Dopo anni di decantata gloria finalmente anche io mi siedo in un tavolo della grotta di Concetta e capisco perché a Campobasso é stato ed é ancora un'istituzione anche oggi alla seconda generazione. Di lei, di Concetta, ne sento parlare da sempre, da quando la signora anni fa ancora comprava le verdure ad un banco di ortofrutta del mercato coperto oggi ormai inutilizzato. Questa è l'immagine di lei impressa nel mio immaginario: la signora con la sporta e le verdure del mercato. Mi siedo ad un tavolo da due nella saletta più piccola, con le pietre nude alle pareti, il soffitto di tavolato, le travi antiche, e la luce che entra da due porte sulle pareti opposte. Un lavello di pietra e un camino mi riporta ad un ricordo della vecchia casa di mia nonna, alla casa di tutti i nonni di noi molisani e questo mi fa già felice ancora prima di mangiare. Ci portano il menù, un foglio dattiloscritto con la firma di Concetta in corsivo. Pochi piatti, puliti e senza fronzoli ma che concentrano in 10 righe tutto quello che di molisano si può assaggiare. Giustamente collocato al primo posto "pizza e minestra", non puoi passare da Campobasso e non assaggiarlo. E' il piatto che più di tutti ci rappresenta, che racconta le nostre origini, di quando la farina di grano era un lusso per pochi e nelle case si cucinava la pizza di granone cotta sotto la coppa con la brace, e quando era ormai troppo secca, per utilizzarla la si spezzava in una minestra di verdure di campo con quel poco di proteine che si avevano a disposizione: qualche cotica di maiale o un pezzo di guanciale. La pasta con gli spigatelli, perché in Molise sempre per la filosofia del non si butta niente , le cime di rapa si mangiano anche spigati. Gli spaghetti aglio, olio, cavolfiore e peperoncino. La salsiccia arrosto e poi l'immancabile caciocavallo, presentato in una delle sue forme più sublimi, cioè sciolto alla piastra ed ingentilito da una insalata con le pere. In pochi mq ritroverete tutto quello che di autentico offre ancora questo piccolo fazzoletto di terra stretto tra il mare e le montagne, un po' cocciuto e un po' ostile ma con una grande accoglienza. Grazie Zia Concetta per avermi riportato alla luce ricordi bellissimi ritrovati nei tuoi piatti meravigliosi! Il prezzo? Generoso come tutto il resto, perché qui si cucina ancora col cuore!