Ristorante Il Principe — Restaurant in Pompei

We had a very sad and unfortunate experience at Il Principe. We were seated and asked for still water, but it didn’t arrive until half way through the meal after we asked several times for it. We were then served the wrong food. My brother (who is a Hindu and cannot eat beef) ordered the amberjack but was given veal (but told its fish) and had a bite. He alerted the MD that this is not fish and the MD said have it for free, despite us making it clear we do not eat beef. Furthermore the pasta was almost raw and we had to send it back twice asking it to be not al dente. We also spoke to a couple sat near us and they also thought the same thing about the pasta. At the time of the bill, the MD billed us for the wrong items and kicked up a fuss infront of all the customers. In fact some other customers who were also from London came to us to apologise and see if we were ok because it was very inappropriate. Finally before any of the food even came, I asked which white wine he would recommend (with the online list on my phone infront of both our eyes). He walked away and just didn’t say anything until we had to press him for a recommendation. I have never been so disappointed. This restaurant is not deserving of a Michelin...

Per gli amanti delle tradizioni il ristorante Il Principe in Pompei ben noto a livello internazionale propone un menù ispirato all’antica Roma. Frutto di un attenta indagine storica e culinaria,il Ristorante si dedica da un pò ad eventi anche a tema, dopo aver organizzato il rinfresco per una mostra di arte classica a Washington alla Casa Bianca, banchetti per eventi promozionali per imprese italiane a Shangai, Tokyo, Londra, Berlino, Parigi e New York, la cucina di Marco Carli punta a farsi conoscere ovunque non tralasciando mai l’importanza della ricerca della tradizione perché anche e soprattutto a tavolo ci vuole cultura. In scena i costumi e le tradizioni di Pompei antica, una delle città più importanti dell'Impero Romano, ridandole vita, in un contesto assolutamente favorevole per proporre un tema del genere. Dal 1986, infatti, Marco e Pina Carli hanno proposto, con grande rispetto e amore, una raffinata enogastronomia storica in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica di Pompei. Le prelibatezze rappresentate nei graffiti, nei mosaici, nei dipinti scoperti nel sito archeologico, ben descritto dagli storici romani come Plinio il Vecchio, Columella e Varrone, dimostrano le origini della cucina mediterranea ammirata da tutto il mondo hanno preso vita in un vero e proprio format enogastronomico, concretizzatosi il 18 dicembre 2015 a cena, "Pompei Convivium" a cui partecipano le seguenti aziende : Pastificio artigianale Arte & Pasta-Boscoreale; Panificio f.lli Esposito- Pompei; Vini Azienda Agr, Bosco de' Medici – Boscoreale;Liquori,essenze,infusioni-Noenemy– Pompei; Ristorante e catering-Il Principe- Pompei; Organizzazione di Produttori patate -Solana-Scafati; Servizi in agricoltura- Soc Coop. Primavera-Sarno; Nocciole e noci- Malafronte group- Boscoreale. La degustazione di queste prelibatezze è avvenuta il 18 dicembre in un’articolata cena in pieno stile romano, dall’impiattamento raffinato e mise en place in tema. Per cominciare, il nostro viaggio nell’antica mensa romana non poteva mancare un antipasto di uova di quaglia all’OXIGARUM (una sorta di aceto), a seguire formaggio condito con erbe aromatiche e miele, pasticcio di olive verdi e nere, tortino di ortiche, polpo in salsa rosa, il tutto accompagnato da pane e grissini del Panificio Esposito. MENSA PRIMA un tripudio di spaghetti al GARUM pompeano eccellenti, il GARUM è una salsa liquida di interiora di pesce salato che gli antichi Romani aggiungevano come condimento a molti primi piatti, é la più famosa salsa dei tempi antichi e la più diffusa nell'impero romano, insomma per capirci il ketchup di quei tempi, tutti la volevano e la usavano con tutto. E' un esempio eccellente della capacità romana di diffondere mode, ma anche di trasformare un prodotto in una vera e propria avventura imprenditoriale su larga scala nell'impero. Una capacità che, a vedere da quello che sta succedendo in Italia oggi , sembra proprio non esistere più! A seguire una zuppetta di farro e legumi con polpettine di carne ed erbe aromatiche, filetto di maiale in crosta di mandorle e zucchine alla scapece in abbinamento con pane al lardo e pane di crusca. MENSA SECUNDA : cassata di OPLONTIS con mostaccioli al vin cotto, il tutto innaffiato da Falanghina AMOR IOVIS Bosco De Medici, LACRYMA CHRISTI BIANCO LAVA FLAVA Bosco De Medici, PIEDIROSSO DEL VESUVIO POMPEI Bosco De Medici, liquori INFUSO DI ALLORO dell’azienda Terre Pompeiane. Una cena insolita in linea con gli antichi fasti dei Romani e le loro specialità, non perdetevi le serate a tema, un mix riuscitissimo tra cucina, storia e archeologia in un sito simbolo della nostra cultura...

It started off as a good experience - the amuse bouche and the first course set up our expectations for a good meal ahead. But that unfortunately was not what followed. The next course was octopus. And mine was over cooked. Very over cooked and rubbery and when I pointed it out to our server he came back with a message from the managing staff that it's fresh octopus and hence the texture and so I should have it I guess with appreciation. To be fair the courses that followed were decent but when over cooked octopus gets passed off as me not knowing what is good and the chef doesn't do anything to correct the situation but happily collets our money and sends us off, I have to say you may have taken our money but you don't have our respect.

In response to your response - no one offered us a second plate. Nothing that has the consistency of rubber can be served to be eaten - fresh or not. Texture is one of the big components of a gastronomic experience - the knife you offered to eat the course with kept sliding off the octopus! My star review is commentary on the food + your opinion of what is fine...