I have mixed feelings about this restaurant. I ate at this restaurant 2 times in one week; once during the week and once on a Saturday. My recommendation is don’t go in the weekend and ask for a table on the ground floor or in the veranda not upstairs: too crowded not comfortable chairs or table. First visit: amazing service, the waiter with round glasses provided an excellent service and the food was amazing: antipasto crostini toscani, crostini con lardo, primo piatto pappardelle al cinghiale, secondo piatto grigliata mista, dolce mousse cioccolato bianco con arachidi e caramello salato. Very good local beer. Second visit: sloppy service, no attention to customers, the waiter ( tall guy) did not change the cutlery and let my friend eat the main course with the same knife he used for antipasto. We were told we could not order less than a certain amount of meat and that a dessert was available when it was not. Food was average: the cut of the meat was not tender, the pate’ of liver crostini toscani was not tasty as the previous time and was not fine there were super big chunks of liver ama the flavor overall not good. Ravioli maremmani con ragù were dry and the filling was disappointing. Suggestion: keep the service and the...
   Read moreLuogo accogliente arredato con vecchi tavoli e suppellettili dalla tradizione contadina sebbene inseriti in un contesto moderno, ordinato e pulito. Ho cenato tre volte durante il mio soggiorno a Porto Santo Stefano, avendo modo di assaggiare varie proposte del menù. L'esordio devo dire non sia stato dei più felici, vedendomi negata la possibilità di sostituire uno dei tre crostini al lardo di cinta senese (ottimi) con uno tradizionale toscano al fegato: mi sembra che non fosse una richiesta che potesse minare l'organizzazione della cucina, ma vabbè. La pappa al pomodoro che si trova tra gli antipasti viene servita fredda, molto buona, ma avrei preferito maggior cura nella presentazione e non riconoscere traccia del fondo della terrina di conservazione, segno che viene rovesciata nella ciotola e via. La panzanella è un piatto abbondante, piacevolmente fresca, forse eccessivamente condita (leggi unta). Tra i primi il "cappello del carbonaio" è una proposta interessante, sebbene trovassi la pasta del tortello un po' poco cotta ed eccessivo il condimento (un tortello in più non guastava). La "paglia e fieno cacio e pepe aromatizzata al tartufo" è un piatto appetitoso dove però il pepe ha un ruolo troppo dominante, ma si lascia mangiare volentieri. Il "boccone rubato" è un carrè di maiale forse un po' stopposo, coronato da una buona pancetta ma arrivatami troppo secca, probabilmente un disguido di tempistica in cucina. Gustosi i tradizionali contorni come la scarola con olive o la cicoria ripassata. I dolci che ho provato non mi hanno fatto urlare: panna cotta con guarnizione a scelta (io ho scelto fichi) tutto sommato senza infamia e crostata di ricotta di bufala e amarene: ecco, qui forse ho rischiato di urlare per paura di soffocare da quanto fosse stopposa. I vini della casa serviti sfusi sono normali: peccato non trovare nella lista dei vini almeno un paio di mezze bottiglie. Tutto sommato un buon posto dove mangiare piatti della cucina tradizionale. Servizio svolto con simpatia e solerzia dalle furbette Giorgia e Chiara, cameriere del...
   Read moreESPERIENZA ORRIBILE! Innanzitutto ci hanno messo in terrazza in mezzo ad un mobile e al punto in cui riempivano le bottiglie attaccati al muro e molto stretti. La mia ragazza davanti al punto in cui riempivano le bottiglie è stata anche bagnata più volte sulla schiena dai camerieri e inoltre le sono arrivate diverse pedate sulla sedia. Ma passiamo alla cena: abbiamo ordinato un antipasto, due secondi, due contorni e un dolce. partiamo dall’antipasto: 4 crostini, questi abbastanza decenti. Poi abbiamo ordinato una tagliata di manzo… che se l’avesse preparata mio padre sarebbe stata più saporita e più grande, è come se avessero comprato una bistecca del supermercato e l’avessero messa sulla padella, totalmente senza condimenti (sale,pepe,spezie) che normalmente in un ristorante ci si aspetta. Tra l’altro era grande quanto il palmo della mia mano e con un prezzo esagerato per la qualità di questa carne, totalmente gommosa e insapore. Adesso passiamo alla faraona alla contadina.. inizialmente sembrava una bella porzione, sul gusto nulla da dire, peccato che però dopo averne mangiato un piccolo pezzo mi sono reso conto che l’altra gran parte non era faraona ma bensì un gran pezzo di pane inzuppato nel sugo. Come contorno abbiamo preso delle patate al forno totalmente insipide e gommose come se fossero già state preparate da tre giorni e le patatine fritte che erano un mix tra patate normali e patate appena aperte della san carlo cotte che avevano il sapore di cartone. Avendo ancora fame, visto le mini porzioni, abbiamo deciso di prendere un dolce: la crostata di ricotta di bufala e amarene.. UN INCUBO!!!! Prima di tutto non era assolutamente una crostata ma bensì un pezzo alto un metro di torta (quindi non crostata) con una quantità di ricotta che avrebbe sfamato l'intera Africa. Non mi sono goduto nemmeno la serata perché purtroppo al posto di passarla con gli amici l’ho dovuta passare in bagno per una forte...
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