Premetto che non è sicuramente la prima volta che ceno in una “ osteria” o in un Ristorante ( chi mi conosce sa), sono le 22,00 circa di un sabato sera qualunque a Ragusa Ibla, arriviamo in due persone all’osteria Cucina & Vino a Ragusa Ibla e baipassando il “super cameriere”, iper impegnato ad un tavolo di 4 persone, mi rivolgo direttamente al titolare del locale per chiedere se a quest’ora c’è possibilità di cenare per 2 persone. Quest’ultimo gentilmente ed educatamente ci ha prontamente e personalmente fatti accomodare ad un tavolo pronto per 2 persone, rassicurandoci che da lì a breve avremmo potuto cenare e come in ogni ristorante che si rispetti ci ha fornito menu e carta dei vini, chiedendoci inoltre se fosse stata di nostro gradimento dell’acqua, naturale o gassata. Chiediamo al titolare dell’acqua gassata da 1/2 litro (in attesa di scegliere cosa ordinare per cena e di conseguenza scegliere il vino da abbinare); l’acqua ci viene prontamente servita dal titolare in bottiglia di plastica marca “fontalba”. Dopo 5 minuti arriva il super cameriere, (arrogante, presuntuoso, stanco del servizio effettuato fino a quell’ora, infastidito del fatto che il titolare del locale ci avesse dato la disponibilità a sederci per cenare e oltremodo maleducato oltre che irrispettoso nei confronti della clientela) e ci chiede cosa ordinare. Bene io e la mia compagna chiediamo 2 tagliate di vitello, così come riportato nel menu, con la richiesta di voler riferire al cuoco che una delle due portate l’avremmo preferita ben cotta. Il soggetto definito cameriere arrogantemente ci risponde che la cottura della “tagliata” può essere normale (tipo al sangue e al massimo media); con educazione chiedo gentilmente di riferire al cuoco “ben cotta” e che provenendo io dall’ambito del commercio della carne ero consapevole dei rischi a cui sarei andato incontro, cioè la carne cuocendo di più si secca e rischia di diventare meno tenera. Il soggetto pseudo cameriere in risposta alla mia richiesta mi riferisce: visto che lei proviene dall’ambito del commercio della carne dovrebbe sapere che la tagliata ben cotta non si può fare perché molto spessa, quindi la cottura può essere normale o media. Gli ribadisco cortesemente di non entrare nel merito e riferire al cuoco quanto da me richiesto. La sottospecie di cameriere (e mi scuso con chi il cameriere lo fa di professione e dignitosamente) mi ribadisce che la mia richiesta non può essere passata in cucina perché lui con una lunga esperienza di due anni in quel locale, passando la comanda in cucina così come da mia richiesta, avrebbe rischiato il licenziamento. Inoltre con smodata spocchiosità mi dice (senza aver proferito parola alla cucina) la vostra scelta non può essere esaudita e l’unica soluzione è cambiare pietanza. Mi incazzo, ma conto fino a tre e faccio reset. Gli dico portamele come me le vuoi portare basta che le porti e scelgo anche il vino. Dopo aver preso la comanda, il sottoprodotto di soggetto sedicente cameriere, scruta sul tavolo la bottiglietta d’acqua portataci all’inizio dal titolare del locale e che noi avevamo già aperto per dissetarci; bene ci chiede: la bottiglietta ve la siete portati da casa o la devo segnare? Gli evidenzio che mi sta offendendo e che non è da me portarmi l’acqua al ristorante e che la stessa ci è stata servita dal suo “padrone” e che quindi sapeva già. A questo punto, avendolo invitato già prima a smetterla con insinuazioni spocchiosità e quant’altro, essendo io il cliente e lui una persona che sta svolgendo il suo lavoro, visto il perseverare nel comportamento surreale del tizio, mi sono rotto letteralmente i cog*ni e ci si siamo alzati per andare via. Logicamente prima di andare via mi sono recato alla cassa dal titolare del locale (che è rimasto allibito di quanto stava succedendo) manifestando la nostra intenzione di andare via per la presunzione e maleducazione del suo collaboratore e chiedendo di pagare la bottiglietta d’acqua che avevamo aperto. Qui è intervenuto anche il cuoco, ignaro di quanto stesse succedendo. L’acqua ci è...
Read moreThis is the second time I have visited Cucina e Vino. The reason we came back from so far away is because the food is great. Local dishes and made with quality ingredients, their menu is even endorsed by Slow Food. We had the donkey steak and the tuna which were good (be aware that the donkey steak should be served with smoked salt, they brought sea salt and I had to asked for the smoked salt). However, everything else is slightly lacking. In total we were at the restaurant for more than 2hr30mins and only had starters and a main. We were hoping to have dessert however, the waiters never came to clear our table. In fact, the table wasn't even cleared before we paid our bill. After trying to call the waiter (who just ignored the customers around him) I went to the front desk where the staff were unapologetic for the service we had received. I think it was such a shame because it dampened our whole meal, which as I stated earlier was fantastic. If you want good Sicilian food I recommend this place, but it just lacks a good...
Read moreWe were referred to this place by a waiter from another restaurant, as my sister was after the ravioli di ricotta con sugo di maiale (which seem to be the traditional dish in Ragusa). My mum and her got this and said it was delicious, something you don't find everyday! I got the pasta with aubergine and it also was really special: the tomato sauce was superb, I could really taste the difference. My dad got a white parmigiana, he liked it. The restaurant was empty so we ate in peace, in a nice corner close to the door, well ventilated from wind flow (it was a hot day). The owner, who served us, was doing everything with extreme kindness and he also offered us a starter with bites of pizza and bread with oil, for the wait (which wasn't longer than 15 mins anyway, but we were not in a rush so we didn't mind at all). We also got the orange gello and nespole gelato - everything was presented in an elegant way and was nice. I felt at peace and ate well, would...
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