sono tornato al Museo Borgogna - visitato diverse volte - in occasione delle mostre per le celebrazioni degli 800 anni di storia della chiesa di Sant'Andrea e ho rivisto con piacere i suoi numerosi tesori. la mostra si per sé non è molto interessante. di tutte quelle proposte in città è forse quella meno appetibile. si tratta della proiezione di un video in una delle sale destinate agli affreschi, della durata di 17 minuti, in cui sono presentate tutte le foto in possesso del museo scattate alla chiesa a metà '800, seguite da quelle eseguite durate gli interventi di restauro fatti nel '900. risulta un po' noiosa. sarebbe stato forse più interessante vedere le foto, in possesso del museo stesso. le altre sezioni sono visibili presso: ARCA, dove è esposta la Magna Charta del 1217, sicuramente la parte più importante dell'intero evento, Museo Leone, dove si possono vedere una cinquantina di progetti e disegni attinenti al Sant'Andrea e altre chiese, museo del tesoro del duomo, dove sono esposti alcuni reperti sacri tra cui un Mappamondo di metà '200, archivio di stato, dove si può vedere il testamento del Guala Bicchieri, fondatore del Sant'Andrea, e il documento che attesta la posa della prima pietra. ad eccezione di quest'ultima, aperta fino al 19 aprile, le altre mostre sono visitabili fino al 9 giugno.
mostra a parte, il percorso permanente si presenta invece ricchissimo di reperti, affreschi, quadri e arredi veramente interessanti! disposto su 3 piani si snoda attraverso 29 sale, di cui le prime sono sicuramente le più affascinanti in quanto mostrano il riallestimento della casa del Borgogna, con mobili di pregio caratterizzati da intagli finissimi. seguono 4 sale destinate ai quadri realizzati da grandi artisti quali Ferrari, Lanino, ecc., per passare poi alle 5 sale dove sono stati collocati gli affreschi staccati da chiese non più esistenti della provincia. l'ultima sala del piano è destinata ai pittori del 6 e del 700. si sale quindi al primo piano dove le 8 sale, più piccole rispetto a quelle del piano terra, sono dedicate ai fiamminghi, tedeschi e olandesi del 6 e 700 e ad altri stranieri e italiani del XVIII e XIX secolo. l'esposizione si conclude nelle 5 sale del secondo piano dove sono esposti pittori italiani e vercellesi in particolare del XX secolo. la visita completa richiede circa 3 ore. il biglietto costa 10€, gratis con abbonamento musei. è aperto da martedì a venerdì dalle 15 alle 18, sabato dalle 14 alle 18 e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle...
Read moreLa mancanza di cordialità, in generale, non è mai giustificabile. Se poi, a ciò, si aggiunge un'ipotetica disorganizzazione, allora forse bisognerebbe rivedere qualcosa nella pianificazione? Chissà!
Vi descrivo i fatti. In data 19/07/2018, alle ore 20:50, ho assistito ad una scena inadeguata. Su cui riflettere.
Un volantino riguardante una kermesse teatrale che ci interessava recitava: "prenotazione consigliata". Così ci siamo recati con una coppia di amici, con 20 minuti di anticipo, allo spettacolo, senza prenotare, come avevamo fatto la volta precedente. Ma, con grande sorpresa, i pochi posti a disposizione erano stati già tutti prenotati (per amici e parenti, chissà?).
Però, quando un mio carissimo amico, un giovane intellettuale, molto educato, una persona davvero splendida, si è recato a chiedere, gentilmente, se ci fossero altre alternative, una signora di mezza età, che gestiva le prenotazioni, gli ha urlato in faccia dicendogli di mettersi da parte e sperare che qualcuno che aveva prenotato non arrivasse. Impressionante. Quasi da non crederci. Siamo rimasti attoniti e siamo andati via.
Per persone che abitualmente frequentano musei, teatri e gallerie ciò è inammissibile. Dare indicazioni è ben diverso da urlare. Forse un overbooking andrebbe gestito con massima professionalità e strategia? A voi le riflessioni.
Vi confidiamo che ci sia molto dispiaciuto assistere ad una scena simile. La cordialità dovrebbe stare alla base delle interazioni. Sarebbero...
Read moreQUANTA BELLEZZA!
Il museo Borgogna assieme al museo Leone, sono due gioielli di Vercelli assolutamente imperdibili. Non fatevi ingannare dalle dimensioni ridotte dell’edificio, all’interno ci sono una infinità di opere…
Antonio Borgogna nasce nel 1822 e grazie alle possibilità economiche e al commercio di riso, inizia a collezionare opere d’arte rendendo la sua casa un vero e proprio museo che alla sua morte, non avendo eredi, dona al comune di Vercelli.
Oltre ad oggetti d’arredamento, sculture, mobili e tavoli acquistati durante i viaggi, sono veramente tanti i dipinti appesi alle pareti. Come noterete, le opere si dividono in epoche diverse partendo dal XV secolo. Nella prima parte si possono ammirare opere sacre, pale d’altare, polittici e diversi frammenti di cicli murali lasciati da alcune chiese e recuperati. Si passa alla pittura del XVII e XVIII secolo con opere del Carracci, Carlo Maratta, ma anche Vernet, De Heem, etc … per arrivare fino ai giorni nostri.
La mostra si sviluppa su tre piani e sono veramente molte le opere da vedere e penso che … dovrò ritornare per goderne con calma.
Peccato che all’interno del Museo sia vietato...
Read more