Panini normalissimi, nessuna eccellenza, hamburger di qualità intermedia, avevamo chiesto cotti al sangue: inascoltati. La base del mio doveva essere il taleggio, ve ne erano "tracce", in un altro cicoria e scamorza, la scamorza è stata completamente dimenticata. Chiedo quattro birre medie: "Non facciamo birre medie, solo dimensione classica delle artigianali, 0,34l", dice lui e si presenta al tavolo con quattro bicchieri da 0,3l. Non è appeso il cartello dei prezzi delle birre, penso che non possano costare più di 3 o 4€, birra discreta, come qualità, anche se un po' troppo dolce (anche per essere una tripel). Nel frattempo ci porta delle polpettine come antipasto, buone quelle mentuccia e pecorino, pessime quelle con le melanzane, il sugo era ACIDO. Anche qui, prezzi delle polpettine non esposti, né palesati al momento dell'ordine, come per le birre (alla fine andremo a pagare 5€ per otto polpettine grandi come olive ascolane, di cui la metà impresentabili, non so come i miei commensali siano riusciti a finirle, pur lamentandosene). Raddoppiamo le birre, perché chiaramente è impossibile cenare con una 0,3l, ci portano il conto: un panino con patatine fritte, due birre piccole e due fritti insignificanti: tra i 22 e i 23€ a testa. Le birre da 0,3l, costavano 6€ l'una (20€ al litro, a conti fatti, non meno di un Amarone della Valpolicella), per confronto: al Macchesetevenutiafa, locale storico della capitale nel quartiere Trastevere, con un assortimento del quadruplo delle quattro birre offerte da questo locale, e probabilmente anche qualitativamente superiori, una 0,5l (E LI ME LA FANNO) costa 6€. Qui, in uno squallido locale di un quartiere periferico che abito da sempre e che da qualche anno è "sderenato" da tizi del genere, lo stesso prezzo è applicato a una 0,3l: il 70% in più. Per uno che di birra ne beve, è infrequentabile, conviene comprarsi una bottiglia di Barolo. Spero faccia presto la fine del locale simile che aveva aperto prima, e di fronte, dall'altro lato della strada (ora è chiuso, credo per aver avuto la stessa "offerta", o comunque molto simile...).
La risposta alla mia recensione è stata:
"analfabeta a·nal·fa·bè·ta/ aggettivo e sostantivo maschile e femminile Che non sa né leggere né scrivere; estens., illetterato, ignorante.
Analfabeta perché non sai leggere il menù che ti abbiamo proposto, dove ci sono scritti tutti (TUTTI) i prezzi, sia del cibo sia delle bevande; le birre, tra l'altro, hanno 2 formati per la waiss, lager e Amber ale ( 0,2 e 0,4) mentre la tripel, essendo artigianale, viene servita nel bicchiere universale delle birre artigianali
Analfabeta in cucina perché non sai distinguere i sapori (il sugo acido, in realtà, è il sapore della melanzana affumicata, mentre nelle polpette con il pecorino c'è la menta, e non la mentuccia); strano poi che qualcuno finisca un piatto, seppur "lamentandosi" tutto il tempo
Analfabeta sociale, perché invece di manifestare le tue lecite rimostranze e i tuoi dubbi e darci modo di farci capire le tue perplessità e risponderti personalmente, preferisci sputare fango 2 giorni dopo la visita presso di noi [...]
Cordialmente, Fad"
PREMESSO CHE NON TU ABBIA CONTROBATTUTO ALLA COSA PIÙ GRAVE (IL PREZZO DELLA BIRRA), MI STO FACENDO DARE - VANTANDOSI PURE DI ESSERE UN ESPERTONE DEL SETTORE - DELL'ANALFABETA DA UNO CHE SCRIVE "WAISS". Attenzione, non è un refuso, tipo "adniamo" invece che "andiamo", lui pensa proprio che si scriva "waiss", perché si pronuncia così ed è improbabile che si tratti di errore di battitura.
Non che dopo aver distribuito patenti di "analfabetismo", sbagliando però a scrivere una parola esotica che pure, dovrebbe far parte del lessico quotidiano di questo "ristoratore", vi fosse necessità alcuna di controbattere, però volevo concludere così: Come ragioniere sono bravissimo, si, perché la contabilità è il mio lavoro, e te ne sei accorto, ed è chiaro che questo, forse, non sia il tuo (altrimenti me ne sarei...
Read moreEro in vacanza a Roma, e ho chiesto a un amico dove poter andare a mangiare qualcosa di sfizioso in un posto tranquillo. Mi ha parlato di FAD Burger & Bistrot, dato che lui è vegetariano (lo so, tutti abbiamo quell'amico che ci fa portare questa croce). Il locale mi ha subito colpito molto: piccolo, con un parco nelle vicinanze e nell'arredo nulla lasciato al caso. Veniamo accolti da Ludovica, che nonostante ci dice essere da poco tempo lì ci spiega in maniera naturale tutto il menù e ci consiglia di iniziare con un antipasto "Polpette mamma Lucia", che sono delle polpette miglio e melanzana, saporitissime, soprattutto se inzuppate con la salsa di spinacino fresco con cui vengono accompagnate. Nell'attesa ordiniamo 2 birre Napa, un' IPA artigianale che raccomando, che tra l'altro si sposava divinamente con le polpette. L'antipasto non tarda ad arrivare e dopo dieci minuti è già ben che servito, così decidiamo di ordinare anche un primo. Questa volta è Antonio che ci viene a parlare, e oltre a farci sentire a casa ci consiglia gli "Spaghetti con crema di zucca, menta e pecorino", un primo perfetto se si è affamati in una giornata afosa. Nonostante ci fossero altri clienti nel locale, il primo piatto anche viene servito immediatamente, tant'è che noi stavamo continuando a chiacchierare con Antonio, che nel frattempo ci consigliava cosa poter visitare. Finiamo con una cheesecake fatta in casa(di cui metto solo la foto, perché parla da sola) caffè, amaro, e con un senso di soddisfazione che continuiamo ad avere anche durante il momento di pagare.
Raccomando a chiunque si trovi in giro per Roma di passare da FAD Burger & Bistrot, per fare due chiacchiere con Antonio e Ludovica mentre si abbracciano i veri sapori Romani,...
Read moreNon discuto la qualità del cibo anche se forse é leggermente caro... Ma l esperienza in generale. Non era la prima volta e anche se non mi ha mai entusiasmato per il servizio mi sono sempre astenuto dal fare una recensione perché il locale era nuovo e ci possono essere momenti NO... Ora perô' ho avuto la conferma di cio' che non m era piaciuto e nel frattempo non é cambiato;ovvero l accoglienza e il servizio. Prenotiamo per una cena tra colleghi un tavolo da 20 persone(ci dicono 20 ok ma meglio 18)... Al nostro arrivo veniamo messi su un tavolo con sgabelli uno ammassato vicino all altro... Eravamo in 19 ma il tavolo al massimo ne poteva tenere 14 a dir tanto e scomodi. Oltretutto Mancava l aria... Non si respirava letteralmente....condizionatori fuori uso e porta chiusa rendevano l aria invivibile...perché non metterci fuori visto il num di persone?era meglio non prendere la prenotazione se non si puô dare un buon servizio al cliente... In ogni caso tralasciando i piatti in alcuni casi buoni in altri no(tagliolino al tartufo quella sera senza alcun sapore...mentre meglio i burgher...)é il servizio come dicevo ad essere non professionale e in alcuni casi sotto la sufficenza...mai un sorriso...un consiglio...alle volte anche risposte poco garbate come ad una commensale che aveva chiesto 2 modifiche e la risposta del cameriere é stata no non si puô state prendendo tutte cose diverse...e ci mancherebbe pure per questo esiste un menu e si paga alla carta....in ogni caso oltre 450 euro spesi e nemmeno un sorriso o un amaro offerti...quindi per me mai piû...dopo 3 volte é plausibile farsi un idea che ci tengo a precisare rappresenta la mia esperienza personale e non vuol dire affatto che...
Read more