Sabato 13 febbraio 2021 Prenotazione per 2 alle ore 14.00 effettuata il giorno prima. Al nostro arrivo (14.05) ci viene comunicato che il tavolo ancora non si è liberato, ma, a detta del titolare, di lì a poco dei clienti si sarebbero alzati e così avremmo potuto accomodarci e finalmente pranzare. Magari! Aspettiamo fuori davanti al locale, nel frattempo arriva una coppia che, dopo vari minuti passati a leggere i fogli sulla porta e ad osservare il ristorante, si fanno coraggio e timidamente decidono di sentire se per loro due ci fosse un posto a sedere pur non avendo prenotato. Gli viene detto che di lì a poco si sarebbero alzati dei clienti e che potevano aspettare fuori. Nel mentre il tempo passa, aspetta aspetta e arrivano le 14.30. 25 minuti di attesa fuori con 3gradi e un vento ghiaccio che la bora triestina levati proprio. (penso: me lo poteva dire ieri mentre ci concordavamo sull'orario che sarebbe stato meglio le 14.30..Vabbè). Finalmente si affaccia alla porta la cameriera, pensiamo che tocchi a noi... Poveri illusi: la ragazza chiama all'interno la coppia senza prenotazione e a noi ci dice: e rientra. Al che, consci del fatto che la cameriera si sia sbagliata (può capitare!), entriamo e vado dal titolare a far presente dell'errore e a rimarcare il fatto che eravamo fuori al freddo già da mezz'ora nonostante la prenotazione (avevo parlato proprio con lui al telefono). E qui... APRITI CIELO! un l'avessi mai fatto! Il titolare ha manifestato tutta la sua arroganza e la sua incapacità di rivestire il ruolo di ristoratore. Quanto vorrei che tramite una recensione si potesse far percepire al lettore i toni e i modi con cui mi si è rivolto. Ha chiesto scusa? Se chiedere scusa significa solo pronunciare la parola, allora l'ha detto, ma il tono non era assolutamente di una persona dispiaciuta, anzi, tutt'altro! Tono insolente, sgarbato, quasi infastidito dalle mie parole (?). Ha detto: (scaricando tutta la colpa a lei), del tipo: "scusa se l'acqua del mare è salata!!1!!!1!!" ( della serie: da me che vuoi son affari tuoi). Infine il nostro bravo titolare ha esordito sempre con il solito tono insolente (testuali parole): . Ma tesoro a chi? Ma come si permette? Ma chi la conosce? Tesoro lo può dire a sua madre o sua sorella, non ad un cliente che non conosce e le fa presente che nemmeno si è seduto e ha già riscontrato problemi causati dalla vostra disorganizzazione. Oltre l'insolenza del titolare abbiamo notato alcune cose che ci hanno incentivati a prendere la nostra decisione: il locale è molto piccolo, i tavoli erano molto ravvicinati tra di loro e nel poco tempo che abbiamo passato li dentro abbiamo potuto percepire la pesantezza dell'aria causata dallo scarso ricircolo e in periodo di Covid non ci è sembrato il caso di rimanere ancora un minuto di più lì dentro, così abbiamo deciso di andare via. Ciliegina sulla torta (ebbene si, non è ancora finita)quando eravamo "sull'uscio" e ce ne stavamo andando, abbiamo udito scanditamente un bel Allora. Io non sono rientrato a polemizzare perché mi reputo educato e di conseguenza superiore ad un cafone che manda a quel paese la gente; inoltre non volevo creare né spettacolo né tanto meno disagio a quei poveri commensali seduti a pranzare. Ma con le sue ultime parole ha confermato la persona che è e ribadisco che con il suo fare sfrontato ha completamente sbagliato lavoro. Da una parte sono contento che Lei abbia rivelato subito la sua personalità, perché i soldi preferisco lasciarli a ristoratori che se lo meritano, che amano il loro lavoro e soprattutto lo svolgono con professionalità, cosa che non ha assolutamente fatto lei mandandoci a quel paese (solo perché ho fatto notare 1 errore).E niente, potessi dare 0 lo farei, purtroppo mi tocca darle 1.Di solito non scrivo recensioni ma questa volta l' ho voluto fare perché è bene che le persone sappiano il livello di accoglienza di questo posto.Detto ciò saluti...
Read moreDa tempo sento parlare di questo locale e ieri sera, trovandomi in zona, ho colto l'occasione per provarlo con un amico. Arrivati nel luogo indicato da Google Maps si rimane un po' spiazzati, trovandosi di fronte una elegante enoteca e non un locale con arredamento in stile giapponese, in genere straripante di ideogrammi, statue e bambù; rassicurati dall'insegna entriamo. Ad accoglierci c'è il sorriso della Sig.ra Miyako che ci accompagna al tavolo, illustrandoci poi i vari piatti e proponendoci vari accostamenti con le particolari birre artigianali "Tosco-Orientali" disponibili sulla carta. Devo dire che sfogliando il menù sono trasalito quando lo sguardo si è soffermato sui prezzi, più che raddoppiati rispetto a quelli che di solito ci si aspetterebbe. Rimaniamo comunque ingolositi dai piatti proposti sul menù, ridotto e modificato rispetto a quello disponibile sul sito per il periodo estivo, ed ordiniamo 2 Buta Kimchi Ramen (con aggiunta di uovo sodo) ed 1 Honetsuki Abaraniku da condividere. Arrivati al tavolo i piatti appaiono molto invitanti ed al gusto sono una sinfonia di sapori, di sicuro il Ramen più buono che abbia mai mangiato fino ad oggi; squisite anche le costine di maiale glassate, con sentori che spaziano dal dolce all'amaro dell'arancia, tanto che ci siamo divorati anche le guarnizioni (un paio di costine in più non sarebbero dispiaciute vista la spesa 😅). Al momento del conto sono stati molto gentili nell'offrirci una tazzina di sakè di commiato (consiglio la versione "piccante") e, nel corso di una piacevole chiacchierata con il Sig.Emilio, anche un assaggio di whisky giapponese. Nel complesso prezzi molto più alti della media (penso sia anche una conseguenza del contesto economico attuale) ma giustificati dalla qualità delle materie prime, dalla loro ottima lavorazione e dal piacevole contesto; con questi prezzi purtroppo non potrò esserne cliente abituale ma saprò dove portare chi vorrà assolutamente mangiare, ad ogni costo, il Ramen più buono di Firenze...sto già mettendo i soldi da parte per quando sarà disponibile il Ramen al...
Read moreDeludente. Io e il mio ragazzo abbiamo voluto testare questo "ristorante" previa visita nel weekend per un compleanno. Abbiamo ordinato due takoyaki, buoni ma nulla di che, degli udon, un ramen classico rivelatosi estremamente piccante a causa della valangata di zenzero buttataci dentro (non presente sul menù) ordinato dal mio ragazzo che poi non sopporta il piccante, pagato alla modica cifra di 16.50 euro. Il cameriere si é scusato per l'errore ma per quanto riguarda il resto del personale sono arrivate solo giustifiche e scuse, specie quella dello chef che a detta sua lo zenzero era presente in tutti i ramen, alla nostra risposta che sul menù non lo riporta c'é stato un momento di imbarazzante silenzio da parte di quest'ultimo. Non abbiamo nemmeno ricevuto uno sconto su un errore che é stato Loro, quella che sembrava essere la proprietaria o responsabile non ha fiatato nemmeno per uno scusa o un "possiamo rimediare?", é stata capace solo di stampare il conto, bisbigliare alle spalle o salutare. Comportamento da parte di chi, spero, non abbia mai avuto a che fare con dei clienti insoddisfatti. Non condivido l'idea degli chef impermalositi che escono dalla cucina per giustificarsi dei loro errori direttamente col cliente soprattutto. Abbiamo preso anche un soufflé al cioccolato nel tentativo di addolcire la serata, rivelatosi poi chiaramente fatto con un preparato per dolci (quelli che vendono alla coop per intendersi) e non fatto in maniera "casalinga". Per quello che offre, tra servizio e qualità, é decisamente troppo costoso. Con un conto finale di 65.50 euro con due contorni, due primi, un soufflé e acqua. Ridicolo. In centro a Firenze ci fai una cena completa in un locale con i fiocchi. Non penso che ritorneremo o soprattto parleremo in maniera positiva di...
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