non mi vedranno più neanche col binocolo. solo dopo 10 minuti ad aspettare seduti ci dicono che il servizio dentro non c’è (quando l’ultima volta che eravamo venuti c’era) quando poco dopo vediamo che fuori servono (???) ma comunque, andiamo avanti. facciamo lo scontrino. la signora in cassa, suppongo la proprietaria, ti “accoglie” con una faccia poco simpatica, a tratti ti squadra pure. chiedo un cappuccino vegetale al cocco che c’era sul menù ma al momento la signora mi dice che non c’è, allora chiedo e quello decaffeinato? lei mi fa cenno di si, ma poi nello scontrìno spunta un caffè normalissimo corto decaffeinato. non voglio fare discussioni a questo punto ma andiamo avanti ancora. dopo aver fatto lo scontrino, cominciamo ad aspettare davanti al bancone, una ragazza che sbuca dal nulla che neanche pensavamo fosse del personale poiché neanche vestita in divisa ci dice molto animatamente che il semifreddo al pistacchio non c’era in realtà, e allora dico al momento del pagamento perché non avvisare? giustamente dopo viene rimpiazzato con un gusto non di gradimento. ma andiamo ancora avanti. qui ci approcciamo con il personale dietro il bancone, il ragazzo calvo inizia a chiederti cosa deve prepararti, senza degnare attenzione allo scontrino, scordando cose, preparando tutto con un ordine confuso, facendo ripetere diverse volte perché giustamente non c’è un filo logico. servizio abbastanza lento, prendiamo i nostri ordini e li portiamo al tavolo. al momento di assaggiare il decaffeinato mi viene il dubbio lo fosse, io non posso bere caffè normale perché mi fa male quindi preferisco accertarmi, non è un capriccio. mi avvicino quindi e chiedo conferma per levarmi il dubbio al ragazzo calvo di prima che mi risponde di si, ma quando faccio per andarmene sento che continua dicendo “e lei che dice signora?” con tanto di calata catanese zaurdissima 😂 ma dico io, ma come siete abituati? una cliente vi chiede una semplice domanda perché gli errori li fanno tutti e può capitare, soprattutto se lo scontrino non me l’hai manco guardato da lontano, e tu mi rispondi così? che non fosse professionale gliel’ho già detto in faccia, tra l’altro vorrei aggiungere che in tutto ciò si è aggiunto un altro dipendente sbucato dal nulla che al momento della preparazione non era neanche presente, ridicolo doppiamente, a modo loro volevano prendersi la questione per sta semplice domanda 😂 meritate di chiudere, non sapete cosa significhi l’accoglienza e il...
Read moreDecidiamo di fermarci in questo bar, attirati dalla sua posizione centrale e da un’apparente atmosfera accogliente. L’illusione dura poco. Dopo un’attesa dignitosa per la liberazione di un tavolo, ci accomodiamo. Fin qui tutto nella norma. Il cameriere, con fare spiccio, dà una passata veloce al tavolo (definirla pulizia sarebbe un elogio immeritato) e ci chiede, con una certa urgenza, se fossimo pronti per ordinare.
E qui il sipario del grottesco si alza. Non appena ci illudiamo di poter fare il nostro ordine, il cameriere ci informa che, per ricevere le colazioni al tavolo, avremmo dovuto "prenotarle" prima al banco. Sì, avete capito bene: prenotarle al banco. Stupefatti, chiediamo chiarimenti: davvero avremmo dovuto fare la fila al banco, pagare, "prenotare" i nostri cornetti e caffè, e solo allora aspettare che il cameriere ce li portasse al tavolo?
L’organizzazione di questo bar sfida ogni logica e immaginazione, imponendo ai clienti un iter kafkiano che neppure il più esperto burocrate avrebbe saputo architettare. Mi sono chiesto, ironicamente, se avremmo dovuto compilare anche un modulo per i cucchiaini o firmare una liberatoria per il cappuccino.
L’aspetto più sconcertante, tuttavia, non è l’assurdità del sistema, ma l’arroganza con cui viene presentato come assolutamente normale, anzi, quasi un privilegio. Quale privilegio? Quello di essere trattati come dipendenti di un bar fai-da-te, pur pagando un servizio che, in realtà, non c’è.
Un consiglio spassionato ai gestori: prendete esempio dal resto del pianeta, dove i bar offrono un servizio che non richiede ai clienti di laurearsi in logistica.
In conclusione: se volete un’esperienza da raccontare agli amici, condita di ironia e amarezza, questo è il posto giusto. Altrimenti,...
Read moreDavvero gelato e tavola calda di qualità ottima,magari la cameriera poteva essere un po' più calma? Cioè assolutamente è stata gentile nei nostri confronti ,però sembrava dal suo viso e dal suo modo di fare che ci stesse per uccidere,più che altro come diceva le cose sembrava che non ce la stesse facendo più con noi. Quindi io davvero comprendo il suo stato d'animo ,alla fine l'avevamo fatta incazzare un po' perché ci era caduto il gelato e per altri fatti,però è il tuo lavoro ,non è che può andare a discapito dei clienti. Non dirò nome della persona ,non lo so,ma non lo direi figuriamoci,però ecco un messaggio generale è importante da mandare. Io di solito incontro camerieri che ti fanno vedere che sono felici,magari non lo sono, ma è normale,non è uno dei migliori lavori si può dire,ma ha una sua dignità. Quindi nonostante questo loro si fanno vedere gentilissimi e accoglienti ed è questo oltre alla qualità del cibo che ti fa dire "torniamo LÌ" ,anche solo perché ti ha colpito il cameriere che era stato troppo gentile con te. Questa finzione serve,anche se magari potresti pensare che non serve ,serve. Perché se ci pensi un giorno in cui ti porta pioggia,e vedi tutto nero ,c'è costui che magari incontri per casualità, in un ristorante e ti migliora la giornata,ti fa sentire coccolata. Magari questo ti manca o semplicemente ti conforta,non credi sia così?Sono convinta che per fare il cameriere ci voglia un'arte,un'arte unica , proprio come...
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