giovane, Capriolo, Bassano, Cima da Conegliano, Pordenone,Paris Bordon, Lorenzo Lotto, Pozzoserrato, Tiziano, Tiepolo, Ricci, Rosalba Carriera, Longhi e Guardi sono solo alcuni nomi, dietro i quali si celano i capolavori assoluti presenti in pinacoteca, da guardate e riguardare anche nel dettaglio delle composizioni. Infine, ecco risaltare all'occhio del viandante e del visitatore in tutto il suo splendore, la gemma rifulgente del museo di Santa Caterina, il ciclo pittorico di Sant'Orsola, staccato e disposto ordinatamente per la visione all'interno dell'ex chiesa della omonima Santa, realizzato da quel grandissimo artista che reca il nome di Tommaso Barisini da Modena, il cui estro abbiamo già conosciuto nella sala capitolare di San Nicolò. Nella ex chiesa è possibile ammirare, inoltre, gli affreschi tuttora conservati all'interno della cappella degli innocenti, unico ambiente dell'edificio religioso rimasto intatto alla furia dei bombardamenti alleati e all'erosione del tempo. Vi dovrà essere necessariamente tempo e desiderio per un'ulteriore visita in Santa Caterina, poiché, come dicevano i latini, repetita juvant.
Efi LazakidouEfi Lazakidou
Very nice museum, I went there at about 12:00 and was almost alone and I enjoyed it very much! This museum had English translations and it was nice because I could read about the exhibits. The building is spectacular with the inner garden space and the old church. I also liked the fact that some rooms had a sensor that opened the lights when you walked in the room, so you’re saving energy and is a nice touch seeing the exhibits light up gradually. The stuff was very friendly!
Antonella BonvicinoAntonella Bonvicino
Musei ben tenuti e ben allestiti,tutti in palazzi storici all'interno della città più antica. In estate vi si tengono concerti. Molto particolare quello dedicato alle affiches e alle pubblicità, il museo Salce , unica pecca le dimensioni: la collezione é talmente ricca che meriterebbe più spazio. Il museo di Santa Caterina è un gioiello sia per la bellezza del luogo, un convento con chiostro, sia per la ricchezza delle collezioni. Dai reperti archeologici a quelli romani, dalla pittura e scultura medievali a Cima da Conegliano, da Lotto a Guardi, da Tiziano a Tommaso da Modena nella chiesa annessa. Le sedi museali sono divise in 3 e visitabili con un biglietto famiglia. Chiuso il lunedì. Personale molto disponibile ed educato. Toilette molto pulite. L'unica pecca è dovuta al fatto che non sono per niente pubblicizzati, a parte un cartellone in piazza dei Signori, e non ci sono " tracce " durante il tragitto che aiutino i visitatori a trovarli. Mi auguro che l'assessorato al turismo e alla cultura renda più facile e allettante il trovarli e visitarli. Non bastano i corsi di joga o i concerti nei chiostri.
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Una sola visita non è sufficiente per ammirare tutto ciò che è stato allestito in Santa Caterina dai valentissimi curatori di questo splendido museo. Forse, neanche due e questo perché al guardare dovrebbe essere d'ausilio anche il comprendere, ma forse è chiedere troppo ad un viandante visitatore profano. Ci si deve cimentare pervicacemente e con ostinazione e provare a limitarsi ad ammirare solamente qualcosa, non tutte le opere d'arte presenti nell'ex convento di Santa Caterina, oggi adibito a museo civico, grazie all'incessante opera di recupero del bene artistico intrapresa nel corso della sua vita da Mario Botter. La sezione archeologica, situata e al piano terra e al piano interrato, va visitata con la freschezza e la vitalità di chi si ritrova improvvisamente a contatto con reperti che raccontano l'antica storia territoriale veneta. La pinacoteca, posta al primo piano, è un'occasione ulteriore di immersione nel mondo narrato, dipinto e scolpito da artisti di elevatissimo ingegno e di eccelsa abilità e capacità pittorica e scultorea, vissuti ed operanti in Veneto dal trecento al settecento. Palma il vecchio ed il giovane, Capriolo, Bassano, Cima da Conegliano, Pordenone,Paris Bordon, Lorenzo Lotto, Pozzoserrato, Tiziano, Tiepolo, Ricci, Rosalba Carriera, Longhi e Guardi sono solo alcuni nomi, dietro i quali si celano i capolavori assoluti presenti in pinacoteca, da guardate e riguardare anche nel dettaglio delle composizioni. Infine, ecco risaltare all'occhio del viandante e del visitatore in tutto il suo splendore, la gemma rifulgente del museo di Santa Caterina, il ciclo pittorico di Sant'Orsola, staccato e disposto ordinatamente per la visione all'interno dell'ex chiesa della omonima Santa, realizzato da quel grandissimo artista che reca il nome di Tommaso Barisini da Modena, il cui estro abbiamo già conosciuto nella sala capitolare di San Nicolò. Nella ex chiesa è possibile ammirare, inoltre, gli affreschi tuttora conservati all'interno della cappella degli innocenti, unico ambiente dell'edificio religioso rimasto intatto alla furia dei bombardamenti alleati e all'erosione del tempo. Vi dovrà essere necessariamente tempo e desiderio per un'ulteriore visita in Santa Caterina, poiché, come dicevano i latini, repetita juvant.
Michele Soldovieri

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Very nice museum, I went there at about 12:00 and was almost alone and I enjoyed it very much! This museum had English translations and it was nice because I could read about the exhibits. The building is spectacular with the inner garden space and the old church. I also liked the fact that some rooms had a sensor that opened the lights when you walked in the room, so you’re saving energy and is a nice touch seeing the exhibits light up gradually. The stuff was very friendly!
Efi Lazakidou

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Musei ben tenuti e ben allestiti,tutti in palazzi storici all'interno della città più antica. In estate vi si tengono concerti. Molto particolare quello dedicato alle affiches e alle pubblicità, il museo Salce , unica pecca le dimensioni: la collezione é talmente ricca che meriterebbe più spazio. Il museo di Santa Caterina è un gioiello sia per la bellezza del luogo, un convento con chiostro, sia per la ricchezza delle collezioni. Dai reperti archeologici a quelli romani, dalla pittura e scultura medievali a Cima da Conegliano, da Lotto a Guardi, da Tiziano a Tommaso da Modena nella chiesa annessa. Le sedi museali sono divise in 3 e visitabili con un biglietto famiglia. Chiuso il lunedì. Personale molto disponibile ed educato. Toilette molto pulite. L'unica pecca è dovuta al fatto che non sono per niente pubblicizzati, a parte un cartellone in piazza dei Signori, e non ci sono " tracce " durante il tragitto che aiutino i visitatori a trovarli. Mi auguro che l'assessorato al turismo e alla cultura renda più facile e allettante il trovarli e visitarli. Non bastano i corsi di joga o i concerti nei chiostri.
Antonella Bonvicino

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