Difficile immaginare un posto al mondo che definisca casa più di questo ristorante. Ho avuto infatti l’immensa fortuna di poter venire a mangiare in questo tempio della cucina di mare della mia terra, la meravigliosa Anzio, sin da quando avevo pochi anni, ed anzi la mia famiglia lo frequenta assiduamente da ben tre generazioni. In tutto questo tempo, con le sue evoluzioni e la capacità di leggere i tempi e di innovare e valorizzare in modo straordinario, quasi ossessivo, tutte le incredibili eccellenze del territorio, Romolo al porto e’ e rimane il faro della cucina di mare. Percorsi degustativi di infiniti crudi di pesce locale preparati ad arte con accostamenti che ne esaltano il gusto, primi e secondi di mare con la migliore varietà e qualità della materia prima che lasciano sempre stupiti e persino i dolci sono una gustosa sorpresa tutta da scoprire e assaporare. Ma che Romolo al porto sia una garanzia di professionalità e qualità in grado di stupire e accontentare costantemente tutti da decenni, in ogni condizione e periodo dell’anno, anche i palati più raffinati e attenti, questo si sae lo dimostra il successo sempre crescente che la famiglia Regolanti ha dimostrato nel tempo. Quello che stupisce invece è come sia possibile, anzi addirittura immaginabile, che sedicenti guide gastronomiche famose nel mondo che si considerano autentici giudici del gusto abbiamo ignorato nei tempi recenti non solo questo esempio di eccellenza assoluta del nostro territorio ma l’intera comunità di Anzio. Chi conosce davvero il cibo, la tradizione e la ristorazione sa bene invece come questa località’ rappresenti un un vero esempio di eccellenza del nostro territorio sia per l’antica tradizione della pesca locale che poi per lo straordinario sviluppo di una trazione culinaria tramandata negli anni e interpretata magistralmente dalla meravigliosa comunità di ristoranti che ne tengono saldamente custoditi i segreti. E allora alla faccia di chi fa forse finta di dimenticarsene, venendo a mangiare da Romolo al porto mentre si degusta un viaggio di sapori, colori e sensazioni, guardando il mare e pensando alla storia secolare che la avvolge, viene voglia di fare solo una cosa, chiudere e buttare certe insulse guide culinarie e lasciarsi andare ad un viaggio di colori sapori e sensazioni senza fine.