Se prendi la strada della soft cuisine, devi percorrerla fino in fondo, e a quel punto, se il cliente accetta il piano comunicativo su cui poni il tuo servizio, le aspettative salgono e certi vezzi diventano imperdonabili. Un pranzo cominciato con un trio di antipasti di assaggio, un benvenuto con una delicacy di spuma di gamberetti con pomodoro secco e rivisitazione di patate riso e cozze che si rivela impertinente e altezzosa, punta sull’ estetica trascurando il contenuto, anche perché oltre la lastra di pietra su cui sono poggiate tre foglioline a caso, non c’è altro. Il primo del trio, gamberi con bagno di crema vegetale su letto di lattuga con salsa speziata, con il quale riguadagnano la mia attenzione. Il secondo, polipo grigliato con sugo all’amatriciana e fagiolini, audace e cosmopolita, solleticano un certo divertimento. Arrivano i segnali di una evidente ingenuità: la mia compagna si ritrova il piatto tolto da sotto al naso mentre ancora sta degustando i ricci, a mio padre arriva la frutta di mare cruda dimenticandosi di piatto e posate, le portate al tavolo si accavallano senza scansione dei tempi di attesa, il tutto è ancora tollerabile grazie all’arrivo del terzo, una seppiolina al tartufo strampalata e coraggiosa che si gusta con piacere. Al senso di fastidio ancora ottimista giocano la carta dell’informalità colloquiale condita da vette di dialetto pugliese per rompere il ghiaccio, che invece il ghiaccio lo creano. Poi la debacle totale con il primo. Pasta cruda, porzioni irrisorie ma senza alcuna personalità, il divertimento della commistione lascia spazio al fastidio e al desiderio di un dolce per dimenticare. Elenco dei dessert che suona come un gran pasticcio con influssi pseudo campano siculi e con abbinamenti strambi e privi di eleganza a prezzi smodati. Passa la voglia e il pranzo è rovinato. Arriva un conto improponibile. Questo locale non ha un’identità chiara. La cucina audace può, per chi ha passione e pazienza per farlo, perdonare certe sbavature e imperfezioni, ma quando anche la cucina diventa un dipinto sui massimi sistemi e crolla alle fondamenta del comune buon cibo e servizio, quel che è troppo è troppo. Se l’esperienza di sapori poveri e conterranei reinterpretati con eleganza è quello che cercate come fuga dalla ben nota abbuffata popolare pugliese, consigliato vivamente di cercare altrove. Questo locale perde contro la cucina tradizionale pugliese su tutti i fronti: in quantità per sua scelta, in qualità per inesperienza e in sapienza per istruzione e presunzione. Mi sembra abbastanza per un unico verdetto: il conto, grazie e a mai...
Read moreIt is recommended as one of best restaurants ever in Puglia. I agree but need to go there again... The friends I went with were slightly disappointed as they tried a tuna stake 8 years ago and found it absolutely number one, this time the cooking of same tuna steak did leave them concerned. All of other dishes were good but not top. I want to try again my pasta main course, it left me 80% happy. Again ok but not aligning the price we paid for. The restaurant did not have any french wines that night. We still choose a good wine. But if it is a Michelin star I expect to find a wide variety of wines. That said the experience was good and I am going again as I feel like that night a big event at the restaurant did not help the cooks and chefs (I expect a star Michelin to manage such events and regular customers at tables though). Can't wait...
Read moreQualità e raffinatezza in un unico posto
Siamo stati in 5 persone, Lunedì 01/05/2023 a pranzo.
Voti da 0 a 5.
Location: La location davvero suggestiva, avrei preferito la balconata sul mare ma anche al chiuso davvero niente male. Hanno utilizzato e arredato un vecchio fortino ed il risultato è stato eccellente. Il bagno, lo menziono sempre, ottimo e spazioso e ben pulito.
Voto: 5
Menu: possibilità di menù alla carte oppure menù fisso. Abbiamo scelto tutti il menù fisso. Io ho optato per il menù Percorso…DaMare, tutti piatti di mare, con il dolce riportato in foto. Menù ben bilanciato , composto da 7 portate. Antipasto ottimo, tacos di pesce. Mazzancolla ottimo. Calamaro Verace alla Plancia, ci sta, solo il cavalo rosso marinato alla soia purtroppo non era di mio gusto per il sapore molto pungete. Tubettone rigato fantastico, cotto al dente, il tonno così sottile sembrava quasi vivo, perchè si muoveva. Il cipollotto stufato dava un tocco aggiuntivo Tortello, probabilmente il piatto meno gradito per il mio gusto: c'era una salsina rossa che non ho apprezzato molto, il ripieno mi sembrava non molto composto. Dessert fantastico, buonissimo e sapori abbinati perfettamente.
Aggiungo: possibilità di aver dei piatti senza lattosio, ottimo per chi è intollerante!
Voto: 4+
Servizio: Il servizio quasi impeccabile, dico quasi perchè se devo esser pignolo a livelli estremi, su questo Ristorante che punta ad un livello così elevato, è stata il fatto che non ci si veniva chiesto se volessimo altra acqua. Ma questo è veramente un dettaglio minimo, il resto tutto top, ci siamo sentiti coccolati e importanti e soprattutto erano alla mano e non troppo seri ma equilibrati. TOP
Voto: 5
Conto: ristorante che offre pesce fresco, anche crudo e di una certa qualità. Il mio menù ha un prezzo di 95 euro, considerando acqua e servizio (non ho capito se è a parte o incluso nel presso) si arriva sui 110/120. Ma con il menù degustazione basico si paga sui 50/60 euro a testa, Con il menù alla carta e senza prendere troppo portare e il vino, si sta sui 60 euro. Noi abbiamo evitato il vino, anche perchè non siam molto avvezzi a berlo. Conto giusto per il rapporto servizio-qualità- location
Voto: 5
In conclusione: Un ristorante inserito nella guida Michelin e lo merita quel posto. Un ottima esperienza non solo per il palato ma anche per il servizio, l'ambiente, l'ospitalità. Mi son sentito come un re, coccolato, accudito e soprattutto viziato. Complimenti al...
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