Great location if you are looking for some "pub style" place. Many, many, MANY different types of beer from different countries(bottled). Around 10 different beers are available from tap.
Food wise, they offer different things, primi/secondi as Italian classics(I did not try them and went for "bar food" instead), starters, foccacia, individually prepared sandwiches (I took a mortadella/gorgonzola) that you create by yourself(Speck, Mortadella, Bresaula, different types of cheese, vegetables, wurstel, sauerkraut, whatever your heart and stomach desires). As I said, the interior is basic, wood bench and tables. Nothing elegant. Normally always pretty full, especially if there is a life soccer game that you can see on one of the many TV sets.
Strongly recommend! For Italy, the beer prices are civilized with lots of choices.
Glutenfree food available(my daughter is gluten...
Read moreIl Piper Pub a Torino è uno di quei posti che, appena ci metti piede, ti fa dire: “ok, qui c’è qualcosa di vero”. Lo capisci subito dal vociare che ti investe già dall’ingresso: non è confusione, è energia pura, un miscuglio di brindisi, risate, chiacchiere fitte. Non serve la musica, perché la colonna sonora del locale è la gente stessa.
La prima cosa che colpisce sono i tantissimi tavoli. Un esercito di legno vivo, robusto, pronti ad accogliere comitive, coppie, compagnie improvvisate. Ed è facile immaginare che spesso siano fully booked: il Piper non è uno di quei locali che si riempiono per moda, ma uno di quelli che si riempiono perché la gente ci sta bene. E tu, se arrivi tardi, rischi davvero di dover aspettare in piedi la tua pinta.
Il bancone resta monumentale, con le spine allineate come sentinelle e le lavagnette col gesso che cambiano menù a seconda dell’umore della settimana. La birra qui non è mai casuale: ogni pinta ha la sua dignità, dalla IPA agrumata che ti ricorda che il luppolo è poesia, fino alla stout scura che scivola in gola come velluto.
Alle pareti, poster e bottiglie, un mix che ti parla senza troppe pretese: racconta anni di passione e serate infinite. Le luci sono calde, quasi soffuse, e ti avvolgono in un’atmosfera che ha qualcosa di familiare.
E qui arriva la parte personale. Io, che sono del 1969, in un posto così mi sento catapultato indietro, ai miei vent’anni. L’energia del Piper ha quella capacità rara di farti rivivere lo spirito delle serate spensierate, quando tutto era scoperta, quando bastava una buona birra e una compagnia rumorosa per sentirsi al centro del mondo. Non è nostalgia sterile: è come se il locale avesse il potere di rimetterti addosso la leggerezza di quell’età.
E poi, la cameriera dai boccoli biondissimi. Non posso non citarla, perché senza di lei la serata non avrebbe avuto la stessa luce. Muoveva i suoi passi tra i tavoli con naturalezza, portando boccali pieni e piatti come se fosse una danza. E quel sorriso… non era un accessorio da lavoro, ma un piccolo tesoro da conquistare. Dovevi guadagnartelo, e quando finalmente arrivava, improvviso e luminoso, era come aprire una finestra sul paradiso. In mezzo al vociare intenso, quel sorriso aveva il potere di fermare il tempo.
Il Piper Pub è questo: birra servita con rispetto, tavoli che parlano di convivialità, un’atmosfera che sa di vita vera, e un tocco umano che fa la differenza. Non è solo un locale: è un ponte tra presente e passato, tra i miei vent’anni e l’oggi, tra il gusto di una pinta e la magia di un...
Read moreSiamo entrati in 6 alle ore 22 15, chiediamo cortesemente un tavolo e subito ci fanno accomodare. ( Essendo che il locale non era pieno) Si fanno le ore 23 e ancora non si vede l' ombra di un cameriere per chiedere le ordinazioni. Dopo 2 volte che chiediamo direttamente al bancone se possiamo ordinare finalmente si presenta la cameriera. Appena ordinato si presenta un tavolo di 12/14 persone. Prendono anche loro le ordinazioni un 30 minuti dopo che l' avevamo fatto noi e dopo 10 minuti circa vediamo già arrivare i loro piatti senza che nemmeno a noi ci sia stato portato da bere. Nel frattempo si sono fatte le 23 50 circa. Vista questa scena, abbiamo chiesto alla cameriera perché é stato servito prima quel tavolo dal momento che eravamo decisamente prima noi. La sua risposta é stata: "eh dipende dalla coda dell'ordine" Sentendoci dire questo, ci alziamo da tavola con fame, sete e quella sensazione di essere stati presi in giro ( per non essere volgare ). Ci dirigiamo verso l' uscita e ci chiedono di fermarci per pagare il tavolo nella quale eravamo seduto. Io dico che abbiamo ordinato ma non ci é arrivato manco il bere dopo un ora e mezza, la guardia mi osserva in maniera sospettosa come se dovessi balzare da un momento a l'altro, non dice niente e si gira da un' altra parte. Ora io posso capire che si deve aver pazienza, ma aspettare così tanto ed essere presi in giro senza che ci si chiede almeno uno "scusate per il disguido o disagio" ( chiamiamolo come ci pare ) assolutamente no. Per l'esperienza vissuta darei 0 stelle a questo locale e consiglio...
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