Conte Ristorante e gastronomia d’asporto — Restaurant in Taranto

Se potessi gli fare chiudere il locale. Chiamiamo 3 ristoranti, scelgo questo perché al telefono mi dicono di avere jl seggiolone per mia figlia. Arriviamo lì e del seggiolone nessuna traccia, ci confermano di non averlo. Il tizio che gestiva il tutto si vanta pure di avere una figlia di 15 mesi, evidentemente a cena fuori la fa mangiare in piedi. Ci sediamo e ci comunicano che i primi non ci sono, altre portate anche e che dobbiamo entrare dentro a vedere cosa è rimasto. Già qui non ci siamo, tam tam di commensali che devono entrare dentro a verificare perché il sevizio è inesistente. Pensiamo di andarcene subito ma ahimè siamo costretti a rimanere perché in compagnia di persona anziana che non poteva muoversi ancora. Di fatto il cameriere lo fa inizialmente un mio amico che prende gli ordini. Tra i primi l’unico disponibile riso patate e cozze. Un mappazzone preriscaldato come tutto il resto. Unica portata cucinata direi la mia tagliata di tonno, ghiacciato al centro, e che comunque tagliata non era. Addirittura quando lo faccio notare viene il cameriere, mi vergogno anche a definirlo tale, che mi fa notare che questo filetto grigliato sia identico alla tagliata. Mi sento preso in giro ma vabbè già stavo assistendo a qualcosa di mai visto. Così come non ho mai mangiato del tonno pagandolo meno del polpo, 18 ore per un piattino. Il menù riporta tutti i prezzi con l’asterisco che ti indica la possibile variazione dei prezzi giornalieri del pesce. Che lo fate a fare il menù? Come se dal benzinaio trovassi il menù della benzina per poi leggere che il prezzo potrebbe variare ogni ora. Naturalmente non ci avvisano del prezzo giornaliero. Chi ci doveva avvisare giustamente ? Il passante di turno o uno di questi fantomatici camerieri? Quando facciamo notare le mancanze, ci rispondono che loro sono una gastronomia. Se tale volete essere allora allestite il locale come tale, non come ristorante che da tutta un’altra impressione. Naturalmente alle 10 ci viene comunicato che stavano per chiudere, chiediamo se avessero dolci e ci rispondono tra i pochi, che c’era gelato artigianale. Naturalmente i gusti non poteva dirceli, gli pesava troppo al tizio coi capelli lunghi. Tra il casino che fa chi deve chiudere ci muoviamo ad alzarci e chiedere il conto, tra un po’ ci chiudevano dentro. Ce ne andiamo ma quando mi rendo conto che 220 euro erano solo accompagnati da un pre conto torno indietro, elenco tutte le note negative e da lì un esaltazione di spocchia e mancanza di educazione. Chiedo lo scontrino, che a quanto leggo da alte recensioni non sanno cosa sia. Per me una sola parola, chiudete e tornate a fare quello che forse sapete fare meglio: vendere il pesce e stop. Ristorazione, gastronomia o come volete chiamarla voi , non è cosa che...

Delusione totale. Bella la posizione ma non a costo di questo servizio e di questi prezzi. Frequentato probabilmente solo da turisti perché difficilmente posso pensare che ci si possa ritornare dopo un servizio approssimativo come quello ricevuto. Se spendo tra i 30 e i 40€ a persona (ed eravamo in sei) mi aspetto di essere perlomeno ringraziato quando mi alzo per andarmene. Consigliato da un conoscente, sono rimasto deluso sia dall'accoglienza che dalle porzioni risicate. Iniziamo dall'accoglienza, fredda e indifferente per non dire scocciata. Antipasto: 6 specialità di mare, ne sono arrivate 4, alici fritte, polpettine di pesce, trancetti di pesce al forno (non so che pesce fosse perché i piatti non venivano annunciati) e soute di cozze. Secondo: grigliata mista di pesce (3 gamberoni una seppia e un calamaro). Ottima qualità ma sia la seppia che il calamaro erano veramente piccoli e i gamberoni, visto che erano sgusciati, potevano anche essere privati del budello centrale. Tonno rosso scottato alla griglia (cit. Dal menù): alto meno di un centimetro, era completamente cotto rovinandolo completamente. In tutto questo, nessuno ci ha chiesto se volevamo un contorno, caffè, amari, ecc. Da bere ho preso una birra artigianale e alla mia domanda su come fosse tra gradazione e tipologia, mi è stato risposto che era buona, no comment. Era fermentata in bottiglia e quasi una Weiss, che potrebbe anche non piacere a tutti, se l'avessi saputo prima non l'avrei presa. Nessuno si è mai presentato a chiedere come stava andando e se avevamo bisogno di altro. Quando ci siamo alzati per andarcene, nessuno ci ha salutato o ringraziato, anzi stavano già sbarazzando il tavolo mentre eravamo ancora lì portando via addirittura il cestino del pane mentre mi stavo mangiando gli ultimi taralli e il cestino non era neanche vuoto. L'unica stella è per la qualità del pesce della grigliata anche se non posso dire con certezza che i gamberi fossero freschi. Liberi di fare le vostre scelte, questo è semplicemente un resoconto della serata passata in questo ristorante un lunedì sera di...

Esperienza negativa, buona qualità del cibo ma prezzi fluttuanti in base alla simpatia dei clienti, requisito decisamente discutibile. Prenotazione per 2 in una “gastronomia” (con pescheria adiacente) non in un bistrot. Banco gastronomia sprovvisto di prezzi; per stuzzicare cominciamo con 1 ciotolina di circa 8 gamberi (marinati con olio, limone e sedano) più 1 ciotolina di polpo alla luciana per un costo totale di € 12 cadauno (il banconista mi rassicura perché pesa tutto ma nello scontrino non è riportato alcun riferimento al peso), totale 24 euro. Prendiamo 2 calici di vino (4 euro cad) acqua e poi chiediamo 1 crudo (di cui allego foto) che sulla lavagna costa 18 euro ma comprende anche noci, tagliatelle di seppie/calamari e tartare che decidiamo di escludere perché non ci piacciono. Questa barchetta, sprovvista del resto descritti qui sopra) viene a costare € 35, prezzo secondo me decisamente sproporzionato, nel dettaglio: 4 ostriche, 2 gamberi e 2 scampi più una decina di cozze. Aggiungiamo 1 piatto di scialatielli, buoni e per un prezzo decente ossia 16 € (come riportato sulla lavagna). Dopo aver pagato esco dal locale ma analizzando meglio lo scontrino, c’è qualcosa che non torna (barchetta di crudo) pertanto decido di tornare indietro e con gentilezza chiedo un semplice dettaglio ma l’operatore, credo fosse il proprietario/gestore, in cassa si agita e vacilla, ripete i conti e lo scontrino da 80 passa a 92 per poi passare a 82 e infine 85, tutto nell’arco di una manciata di minuti; ci chiedono di poterci offrire qualcosa ma dato l’atteggiamento...