Dopo eoni che venivo pressato per andare a mangiare in questo assai celebrato locale, ieri sera mi sono lasciato convincere e vi ci siamo recati. Nonostante fosse un venerdì sera e non avessimo prenotato, non ci hanno fatto storie, anzi, ci hanno fatto accomodare subito. Contrariamente alle mie aspettative, conoscendo la fama del posto, nonostante il dehor (chiamiamolo così per carità di patria: mangi sul marciapiede, in mezzo alla strada in una delle vie più trafficate del quartiere) stracolmo, all'interno c'erano posti in abbondanza; le due salette laterali erano praticamente deserte, fatta eccezione per una rumorosa tavolata in quella di destra, che ci ha costretti a non usufruire dell'unico ambiente degnamente climatizzato perché era impossibile anche solo sentirsi pensare. Per fortuna la serata è stata molto mite, climaticamente parlando, quindi non abbiamo sofferto troppo ma, anche qui, sono costretto a sottolineare come - per il fatto di avere tavoli all'esterno - la sala principale sia praticamente esposta perché le porte-finestre vengono lasciate regolarmente aperte per permettere il via-vai del personale di servizio, quindi nelle serate veramente calde rischi di lessarti. Il servizio è stato rapido ed efficiente ma non particolarmente caloroso ma dal momento che ero lì per mangiare e non per socializzare, ci sta. Punto (veramente) dolens: il rapporto quantità/qualità/prezzo. Quando ci hanno portato i menù, confesso di aver avuto un colpo apoplettico perché non ho mai visto prezzi tanto sparati per una pizzeria. Però magari - mi sono detto - dipende dal fatto che le porzioni offerte siano molto abbondanti, poi se davvero la cucina è buona come dicono, pure pure ci sta. Invece, purtroppo, le portate sono assolutamente nella norma.Il cibo è anche buono – e ci mancherebbe altro! - ma nulla di strepitoso o eccezionale. È tutto, semplicemente, caro arrabbiato. Preso dallo sconforto, a differenza del mio commensale, mi sono limitato soltanto ad una pizza – una margherita, per di più, nulla di trascendentale – che è risultata, anche questa, buona ma niente di più ma soprattutto risicata; per capirci, è grande esattamente come le classiche pizze surgelate da supermercato. Sinceramente, per 11 euro (sì, avete capito bene: UNDICI EURO per una margherita) ti aspetteresti come minimo una pizza da 40/45 centimetri di diametro e invece sta tutta perfettamente entro i limiti del classico piatto da pizza piccolo. Nota positiva – ma a questo punto è il minimo sindacale, vista la fama e i prezzi imposti – almeno qui, se chiedi una bottiglia di minerale, non fanno la pulciarata di farti pagare per l’acqua del rubinetto “depurata” e gassata ma ti servono acqua di Nepi, anche se però ti fanno pagare un litro d’acqua quanto una cassa da 6 pezzi ma ancora ci possiamo stare. Niente bevande o alcolici, esclusi a priori non appena data un’occhiata ai prezzi, anche perché prendere una Forst piccola alla spina e pagarla quattro euro e cinquanta diciamo per carità di patria che non è un cotillon. Concludendo, ci troviamo davanti ad una tipica pizzeria, che offre un prodotto di qualità medio-alta ma decisamente sopravvalutato, viste anche le quantità e i prezzi - spropositati - specialmente considerando che si trova in una delle zone più popolari del quartiere Monteverde Nuovo e non...
Read moreLa Gatta Mangiona review Users say 4/5 Rate it Rome's best pizzeria? We certainly think so. The 'greedy she-cat' steers a middle course between puffy-rimmed Neapolitan and flat and crunchy Roman, using a special semi-wholemeal dough that spends 48 hours in the fridge, ensuring a slow and healthy rise. Small but filling, the pizzas are a tad more gourmet than the Roman average - courgette, anchovy, pachino tomato and mozzarella di bufala is a typical example. They also do reasonable pasta dishes and salads, and some simple but effective home-made desserts (including a moreish coffee mousse); but these are very much satellites of the pizza planet. The ambience is bright, chatty and neo-rustic, with plenty of cat-themed mementos and artwork. On Wednesdays and Thursdays there are wine and pizza tastings for groups of at least four. In the backwoods of Monteverde, this pizza mecca is a little out of the way - but worth the journey; it is easily reached by taking the No.8 tram from largo Argentina (get off at piazza San Giovanni di Dio). But book ahead: it's...
Read moreThe asparagus and saffron rice suppli (Fried rice ball) was exquisite. Pizza was disapointing , the quality seems to have fallen from what it was years ago. Pizza dough is iffy. Mozarella and the tomato sauce lack a certain consistency.
For the pizza prices I feel that this once great pizzeria has fallen from competition with other new pizza joints, including the pizzeria at Eataly Rome. The Thai Margherita needs re-evaluating...spice mix recalls of spicy potato chips usually found in Europe...evidence of lack of research in creating new flavors
At the end of the meal, waitress came with the "check" which was in fact a non official bill without biz registration details. On the slip of paper, we were told to present payment at cashier and receive the offical bill. Unfortunately cashier feigned ignorance. This is a typical approach amongst many Italian restaurants to evade taxation... I feel that a renowned and established pizzeria such as Gatta Mangiona should stand on higher grounds and avoid such...
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