Non si può restare indifferenti al ristorante "Al Biondo Tevere", a questo mondo a parte, che è una mescola di Storia e trattoria, di uccellacci e matriciane dimenticate, letteratura e carciofi alla romana. Questo ristorante, incastrato fra il vecchio gazometro e la Basilica di San Paolo, ha da un lato l'ingresso sull'Ostiense, dall'altro l'affaccio sul Tevere con una bella e ampia terrazza dotata di tavolini e sedie tipici delle trattorie. In questo luogo, una sera consumò il suo ultimo pasto Pier Paolo Pasolini. La notte stessa fu selvaggiamente assassinato. Ucciso, forse e più probabilmente, più che dai complotti dei petrolieri o della CIA, dalla sprovvedutezza del suo desiderio sessuale, da uno dei suoi stessi "ragazzi di vita" e da quel mondo feroce che covava alle loro spalle. Pier Paolo se ne è andato così, ingenuamente, dopo uno dei suoi soliti pasti frugali di cacio, pepe e solitudine, conditi di pensieri e curiosità.
Al suo tavolo oggi non siede più nessuno. Una tovaglia rosso porpora, il colore del sacrificio, lo ricopre tutt'oggi rendendolo muto per sempre. Ritengo che questa sacralizzazione del suo lutto lo avrebbe infastidito. Era una persona viva. Era forte, giocava a calcio ancora a quell'età, magro di sofferenza interiore. Lontano e vicino alle persone umili con cui parlava, le andava cercando continuamente, affamato com'era di umanità. Mai esausto nel farlo. Addolorato sempre per Noi Italiani, per la nostra "soavità" senza speranza. In questo ristorante un quadro lo immortala: lui, come Cristo in piedi, guarda lo spettatore, muto e solenne, dolce e terribile, e porta in braccio un corpo senza vita, un alter ego magro e smunto proprio come lui: Pasolini che porta in braccio Pasolini cadavere, poco dopo che gli fecero scoppiare il cuore, e raccolto da terra in questo quadro per infilarlo di prepotenza nella Storia.
"Al Biondo Tevere" non lo si vuole dimenticare. Questo ristorante potrebbe sembrare un mausoleo, ma non è così. Si mangia bene. L'affaccio sul Tevere è meraviglioso. Ma c'è un altro "affaccio" che commuove silenziosamente chi si attarda con lo sguardo sulle immagini che ricordano Pasolini: "io so, ... io so ...", parole che sono un monito a ognuno di noi. Che ne rendono vivo il ricordo e il luogo. Parole per non dimenticare che il potere è sempre contro di noi. Ma c'è un altro aspetto che si respira nell'aria in questo luogo e che lo rende vivo. L'amore che ancora oggi i romani sentono per lui. Ecco, questo commuove, stando seduti al tavolo. Questa semplicità romanesca del vivere il sentimento nell'aria, tipico della schiettezza e bellezza di questo popolo eternamente oltraggiato...
Read more"Al Biondo Tevere" è un ristorante storico situato in via Ostiense a Roma. Ho avuto il privilegio di provare la sua cucina e sono rimasto estremamente soddisfatto.
L'atmosfera del ristorante è tradizionale e accogliente, con una vista verso le terrazzate del fiume Tevere che lo rendono suggestivo. Il personale è cortese e attento, facendomi sentire davvero coccolato durante l'intera cena
Ma il vero punto di forza di "Al Biondo Tevere" è il cibo. Ho gustato piatti tradizionali romani come la grigia e la carbonara, e devo dire che erano eccezionali. Gli ingredienti freschi e di alta qualità hanno reso ogni piatto una delizia per il palato, con sapori autentici e una presentazione impeccabile.
Inoltre, il menu offre una varietà di opzioni che soddisfano ogni gusto, dai primi alla pizza cotta a legna fino ai secondi della tradizione romana. Semplicemente eccezionali i saltimbocca in tutta la loro semplicità. Ogni piatto è stato preparato con maestria, rispettando al 100% la tradizione.
Nonostante non si trovi nel cuore di Roma, il ristorante offre comunque un'esperienza tipica.
In conclusione, "Al Biondo Tevere" è un ristorante storico che offre una cucina romana autentica e di alta qualità. L'atmosfera accogliente, il servizio attento e i piatti deliziosi rendono questo luogo un must per gli amanti della buona cucina. Consiglio vivamente di visitare "Al Biondo Tevere" per un'esperienza gastronomica...
Read moreAbbiamo deciso di trascorrere una serata in famiglia in questo locale, prenotando per tempo il tavolo direttamente con il titolare. Arrivati sul posto la prima sorpresa: la prenotazione non era stata registrata ma fortunatamente la presenza di alcuni tavoli liberi ha risolto il problema. Provvediamo ad ordinare le bevande (arrivate poco dopo) ed i primi (3 pizze e una carbonara). Dopo 45 minuti di assoluto silenzio, arriva una sola portata, la carbonara ordinata da mio figlio consumata nella più totale solitudine. Venti minuti dopo arrivano le 3 pizze di cui una diversa da quella ordinata e rimandata quindi indietro: analogo copione, due commensali mangiano ed il terzo sfortunato guarda. La quarta pizza arriva infine con notevolissimo ritardo tanto che, commensali arrivati molto dopo di noi, vengono serviti prima. Chiediamo spiegazioni e la risposta ci lascia attoniti: il pizzaiolo nel rifare la pizza l’aveva bruciata per cui aveva ricominciato daccapo….! Questo è il sunto di una cena consumata a “rate” a fronte della quale il titolare non ha ritenuto di dover in qualche modo “recuperare” il rapporto di fiducia con i clienti/ospiti se non con scuse di rito stimolate dalle nostre rimostranze. Di fronte a tutto ciò il discorso sulla qualità di quanto servito diventa evidentemente molto relativo. VIVAMENTE SCONSIGLIATO, mancanza assoluta di...
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