“Fuori dal Gregge”: dove l’arrosticino diventa arte.
In un panorama gastronomico dove la carne spesso si perde tra mode effimere e barbecue fotogenici ma senz’anima, questo locale si distingue con personalità, rigore e, soprattutto, fuoco vero. Siamo fuori dal gregge, davvero — qui la tradizione abruzzese degli arrosticini viene non solo rispettata, ma esaltata con una cura artigianale che si percepisce dal primo morso.
L’ambiente è rustico quanto basta, ma con stile. Legno con qualche tocco contemporaneo fanno da cornice a un’atmosfera conviviale e senza pretese. Il profumo di brace è il vero arredamento: avvolge, stuzzica, promette. Non si viene qui per le foto Instagram — si viene per mangiare. E si mangia bene.
Gli arrosticini: cuore pulsante del locale
La regola è una sola: artigianali, sempre. Dimenticate quelli da supermercato o congelati — qui si lavora ancora a mano. I classici di pecora sono semplicemente perfetti: taglio preciso, grasso ben distribuito, cottura a regola d’arte con quel sapore intenso e primordiale che solo la brace può regalare.
Interessanti anche le varianti: arrosticini di fegato o diavoloni piccanti.
Se vi spingete oltre gli arrosticini — e dovreste — scoprirete una selezione di carni che rivela una ricerca non banale. La cottura è sempre su brace viva, a vista, con personale che sa il fatto suo. Nessun artificio. Solo carne, fuoco, tempo.
La proposta alcolica accompagna bene, senza strafare. Vini abruzzesi in prima linea (come giusto che sia), ma anche qualche sorpresa naturale e biologica. Ottime le birre artigianali locali, ideali per spegnere il piccante o per rinfrescare dopo l’ennesimo arrosticino.
Il personale è giovane, affiatato, informale ma attento. Il ritmo della cucina è incalzante, senza essere frenetico. Il locale vive di un’energia genuina, da osteria moderna, dove si viene per condividere, ridere, stare insieme.
“Fuori dal Gregge” è una dichiarazione di indipendenza gastronomica. È il regno dell’arrosticino vero, fatto come si deve, servito come si deve. È anche un inno alla carne vissuta con rispetto, senza fronzoli, ma con tutta la dignità che merita. Se amate il fuoco, la carne, e la convivialità autentica, questo è il vostro posto.
Un piccolo tempio carnivoro che mette d’accordo tradizione e palato. E sì, è fuori dal gregge —...
Read moreAmazing professional staff, friendly and familiar. Excellent menu (strongly suggested Mazury Entrecote). A special highlight on Arrosticini: these are typical from Abruzzo ("li rustell" in our dialect). I am Abruzzese indeed, and I ate this everywhere in Abruzzo and outside, you can believe me, there is a huge, approximative, speculation. At Fuori dal Gregge anyway, you will fine the True Ones (when they ask, say you want the 'big' size). Massimo cooks them exclusively on coal, according to our tradition, and that's it. You're not going there just to eat, but to taste ancient emotions and commune with a breathlessly beautiful land. Again, the rest of the menu is simply delicious, and just trust Massimo about the choice of wine, he knows what...
Read moreSabato sera, non avendolo mai provato, abbiamo pensato di andare a cena lì. Ci accomodiamo e come “CARNE ALLA GRIGLIA” le alternative erano o un Entrecote DI CIRCA 300g oppure una bistecca con osso di circa un chilo. Essendo il solo a mangiare carne scelgo la prima proposta. Mia moglie, non mangiando carne rossa, chiede una salsiccia alla griglia; la cameriera risponde: “Chiedo in cucina se possiamo farla” Ritorna al tavolo, conferma di poterla fare e ci avverte che ci sarebbe stato da aspettare un po’.
Chiediamo, sempre con educazione e gentilezza, la possibilità di aggiungere anche una fetta di scamorza alla brace. La cameriera risponde: “Chiedo in cucina se possiamo farla”.
IMPROVVISAMENTE SI AVVICINA IL PROPRIETARIO AL TAVOLO, IL QUALE, CON TONO ARROGANTE E ARIA DI SACCENZA RIVOLGENDOSI A MIA MOGLIE DICE: “SIGNORA SE VUOLE, A 200m C’È IL RISTORANTE BOSCAIOLO E PUÒ ANDARLA A MANGIARE LI”
Noi sconvolti immediatamente ci alziamo e lasciamo il locale allibiti.
Partendo dal fatto che frequentiamo tanti ristoranti di un certo livello, considerando che di carne in giro ne abbiamo mangiata e considerando il fatto che siamo persone educate e per bene, ci sentiamo in dovere di raccontare questo tristissimo episodio.
La scostumatezza, pochezza e insensibilità del proprietario ci ha lasciato davvero sconvolti. Il mondo della ristorazione è altro, l’educazione è altro, l’accoglienza è altro.
Non scrivo mai recensioni negative, mi astengo sempre, ma questa andava scritta.
Tirando le somme: carta dei vini inesistente, scelta della materia prima superficiale e commerciale, personale impreparato e poco attento, disorganizzazione, presunzione e maleducazione primeggiano.
Un’attività nata solo per incassare ma senza trasmettere amore e passione. Livello bassissimo e senza margine di...
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