Tonight, we had the pleasure of dining at Mangio la Cucina come a casa, and the experience was truly exceptional from start to finish. The food was absolutely delicious—each dish was thoughtfully prepared and bursting with flavor 🥩🍝 From appetizers to dessert, everything exceeded our expectations.
What truly set this experience apart was the extraordinary service. The staff was warm, attentive, and went above and beyond to make us feel welcome 🤩 A particularly heartwarming moment came when a special request from our child was not only taken seriously but fulfilled with care and creativity. It's rare to find a place that balances culinary excellence with genuine hospitality so effortlessly.
Highly recommended for anyone looking for a memorable dining experience that caters to...
Read morePremesso che la tradizione culinaria cosiddetta Lucana NON ESISTE E NON È MAI ESISTITA in quanto a propria identità ma è la versione interiorizzata dalla Basilicata delle cucine delle importanti cucine confinanti (Calabria, Puglia, Campania). Premesso che ciò che si definisce lucano storicamente è composto da un pezzo della provincia di Salerno ed un pezzo di provincia di Potenza. Consiglierei agli ottimi cuochi di non presentare le cose come specialità lucane perché è una pura invenzione oppure esercizio di fantasia. La Basilicata non esiste come ironicamente diceva Rocco Papaleo, schiacciata dall’impotenza dei territori limitrofi. Conseguenza: la cucina basilicatese non esiste, meglio presentare pietanze e piatti come versioni modificate di piatti appulo-calabro-campani. Venendo allo specifico della mia esperienza con il ristorante: gli accostamenti proposti sono azzardati ed inventati, presi qua e la dalla cucina delle regioni limitrofe. Loro ne sperimentano fusioni che spesso non stanno insieme e mi sembra piuttosto un tentativo di differenziarsi che sta riuscendo male. In quanto alla sventagliata inclusività ed abbraccio delle cucine e popoli intorno vi invito a non inventarvi storie che non esistono; ad esempio - ma ne è solo uno dei tanti che potrei avanzare - l’aglianico lo si beve ed apprezza da sempre nel salernitano ben prima che nel Vulture Melfese si iniziasse lo sviluppo e la vendita in bottiglia a partire da 15 anni fa sfruttando alcuni terreni vulcanici alle pendici dell'omonimo vulcano estinto (si spera lo sia). Ma ripeto, questo è un esempio, tra i tanti che si potrebbero fare, ma è per dire che alcune cose proposte sono copiate (non sempre bene) e non sono parte dell'inesistente tradizione basilisca che invece è fatta da piatti semplicissimi sempre privi di strani contorni e intrugli che qui hanno (legittimamente?) inventato e presentano (probabilmente per generare curiosità) come cucina della Basilicata. Qui non si mangia calabrese, non si mangia cucina campana, non si mangia cucina pugliese. "De gustibus non est disputandum", va bene, ma cortesemente non inventatevi piatti tipici meridionali perchè non è corretto ed è un falso storico e culturale che voi proponete (forse a chi il meridione non lo conosce veramente?) e questo è particolarmente fastidioso...
Read moreIeri a cena sono stato "catapultato" in una sorta di paese delle meraviglie, questo ristorante con i suoi arredi inusuali, per un locale, mi ha sbalordito, come dimostrano le foto, un ristorante con divani e poltrone non mi era mai capitato di vederlo, superato lo stupore ci siamo "immersi" nelle leccornie lucane che una brigata di cucina ha confezionato e dosato sapientemente. Un "simposio" di sapori che non avrei mai creduto potesse esistere, per citarne alcuni: peperoni cruschi di cui non sapevo l'esistenza, i rascatelli, una sorta di gnocchi senza patate solo con acqua e farina conditi con cime di rapa, pecorino, peperone crusco e mollica fritta una vera specialità, fave e cicoria, una purea di fave con cicoria, il tutto condito con olio EVO al rosmarino, che dire poi degli involtini di pesce spada, una vera delizia, per non parlare di un sublime brasato all'Aglianico. Fanno da corollario la gentilezza di Ivano, il titolare e di Chiara, Mara e Giorgio che fungono da "spalla" premurosa ed efficace. Vi chiederete perché nonostante tutti questi pregi non ho dato le canoniche cinque stelle; è presto detto, per due motivi: essendo la ricorrenza del compleanno di mia moglie, ho portato io la torta che usualmente mangiamo in queste occasioni, è stata porzionata da loro per sei persone per un costo di 14 euro, è giusto, mi viene fornito un servizio e deve essere giustamente retribuito ma nel conto risultano sette porzioni invece che sei, un commensale, nel frattempo dovette andare via anticipatamente, oltre questo ho notato una incongruenza, si pagano 14 euro per il taglio di una torta e 16 per degli ottimi involtini di pesce spada, non c'è proporzione! Questo però non inficia il mio giudizio complessivo che anche se con questi "nei" rimane sempre un giudizio positivo, potrebbe essere un suggerimento per Ivano ad essere più accorto, perché anche ciò che a prima vista può sembrare superficiale, ha invece...
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