Pranzo, vigilia di Ferragosto 2021; prenotazione (consigliata sempre), arrivo puntuale con alcuni amici, massima puntualità nel riceverci: tavolo pronto, personale immediatamente operativo. E’ da dire che tutti i giudizi positivi precedentemente espressi risultano confermati: con alcuni dettagli da aggiungere. In questi giorni di canicola è una sorpresa gradevole quella di immergersi nella frescura leggera della sala (avendo sperimentato, in vari locali pubblici, l’orrore di condizionamenti da surgelazione istantanea!). Locale parzialmente rinnovato, più luminoso, con distanze e misure precauzionali rigorosamente rispettate. Un leggero rialzo dei prezzi (ma, vista la situazione, ci può stare). Il ventaglio degli antipasti di mare (con aggiunte e/o aggiornamenti giornalieri) è sempre ampio; qualità e freschezza della materia prima di base producono, nelle varie esecuzioni proposte dalla cucina, risultati deliziosi per il palato: che può così gustare, nelle differenti declinazioni, la sapidità delle tradizionali ricette locali. In questa visita ci siamo voluti concentrare sui primi piatti di mare: il giudizio del gruppo ha decretato il primo posto, a pari merito, per i sempre deliziosi raviolini di cernia con (generosa) spolverata di bottarega e la fragranza delicatissima di un piatto di fregola confezionato davvero a regola d’arte. Servizio sempre rapido, cortese e sorridente; vigile e costante la presenza di Roberto e dei suoi interventi. Un pasto ottimo, un rapporto qualità/prezzo ottimo anch’esso! La Portixedda continua a essere, per Oristano, un presidio gastronomico d’eccellenza!
Seconda esperienza in questa trattoria. Se possibile, migliore della prima! Prenotiamo (meglio farlo: la sala è sempre piena!), arriviamo in orario, a pranzo: tavola pronta, comanda presa rapidamente, antipasti serviti in 10 minuti! Formula scelta: "assaggio di pesce", che, per 25 euro a persona (bevande escluse), offre 6 antipasti, un primo oppure un secondo, dolce. Pesce fresco, magistralmente cucinato, rapidità del servizio, clima allegro, conto equo. Ottimo rapporto qualità/prezzo, cucina semplice che, a partire da materie prime di qualità eccellente, rivela, nella preparazione, la perizia e la cura di una tradizione casalinga. Da provare assolutamente i deliziosi ravioli alla bottarega! Un'esperienza gastronomica straordinaria! Naturalmente, non ci si devono attendere camerieri in guanti bianchi o ricette della nouvelle cuisine: piuttosto, ottima preparazione di piatti della tradizione locale. Da consigliare! Maggio 2021: locale visitato di nuovo, dopo un anno di limitazioni per tutti. Immutati entusiasmo e buonumore del proprietario, sempre simpaticamente presente fra i commensali. Si può ora usufruire di un cortile ombreggiato, ben arredato, nel pieno rispetto di distanze e misure di sicurezza sanitaria. Staff rapido, sorridente, professionale. Grande puntualità. Ha fatto la sua comparsa un menu stampato: ma, poiché il ristorante lavora sempre sul pescato fresco, è sempre meglio affidarsi ai suggerimenti del giorno. Uno di noi ha preferito un menu di terra, e ne è restato (qualità, sapori ..) pienamente soddisfatto. Prezzi sostanzialmente immutati, con un rapporto qualità/prezzo veramente eccezionale. Giudizio ancora una volta totalmente positivo, che conferma e migliora quelli precedenti. Trascorsi alcuni anni, la gestione del ristorante è sempre la medesima (Roberto, che segue esempi e ricette ricevuti dalla madre); a settembre 2024 siamo una diecina d'amici, di sei nazionalità diverse: e, partendo dall'ottima qualità delle materie prime, Roberto riesce a declinare ogni portata in maniera da soddisfare i differenti commensali, utilizzando un'aggiunta, un ingrediente, un tempo di cottura per venire incontro ai gusti, alle preferenze di ciascuno. Consiste in questo la chiave del suo successo: nella qualità, e nel saper soddisfare (sempre intorno ai tavoli, sollecito, a chiedere, a controllare, a informarsi) le richieste di ognuno. E il giudizio, coralmente, rimane ottimo: è questa continuità che si...
Read moreTratti in inganno dalle molte recensioni un po' troppo paradisiache, col senno del poi (forse scritte da loro conoscenti, ai quali forse, almeno a loro, serviranno forse cibo decente, altrimenti non ci spieghiamo proprio chi possa averle scritte!!), avremmo fatto bene a leggere anche quelle negative, che ci avrebbero fatto indubbiamente capire meglio in che guaio stavamo per cacciarci! Così abbiamo prenotato per pranzo, ordinando dei menù a prezzo fisso, che includono 6 "portate" di antipasto e un primo o secondo con, ci sembra, anche un dessert incluso (ma siamo andati via -di corsa- prima che ce lo portassero). Abbiamo preso anche del vino sfuso"della casa" scadente e pagato mi pare ben 6 euro, troppo per una trattoria, e troppo scadente anche, e dell'acqua a caro prezzo(in bottiglia di plastica e non di vetro, inaccettabile per quel prezzo!). Antipasti immangiabili tutti e 6, emblematiche le simil-anguille mischiate con una assurda salsina di ketchup, presumibilmente di discount, cozze di aspetto e gusto ripugnanti, e altre cose che non ricordo neanche. Tutto in piccoli recipienti neri, come a voler nascondere e non esaltare la natura dei "cibi" in essi contenuti. La pasta allo scoglio pareva preparata la settimana prima, messa in frigo e poi scaldata nel microonde: insapore, e con qualche elemento ittico (congelato?) buttato sopra, giusto per dire che c'era, e ovviamente nessun gusto; tagliando la pasta, al centro era visibilmente cruda, e fuori scotta. Davvero avrebbero fatto una figura infinitamente migliore servendo una busta di quattro salti in padella! L'arrosto e la frittura di pesce erano altrettanto indecenti, specialmente la frittura, col polpo gommoso e crudo, che abbiamo ovviamente lasciato. La spigola arrosto era l'unica commestibile, e del resto era l'unica preparazione poco soggetta a sofisticazioni, perché prendono il pesce e lo arrostiscono, basico proprio. Il tizio che passava per i tavoli a cercare di imbonire i clienti, forse nel tentativo di distrarli dalle magagne delle portate, si è mostrato quantomeno in malafede e poco educato quando, essendo stati interpellati sul perché avessimo lasciato praticamente tutto il "cibo", ci ha risposto con la sempiterna frase "siete i primi che si lamentano", che in genere evidenzia l'esatto contrario, cioè che siamo gli ultimi di una lunghissima lista. A quel punto, irritati dall'atteggiamento del tizio (forse il proprietario?) abbiamo pagato interamente(!) il conto salatissimo per una trattoria in generale, e scandaloso per questa in particolare, e siamo fuggiti di corsa senza neanche attendere il dessert, che non osavamo neanche pensare quali nefaste sorprese avrebbe ulteriormente portato. I servizi igienici denotano lo spirito dell'intero posto: spaventosi, bui, sporchi, con mattonelle oscure, tipiche della fine dei peggiori anni 80, carta igienica ovviamente finita, aerazione insufficiente. Ecco, ci siamo domandati come sia possibile che questo posto da incubo abbia tante recensioni positive, e abbiamo ipotizzato che o le persone che ci vanno hanno poco gusto davvero! (il che mi sembra improbabile in una città di mare qual'è Oristano, dove si mangia davvero dell'ottimo pesce fresco locale (altrove, non certo qua!), oppure hanno una cerchia di clienti abituali ai quali riservano del cibo decente, mentre ai clienti sconosciuti danno praticamente porcherie. Non siamo arrivati a capire com'è che la cosa possa funzionare davvero. In sintesi, per quanto concerne la nostra esperienza , questo posto è totalmente, completamente sconsigliato, perché peraltro si vedeva chiaramente l'intendo della proprietà di fare soldi sfacciatamente e impunemente dando da mangiare roba a carissimo prezzo, prossima però a essere buttata nella spazzatura. Il tizio aveva il locale strapieno (mistero dei misteri, vabbè che ormai la gente è un gregge che segue le altre pecore) e continuava a prendere prenotazioni, avido e senza scrupoli. E' un posto dove buttare facilmente il vostro...
Read moreVi diciamo solo di guardare le foto nelle recensioni: davvero vi attira questa roba che sembra di plastica, buttata su un piatto alla rinfusa? Ecco la vicenda: io e la mia ragazza ci troviamo spesso per lavoro in Sardegna, conosciamo la genuina e diffusa cultura sarda del mangiar bene e dell'ospitalità; stavolta volevamo festeggiare il nostro primo anniversario, e così, credendo di fare bella figura con lei, faccio una ricerca dei posti con le migliori recensioni dove mangiare pesce a Oristano. Ma, purtroppo, ho rimediato solo una figuraccia con la mia ragazza e un po’ di soldi spesi molto malvolentieri per cibo che abbiamo entrambi lasciato e per un’esperienza da dimenticare. La trattoria era inspiegabilmente piena, mentre il locale appare subito anonimo, rozzamente arredato e disposto, ma non con quella genuina semplicità che ci si aspetterebbe da una trattoria verace, e che ci piace assai, questa è proprio sciatta e trasandata quasi fosse per precisa volontà. Comunque, ci fanno accomodare prima nel “dehor” così chiamano, al telefono, un cortiletto davvero miserello nel di dietro del locale, che peraltro è rumoroso e con aria poco salubre in quanto giusto dietro al cancello c’è una strada molto trafficata. Io e la mia ragazza non ci sentiamo a nostro agio lì e chiediamo di poter stare dentro, e così veniamo fatti sedere su uno dei piccolissimi tavolini della sala. Si avvicina un tizio vestito talmente inadeguatamente che neanche fosse stato là per fare le sole pulizie sarebbe stato all’altezza; si comportava come fosse il padrone, ma non sappiamo in realtà se lo fosse o meno, e ci fà subito alcune battute di dubbio gusto, forse nel tentativo di prendere confidenza. Più che altro rimaniamo agghiacciati. Noi apprezziamo la genuina ospitalità, specialmente quella sarda verace, ma è che questo individuo risultava veramente finto e fuori luogo. Comunque, ordiniamo il menù da 25 euro (bevande escluse). Sei portate di antipasti, un primo o un secondo e qualcos’altro, mi pare un dessert. Allora, le portate di antipasto sono sì 6, ma proprio dei bocconcini, manco fossimo in un ristorante di alta classe, anziché in trattoria, dove ci ci si aspetterebbero gustose porzioni abbondanti e generose. Peraltro, tutto in contenitori scuri, proprio inadatti per una trattoria, manco fossimo dal cinese. Le cozze poco invitanti: lasciate. Anguille al ketchup: lasciate. Un pesce con moltissima cipolla tagliata grossolanamente sopra: questo almeno lo abbiamo assaggiato, la cipolla era discreta. Le altre tre portate le abbiamo proprio messe da parte, non si potevano manco vedere. Io poi ordino spaghetti allo scoglio: mai visto un piatto peggio impiattato, ma, quando vinco la ritrosia estetica ad assaggiare quell'ammasso di materia, sento che il gusto,o per meglio dire, il non-gusto, era pure peggio: insapore e con pezzi di roba marittima che sembrava surgelata, completamente non amalgamati al resto. Insomma, io e la mia ragazza ci guardiamo e diciamo: glielo ha ordinato il dottore a questi di aprirsi una trattoria? Potevano fare altro, eh! Lascio il 95% della pasta allo scoglio. La mia ragazza prende la frittura, proprio senz’arte né parte, mentre il polpo era il classico pezzo di gomma crudo immangiabile. Lei lascia l’80%. I bagni? Lasciate ogni speranza o voi che osate entrar!. Basta, ce ne andiamo senza aspettare il dessert. Conto salatissimo per una trattoria e ancor di più per questa, dove abbiamo a fine “pasto” lo stomaco che gorgoglia dalla fame, e...
Read more