We arrived here after striking out at a few other restaurants and were relieved to find this place still open after 10:00 PM. That said, it was immediately clear the staff were more ready to clock out than welcome in another table. Sometimes I think the truest test of a restaurant is how it performs near closing time—when the energy’s low, the kitchen’s tired, and you find out whether hospitality is a mission or just a shift.
The welcome? Let’s just say it wasn’t exactly a warm embrace from Nonna. It felt more like, “Oh no... another table?” The bread arrived first—and while bread alone shouldn’t seal a restaurant’s fate, in this case, it nearly did. After a month of traveling through Italy, this was hands-down the toughest, driest bread we encountered. I actually had to take it away from our 3-year-old out of fear it might double as a choking hazard. So, there's that.
We ordered a bottle of Lambrusco, which is typically served chilled. The wine itself was fine, but noticeably absent was the chilling bucket or even a sleeve—something every other table did seem to have. Maybe we missed the “second-class table” designation when we sat down.
Our food—two risottos, an artichoke dish, and a salad—arrived in under 10 minutes. All of us, including the 10-year-old (who has earned his risotto stripes at home with relentless stirring and ladling), raised eyebrows at the speed. Clearly, the risotto was pre-cooked and likely finished to order, which isn’t a crime… but it also isn’t traditional. The mushroom risotto was actually somewhat enjoyable, although the stock had that faintly familiar, “straight from a box” taste that suggests a shortcut rather than a slow simmered base.
As for the salad—well, it wasn’t the one we ordered. The server did acknowledge the mix-up and offered to bring the correct one “right away,” which unfortunately turned into “right after you’ve already finished your meal.” At that point, it felt more like a side of regret than a second course.
By dessert time (which we skipped), we found ourselves in a full family debate on the injustice of Google not offering half-star ratings. Because this meal? It wasn’t a 4. It wasn’t a 3. It was a firm, frustrating, lukewarm 3.5—a meal that left us neither hungry nor particularly happy. Satisfied enough not to complain, but not impressed...
Read moreRistorante con una location molto rustica e ben curata. Consiglio di farsi mettere fuori essendo più luminoso e accogliente rispetto a dentro.
Abbiamo scelto di fare il menù degustazione, in cui il cameriere ti porta una portata di risotto da condividere in 2 persone ogni volta che il piatto viene vuotato. In questo modo, siamo riusciti ad assaggiare 5 diversi tipi di risotti scelti dallo chef. Infatti, sarà lo chef a scegliere i tipi di risotti portati, mentre il cliente potrà dare solo indicazioni di cosa proprio non apprezza.
Ogni tipo di risotto che abbiamo assaggiato era molto equilibrato, sia in sapore che in cottura. Inoltre, ogni tipo di ingrediente era di ottima qualità e molto fresco.
Siamo partiti dal riso venere con crema di zucchine, salmone, granella di pistacchi e burrata. Questo risotto è stato uno dei miei preferiti. Il salmone non era troppo dominante rispetto a tutti gli altri ingredienti e questo l'ho apprezzato particolarmente.
Dopodiché, ci hanno portato la bomba di gamberi al curry, con stracciatella pugliese e guanciale croccante. Questo invece, pur essendo molto buono ed equilibrato, è stato uno di quelli che ho preferito meno. Questo perché a mio parere era un po' più aggressivo rispetto al precedente a livello di sapori, mentre preferisco sapori più neutri. Inoltre questo è quello in cui si sente maggiormente il formaggio grana, che può essere un fattore positivo o negativo in base ai gusti personali.
Il terzo risotto è stato quello con Radicchio lungo di Treviso, guanciale croccante e colatura di provola di bufala affumicata. Questo aveva un sapore molto più mite rispetto al precedente e per questo mi è piaciuto molto.
Il quarto risotto è stato quello con Mele rosse Stark della Val Venosta, speck Trentino IGP, fonduta di camembert di bufala e funghi misti di bosco. Sebbene non sia un amante dei funghi e fossi molto scettico sulle mele rosse in un risotto, il mix dei due e dello speck è stato veramente ben equilibrato. Anche questo è stato uno di quelli che ho apprezzato di più.
L'ultimo risotto invece è stato quello con Zucca mantovana, Castelmagno dop, aceto balsamico dell'Acetaia Giusti e amaretti sbriciolati. Anche questo risotto era molto buono e, sebbene ci fossero sia amaretti che zucca, non è risultato per nulla dolce. Il gusto generale era molto simile al ripieno dei tortelli di zucca, fattore che me l'ha fatto apprezzare molto.
In totale abbiamo speso 30€ a testa, in cui compresi c'erano dolce, caffè e coperto. Noi non abbiamo preso il dolce dato che le cinque portate ci hanno riempito molto. Per il servizio e soprattutto per la qualità dei piatti, 30€ mi sembra il prezzo giusto per un...
Read morePartiamo dal fatto che mi dispiace essere costretto a scrivere questa recensione. Mi sono recato a mangiare due volte presso questo ristorante. La qualità delle materie prime, lo studio degli abbinamenti e la preparazione dei piatti è assolutamente eccellente. Ho mangiato ottimi risotti con connubi di sapori decisamente azzeccati ed interessanti.
Sul prezzo non sono totalmente convinto: trovo che alcuni piatti siano leggermente troppo costosi, ma va tutto sommato bene considerando la qualità. Una pecca, a mio avviso, è che vengono addebitati € 2,50 a testa per il coperto (che altro non è che una tovaglietta di carta ed una busta con posate ed un tovagliolo sempre di carta) ma sul menù - salvo errori - non mi pare di averlo letto. Personalmente per quel prezzo mi aspetterei una apparecchiatura composta da materiali ben diversi.
Il problema che mi porta, purtroppo, a scrivere questa recensione a una stella nonostante le ottime premesse, è che odio essere preso in giro e non sopporto i cosiddetti "furbetti". Finito il pranzo vado alla cassa, pago € 38,00 in contanti e mi viene rilasciato uno scontrino non fiscale (il famoso "preconto", che qui è quasi totalmente simile ad uno scontrino fiscale, addirittura senza l'indicazione che si tratta di documento non fiscale, condizione che mi pare essere obbligatoria per un preconto). Alla mia richiesta, alla ragazza della cassa, di ricevere lo scontrino fiscale mi viene gentilmente risposto (come se io fossi un perfetto idiota) che lo stesso era già nelle mie mani. Dopo averle detto che quello in mio possesso non era lo scontrino vero e proprio, la stessa, finalmente, mi rilascia il documento commerciale.
Devo purtroppo sottolineare che questo modus operandi non è la prima volta che accade, in occasione della mia precedente visita mi era stato rilasciato il "preconto", ma me ne sono accorto solo una volta a casa e non ho potuto richiedere il documento fiscale vero e proprio.
Capisco tutto, ma fare i furbetti evadendo le tasse e poi cercare pure di fare fesso chi lo fa notare credo sia un po' troppo. Se vieni beccato con le dita nella marmellata, abbi almeno il buon senso di non far fesso chi hai davanti negando l'evidenza.
Allego alla recensione le foto degli ottimi risotti mangiati e dei due scontrini ricevuti, quello "farlocco" e...
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