Atmosfera dalle tonalità calde e arredata con cura. Suggestivo il soffitto adornato da fiori di campo essiccati. Atmosfera adorabile e del buon jazz di sottofondo. Deliziosa la focaccia con olive e mix di semi accompagnata da una salsa di pomodorini datterino confit che si abbina amabilmente. Buona la tartare condita da una tenue ma avvolgente salsa di tuorlo pastorizzato, senape e del pane carasau a conferire una nota croccante. Ho preso anche un’ altra focaccia riempita da un profumatissimo ed inebriante pulled di stracotto di manzo. Il palato ringrazia. Agnolotti ben eseguiti e ben presentati,buono il ripieno, ma dalla sapidità della salsa troppo intensa, coprente, che ha reso il piatto poco appetibile. Amo i piatti gustosi e sapidi , ma questo è stato impegnativo da mandar giù. Entrecote dashi finlandese da 250 gr?( il taglio che mi è stato presentato non uno dei migliori) buona e cotta a puntino, accompagnata dal cavolo rosso marinato. Il cavolo dall’ acidulità intensa é certamente più gradevole se spezzato, sorseggiando della birra che ne attenui l’ intensità . Il cavolo consigliato agli amanti delle tonalità fortemente acidule.Per me un po’ too much.(meglio se marinato con aceto di riso che conferisce una tonalità dolce ed acidula piuttosto che aspra).Poiché gli agnolotti non mi hanno proprio convinto (ad essere gentili) ho voluto provare un’ altro primo,una linguina mantecata al burro e acciughe del mar cantabrico con zeste di limone e crumble di pane e timo. Un piatto dal gusto decisamente più armonico. Difficile tornare indietro però . Concludo con un classico. Il tiramisù,necessario per finire il pasto con il buon umore. Confort food per eccellenza per quanto mi riguarda. Ha fatto il suo dovere. Mi sento un po’ più dolce ora. Niente da eccepire riguardo il servizio in sala e l’ atmosfera ricercata,ripaga. In cucina consiglio qualche piccola e discreta correzione nell’ esecuzione dei piatti. Tonalità eccessive che rendono complessivamente i piatti stucchevoli. Meno salsa di fondo negli agnolotti e si aggiusta tutto. Capitano i piccoli orrori,ops.. errori ma a me personalmente ha rovinato un po’ il mood piacevole ed equilibrato delle prime portate. Compreso che la prima portata non è stata del tutto gradita, sul conto mi è stato gentilmente offerto un’ antipasto.Premura questa,che ho ben gradito e che attenua il malumore. Piccola riflessione: quando spendo i miei soldi(questo vale per tutti i commensali) vorrei che nella mia tavola tutto fosse gestito al meglio, che il gradimento della cena fosse equamente proporzionale al conto che poi mi verrà presentato. Il cliente ovviamente sceglie cosa mangiare, e l’ oste ovviamente si impegna ad offrire al cliente il miglior servizio e la miglior qualità al prezzo proposto senza compromessi. Uscire da un ristorante pienamente soddisfatto e appagato non ha prezzo. Uscirne insoddisfatti invece ne ha eccome. Un’ esperienza gastronomica a metà. Perché di questo si parla. Da provare? Traete le vostre...
Read moreTorno dopo circa un anno in questo posto, carica di aspettative data la prima esperienza molto positiva, portando la mia famiglia. Tuttavia questa volta purtroppo l’esperienza è stata deludente per i seguenti motivi: Attesa davvero troppo lunga tra antipasti e primi (circa un’ora) senza avere nessuna spiegazione o ricevere delle scuse nonostante la sala fosse mezza vuota. La cosa più fastidiosa è stata la totale noncuranza e indifferenza dei camerieri, come se fosse normale attendere un’ora tra una portata e l’altra. Per il menù il cameriere si presenta, dopo più di 10 minuti che eravamo seduti e su nostra richiesta dei menù, con un QR code. La prima cosa che notiamo è che non c’è assolutamente campo all’interno del locale pertanto ci vediamo costretti a chiamare di nuovo il cameriere per chiedere la password (davvero troppo lunga considerato che è indispensabile per la lettura del menu, converrebbe lasciare aperto il Wi-Fi). Dopodiché chiediamo se sono disponibili un paio di menu in versione cartacea considerando che non tutti i presenti a tavola sono avvezzi alla tecnologia. Il cameriere reagisce con fare stizzito e acido dicendo che il menù varia ogni giorno e quindi non possono permettersi di stampare fogli di carta ogni giorno nè tantomeno plastificarli e aggiungendo che siccome siamo nel 2023 tutti dovrebbero adeguarsi alla tecnologia. Ora, sono una persona altamente favorevole alla tecnologia e attenta alla sostenibilità ambientale, tuttavia ho trovato questa risposta veramente sgradevole e irrispettosa. Inoltre non credo che il menù cambi completamente ogni giorno (a me sembrava uguale a quello di un anno fa a meno di qualche piatto), semmai subirà qualche variazione o ci saranno dei piatti del giorno aggiuntivi, come in un qualsiasi ristorante. Pertanto avrebbero potuto stampare un paio di fogli con il menù fisso ed i fuori menu scriverli su una lavagnetta o raccontarli a voce. Non la vedo come una cosa impossibile, anzi un ristoratore dovrebbe avere una flessibilità tale da andare incontro a TUTTE le tipologie di cliente, soprattutto perché poi è QUEL cliente che paga il conto alla fine. Purtroppo, nonostante il cibo si confermi di buona qualità, il servizio ci ha davvero lasciato l’amaro in bocca. Non credo torneremo mai più in...
Read moreSono stato la sera del primo maggio insieme ad un gruppo di amici in questo bel locale. Esteticamente molto accogliente e al contempo riservato adatto sia per un gruppo di amici ma ancora di più per una cena romantica o un occasione speciale. Essendo in 7 abbiamo provato buona parte dei piatti. Siamo partiti con focaccia ripiena di stracotto, crostini della casa, tartare e Tataki. Molto buono lo stracotto ma la focaccia nel complesso non mi ha convinto totalmente, interessante il Tataki anche se l'abbondanza della salsa mascherava il sapore della carne che di per sé era di buona qualità, tartare molto ben preparata sia nel taglio che nella marinata, crostini della casa onestamente senza infamia e senza lode. Come primi piatti abbiamo provato la gricia rivisitata a mio avviso il miglior piatto della serata, amatriciana molto buona, linguine con alici anche queste molto interessanti e agnolotti del plin quest'ultimo e' il primo piatto che meno mi ha entusiasmato. Primi piatti comunque tutti ben eseguiti, quantità, a differenza degli antipasti che erano un po esigue, adeguate al prezzo e sapori molto ben equilibrati. Nota dolente sono stati i dolci in cui ahimè la qualità percepita finora e' scesa drasticamente, la crema del cestino dell'osteria era totalmente insapore ed un po' farinosa sia nella variante al cioccolato che con quella alle amarene, sacher troppo fredda e con poca bagna quindi risultava dura al taglio, cheesecake migliore tra i Dessert assaggiati, gelato dell'osteria carina la presentazione al tavolo ma gelato con sapore comune ed esteticamente non adeguato al contesto, tiramisù nella media. Servizio attento e cortese. Nel complesso un bel locale che con qualche accortezza in più a mio avviso potrebbe diventare un punto di riferimento nel panorama dei castelli romani. Da rivedere la realizzazione dei Dessert a mio parere non in linea con il resto del menù. Prezzo adeguato al contesto ed...
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