Siamo stati in questo locale, attirati da recensioni molto positive e da un arredo caratteristico che ci sembrava perfetto per fare bella figura con un amico in visita. Prenotazione rispettata con puntualità e sala occupata al 50% – quindi un contesto tranquillo, che lasciava ben sperare anche per la cucina.
Ordiniamo tre antipasti: panelle, una frittura di pesce e una zuppa di pesce. Le portate, pur essendo tutte antipasti, non arrivano insieme ma con un intervallo di circa 10 minuti l’una dall’altra, creando un’attesa piuttosto fastidiosa e costringendo il primo commensale a tenersi le panelle nel piatto per oltre un quarto d’ora in attesa degli altri. La porzione di frittura di pesce era quantitativamente giusta, ma qualitativamente deludente: i gamberetti erano stati puliti con estrema superficialità e la frittura li aveva resi così duri da risultare quasi impossibili da sbucciare. Il polpo, invece, era decisamente troppo tenace.
Passiamo ai primi: due piatti di pasta al pistacchio e salsiccia. Questo piatto lo abbiamo richiesto noi, non era presente nel menù in quella combinazione, ma entrambi gli ingredienti lo erano singolarmente, quindi ci sembrava una richiesta semplice e coerente. Il problema, purtroppo, non è stato nella richiesta in sé: la salsiccia presentava un odore e un sapore che definire sgradevoli sarebbe un eufemismo. L’odore della carne andata a male, lo sappiamo tutti, è inconfondibile. E proprio per questo ci ha colpito l’insistenza con cui la cameriera è tornata al tavolo più volte a chiederci come stesse andando con quel piatto. Coincidenze? Forse. Ma il sospetto che sapessero perfettamente che quella salsiccia non fosse minimamente presentabile è difficile da ignorare.
A peggiorare la situazione, la successiva giustificazione secondo cui la salsiccia sarebbe stata “cotta nel vino” – come a voler spiegare il cattivo odore – ha solo peggiorato la percezione dell’accaduto. Perché se davvero è stata presa una salsiccia cucinata per un’altra pietanza e adattata in corsa per la nostra richiesta, la cosa è ancora più grave: se chiedo un uovo alla coque, non mi aspetto una frittata di tre giorni prima. E soprattutto non me la si può spacciare per una scelta culinaria studiata. A quel punto, sarebbe stato meglio ammettere direttamente il problema.
I piatti sono stati ritirati dallo staff senza che ne facessimo richiesta e rimossi dal conto con scuse sincere. Gesto corretto, certo, ma non possiamo non chiederci come una pietanza in quelle condizioni possa essere arrivata in tavola. Un controllo in più, forse anche solo olfattivo, avrebbe evitato l’imbarazzo.
Io opto per le linguine all’astice, uno dei piatti più costosi del menù. A prima vista, ottima presentazione, profumo invitante, sapore equilibrato. Nulla da segnalare, anzi, decisamente all’altezza delle aspettative.
Purtroppo, il peggio è arrivato dopo. A distanza di circa un’ora dalla cena, ho iniziato ad accusare un malessere sempre più intenso. Non entrerò nei dettagli, ma basti sapere che la nottata è proseguita tra forti disturbi intestinali, vomito, brividi e una corsa alla guardia medica. Un’esperienza fisicamente provante, che ha lasciato poche interpretazioni. Una coincidenza? Forse. Ma viste le premesse e la qualità complessiva, sarebbe ingenuo non porsi qualche domanda.
Arriviamo al conto: 126€, ridotti a 98€ dopo la giusta rimozione dei due primi. Bevande: tre bottigliette di Coca-Cola, una bottiglia d’acqua. A fronte di quanto vissuto, il prezzo finale appare decisamente fuori scala.
In conclusione: un’esperienza che, nostro malgrado, difficilmente dimenticheremo. Speravamo in una serata tipica da far vivere a un amico forestiero, e invece ci siamo ritrovati a gestire i postumi di una cena che ha avuto ben poco di memorabile — se non per i motivi sbagliati. Una vera delusione, che lascia l’amaro in...
Read moreComing back to Catane from another city and was very tired. So on my way to the hotel I saw this restaurant and said to myself that I have no energy to look for something else, so I came inside. The atmosphere was very nice and the the staff very friendly. They are wearing traditional clothes, I find it very cute.
I ordered almost the first thing I saw, like whatever it was, I was just hungry and tired. So they brought my order and it was huge! And while I was devouring all these delicious Sicilian specialties, they brought me a dish of pasta and a plate of mussels!!! For all I payed only 22€ (the menu was 25€, but I didn't take the dessert). Also I had a glass of wine and a big bottle of water. And I had lots of leftovers, so I don't have to buy food tonight when I'm back to my hotel. It makes like about 11€ per meal ! Highly recommend this place ! In other restaurants in more touristic areas for more than 20€ you will most likely get not much and you'll leave the place being still hungry. It happened to me twice and I am not a big eater. Definitely coming back before I...
Read moreSiamo arrivati 40 minuti prima dell'orario definito e abbiamo chiesto se potevamo comunque usufruire della prenotazione su TheFork, ma ci è stato detto che potevamo accomodarci senza scontistica e annullando la prenotazione (del tutto inesatto, ci si può accomodare tranquillamente con la prenotazione su TheFork anche se si arriva prima). C'erano 4 tavoli liberi in tutto. Quindi siamo dovuti andare a fare un giro fuori e ritornare dopo. Quando ci siamo accomodati, abbiamo chiesto una frittura di pesce, e poi prenotare qualcos'altro dopo aver consumato quel piatto, ma ci è stato detto che non era possibile ordinare dopo (erano le 22.15) perché la cucina avrebbe chiuso e comunque di sabato loro avrebbero dovuto lavorare a pieno regime (c'erano solo 5 tavoli occupati, e altri 7 liberi, erano praticamente senza fare granché), obbligandoci praticamente a prendere un altro piatto. Avevamo detto in generale che avevamo poca fame, avrebbe potuto dirci che la frittura era un piatto molto abbondante per due persone, piuttosto che sprecare altro cibo. In generale, comunque i piatti erano abbastanza abbondanti, ma non erano nulla di speciale (abbiamo dubitato in realtà anche della freschezza del pesce). La signora alla cassa (forse la proprietaria) avrebbe potuto farci un sorriso, sia all'arrivo che anche al momento di pagare il conto diviso in due: sembrava l'avessimo insultata, a stento ci ha rivolto la parola. Invece, l'unico cameriere che lavorava là è stato molto gentile ed abbiamo apprezzato il suo servizio. L'atmosfera comunque era molto particolare, con abiti e arredamenti tipici siciliani. Buon posto per i turisti, per gli autoctoni una volta è già abbastanza. Da provare, ma...
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