Beautiful church, both richly made facade on the outside and interesting interior. It is located on Campo San Rocco, next to the magnificent Church of Santa Maria Gloriosa dei Frari and the Scuola Grande di San Rocco. The church is dedicated to Saint Roch (San Rocco). Saint Roch or San Rocco was a Catholic saint, a confessor whose death is commemorated on 16 August and 9 September in Italy, he is specially invoked against the plague. He may also be called Rock in English, and has the designation of St Rollox in Glasgow, Scotland, said to be a corruption of St Roch's Loch, which referred to a small loch once near a chapel dedicated to St. Roch in 1506. He is a patron saint of dogs, invalids, of falsely accused people, bachelors, and several other things. He is the patron saint of Dolo (near Venice) and Parma. The church was built between 1489 and 1508 by Bartolomeo Bon the Younger, but was substantially altered in 1725. The façade dates from 1765 to 1771, and was designed by Bernardino Maccarucci. The church is one of the Plague-churches built in Venice. The beautiful facade is decorated with statues by Giovanni Marchiori. On the left Gerard de Csanád (Gerardo Sagredo) and Gregorio Barbarigo, on the right, Lorenzo Giustiniani and Pietro Orseolo. In the center above the entrance door, San Rocco heals the victims of the plague by Giovanni Maria Morlaiter. The rich church interior is notable for its Tintoretto paintings including "Annunciation and St Roch presented to the Pope" on west wall, "St. Roch curing the plague victims", "St. Roch comforted by an Angel", "St. Roch in Solitude and St. Roch healing the Animals " in chancel. Very nice and interesting church, ...
Read moreLa Confraternita di San Rocco aveva posto la sua prima sede nella chiesa di San Zulian e poi presso quella di S. Maria Gloriosa dei Frari. Il 9 agosto 1489, la Scuola – trasferitasi nel frattempo prima a San Samuele e poi a San Silvestro – decideva di far ritorno ai Frari e di innalzare una nuova chiesa. La chiesa sorse su modello di Bartolomeo Bon.
Caratterizzata da un'unica navata conclusa da un presbiterio absidato affiancato da due cappelle laterali. La facciata era di tipo codussiano, tripartita da alte lesene che terminavano sulla trabeazione, lungo la quale correva l'iscrizione “SU(M)MO ET EXCELSO DEO DEVOTA, H(A)EC SCOLA PIE VIVIT ET SANCTO ROCHO HIC IACENTI EIUS PATRONO MCCCCLXXXXIIII”, posta ora alla base del fianco destro della chiesa. Il portale, decorato sugli stipiti da girali d'acanto popolati di uccelli e di altre raffigurazioni simboliche secondo il consueto modello di matrice lombardesca, era sormontato da una lunetta con arco a tutto sesto. Più in alto si apriva un grande rosone, caratterizzato da una ricca cornice a ghirlanda di fiori e frutta. Ai lati, subito sopra la trabeazione, due timpani semicircolari, sormontati da piccole edicole – in cui erano poste altrettante campane - affiancavano l'attico centrale, aperto sulla campitura da un secondo occhio e sormontato dal frontone triangolare, poggiante su una trabeazione su cui si leggeva: “SPES FRATERNITATIS SANCTI ROCHI IN DEO EST”, oggi murata nel basamento del fianco sinistro della chiesa. Alla sommità campeggiava una grande statua di San Rocco, attribuita a Giovanni Buora.
La chiesa mantenne le caratteristiche originarie fino al 1725, quando venne deciso di ricostruire quasi interamente l'edificio divenuto pericolante. Sul lato della chiesa verso la Scuola si possono osservare il vecchio portale ed il rosone appartenuti all'edificio costruito dal Bon nel 1489. La Chiesa fino al 1910 era unita alla Scuola da un muro, che chiudeva così lo spazio di campo San Rocco e che - all'interno di una struttura architettonica molto più semplice di quella inizialmente progettata dallo stesso Maccaruzzi - mostrava la statua del Santo, opera di Giovanni Buora, proveniente dalla chiesa cinquecentesca. All'abbattimento del muro, deciso per motivi di viabilità, la statua fu collocata nel cosidetto “portico delle arche”, ingresso secondario della...
Read moreQuesto è il SECONDO SITO più importante di Venezia. San Rocco è il COMPATRONO di Venezia, assieme a San Marco. Se vai troppo di fretta 1°) rischi di non trovarla perché, arrivando dalla Stazione ferroviaria, preoccupato di non perderti in quel labirinto di calle magari le passi accanto, di lato alla tua sinistra, e non la vedi poiché la facciata è rivolta verso Sud. 2°) all'interno della chiesa non riuscirai a Gustare tutte le meraviglie d'ARTE che ci sono. Tintoretto ha fatto le tele più belle, vedi le 4 nella Cappella Maggiore è le altre 3 nelle pareti della chiesa, ma l'organo(rinnovato nel 1768) (girati e ammira) è anch'esso uno spettacolo e la scenografia di questa Chiesa è elegantissima. Tanti crocefissi. Il sarcofago di San Rocco è nella Cappella Maggiore dal 1485 e questa chiesa è stata voluta proprio per dare sepoltura a questo Santo, tanto venerato, non solo a Venezia. Esistono attualmente, in Italia, 3000 fra chiese e cappelle dedicate a questo Santo. La chiesa è officiata dalla celebre "Arciconfraternita della Scuola di San Rocco" che, ancor oggi, costituisce il fulcro della diffusione del culto di San Rocco in tutto il mondo. Tra 1726-1732 fu ricostruita per motivi statici.
TINTORETTO è uno dei massimi esponenti della pittura veneta. Il soprannome deriva dal mestiere del padre che era tintore di stoffe (sete). Il suo vero nome era Jacopo Robusti.
La festa di SAN ROCCO si celebra il 16 Agosto. Questo Santo si invocava contro la peste. Il DOGE presenziava ogni anno a questa festa con un fastoso corteo. Era l'unica tra le Scuole Grandi a poter vantare un simile privilegio. Per riparare il corteo dal sole di ferragosto, veniva allestito un ricco baldacchino mobile e stesi grandi tappeti davanti a questa Chiesa. Era detto "TENDON DEL DOGE".
Per altre informazioni, anche per il percorso per arrivare alla Chiesa, vedi la mia recensione su "Scuola Grande di San Rocco" VE.
L'entrata è GRATUITA. All'entrata della Chiesa ci sono dei giovani che, se vuoi, ti possono guidare tra questi tesori...
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