BELLISSIMI IL PERCORSO, LE SCULTURE E GLI AFFRESCHI MA ORRIBILI LE GRIGLIE METALLICHE DI PROTEZIONE vicinissimo al centro abitato di Varallo, raggiungibile sia in auto che con la funivia - che si può prendere al costo di 5€ andata e ritorno a circa 100 metri dal Palazzo dei Musei, di fronte alla chiesa di Santa Maria delle Grazie - si trova questo luogo particolare e veramente scenografico, voluto dal Padre Frascescano Caimi a fine '400 e oggi patrimonio dell'Unesco. uscendo dalla funivia occorre fare attenzione all'indicazione che mostra dove ha inizio il percorso. si procede dritto davanti a sé e si arriva alla cappella del Cristo bianco, con statua originale trafugata e sostituita da una copia. da qui, sulla destra, ha inizio il percorso che non è molto lungo ma un po' faticoso per chi ha problemi di deambulazione in quanto occorre scendere e salire, soprattutto nel primo tratto. le cappelle sono 45. all'inizio è un po' più difficile orientarsi. dopo la prima con Adamo ed Eva si deve procedere sulla sinistra per vedere le successive senza perdersi qualcosa. ci sono segnalazioni su dove andare ma non sempre. ogni cappella è dotata di brevissima spiegazione su quando è stata realizzata, ciò che si vede e su quali artisti vi hanno lavorato. tra questi Galeazzo Alessi, i fratelli D'Enrico, tra cui spicca Tanzio da Varallo e Gaudenzio Ferrari a cui si devono 8 cappelle: la n.2 con l'annunciazione, dalla 5 alla 8 con l'arrivo dei Magi, la natività, l'adorazione dei pastori e la presentazione al tempio, la n.32 con Cristo condotto al pretorio, la 38 con la crocifissione e la 40 con la pietà, di cui però il gruppo scultoreo originale si trova nel Palazzo dei Musei. in occasione della mostra su Ferrari, che si sviluppa su più sedi tra Varallo, Vercelli e Novara, sono stati cambiati i cartellini esplicativi di queste 8 cappelle. quella della crocifissione inoltre si presenta restaurata con una grande vetrata che consente di vedere bene affreschi che si sviluppano a 360 gradi e sculture. è in effetti un'ottima presentazione. il resto purtroppo è molto meno godibile. in alcuni casi ci sono orribili griglie metalliche che rendono difficile la visione e inoltre spesso si presentano abbastanza buie. sicuramente la maggior parte necessiterebbero di un pesante restauro, anche per quanto riguarda le statue. le ultime sono dedicate a San Carlo Borromeo, che si recò in visita in questo posto diverse volte. bella anche la chiesa che si trova sul piazzale, con cripta dedicata alla Madonna, tappezzata di ex voto. nella cupola si possono ammirare più di 500 angeli e intorno all'altare, in alto, un centinaio di sculture! il Monte è sempre aperto, anche di notte. l'accesso è gratuito e si trova facilmente parcheggio dove inizia il percorso. qui c'è anche un ristorante. fa parte del percorso di visita della mostra su Gaudenzio Ferrari che a Varallo comprende il palazzo dei musei, la cappella di Loreto e la chiesa di Santa Maria delle Grazie ed è aperta fino al 16 settembre. la visita richiede cica un'ora e...
Read more4 anni fa sono stata al Sacro Monte di Varallo Sesia, ma quella fu tutta un'altra esperirenza rispetto a quella che ho vissuto oggi. 4 anni fa, probabilmente non capivo realmente il significato di quel che i miei occhi stavano guardando ma comunque mi colpì, forse anche perchè tutta la giornata fu suggestiva in se. La partenza con il treno a vapore, il fascino del piccolo paesino di Varallo, una pizza mangiata su un balcone affacciato sul Sesia, prendere la funivia più ripida di Europa per raggiungere la cima del monte, arrivare e rimanere affascinata da un posto che sul momento mi sembrò quasi misterioso, un paesaggio fantastico, ritornare al paesino percorrendo queste stupende discese con un percorso ben segnato nel bosco e in fine ritornare a casa con un treno degli anni 80. Ma ad oggi cos'ho ritrovato realmente di tutto ciò? Forse, solo il meraviglioso paesaggio che offre Varallo in se. Sta mattina sono partita alle 8 e sono arrivata a Varallo dopo un'ora circa, la strada mi è sembrata abbastanza facile per una principiante. All'entrata del paese si possono trovare subito dei parcheggi, che non sono a pagamento un buon punto a favore, anche perché i parcheggi non sono affatto distanti ne dalla funivia, ne dal centro del paese. Per salire sul Sacro Monte ci sono due opzioni; La funivia; la più ripida di Europa, che dura forse due minuti da terra alla cima e che costa ben 5 euro. Il tragitto a piedi; molto più economico, più ripido della funivia e più faticoso, ma sicuramente il più soddisfacente. Arrivati sul Monte si può ammirare il fantastico paesaggio di Varallo, con le sue piccole case poste l'una sull'altra, divise dal meraviglioso fiume Sesia, tutto ciò circondato da imponenti colline. Specifico, non sono una pellegrina e per l'appunto non ero li per un percorso spirituale, amo solo nutrire i miei occhi di quel che il mondo mi offre. Ma per mia sfortuna mi sono sentita privata, di ammirare alcune bellezze dell'arte. Come ben sapete, il Monte ha delle cappelle numerate dalla prima all quarantesima e in ognuna di queste c'è una scena che rapressenta, una vicenda della storia di Gesú. Peccato che, non sono riuscita a godermi tutte le scene, molte cappelle era in modalità "restauro", anzi proprio le più belle lo erano a partire dalla prima "la creazione". Le cappelle che non stavano restaurando non erano comunque messe bene. Per fortuna, il paesaggio suggestivo del monte in se è ancora presente, la basilica è stupenda, sono rimasta affascinata dai suoi interni e sopratutto dalla sua cripta cosparsa da ex-voto ognuno con una propria storia. Per tornare giù dal monte, si può sempre prendere la funivia, oppure ritornare giú dalla strada in cui si é saliti. Prima c'era anche l'opzione di scendere giu tra i boschi, e godersi anche questo paesaggio, solo che questo tragitto l'hanno chiuso, quindi rimangono le uniche due opzioni. Il monte ha varie arie pic nic, un albergo molto suggestivo ed un ristorante, un piccolo chiosco dove prendere souvenir con all'interno un bar molto comodo per una...
Read moreA magnificent complex rising to 608 meters in the heart of a wooded park, perched on a rocky spur overlooking the small town of Varallo...
The Franciscan friar Bernardino Caimi, upon his return from Jerusalem at the end of the 15th century, wanted to reproduce its holy sites on a smaller scale: the Grotto of Bethlehem, Golgotha, etc. At the summit of the complex stands the Basilica of the Assunta. To reach it, one takes a path of the Cross through 45 chapels: each depicting a scene from the life of Christ with frescoes and groups of polychrome wooden statues (around 800). The meticulous detail and the expressive power of these scenes make this a unique and beautiful ensemble that remains etched in the memory for a long time. The entire Baroque style of the Counter-Reformation is expressed here with truly...
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