Ci è molto dispiaciuto apprendere solo al nostro arrivo che non potevamo cenare al tavolo da noi prenotato nel giardino perché eravamo in compagnia di nostro figlio di 4 mesi, i bambini lì non sono ammessi la cameriera ci ha spiegato per non dare fastidio ai vicini! Addirittura con atteggiamento scocciato prima ci ha fatto accomodare al tavolo poi ci ha spostato in una sala interna dove faceva molto caldo. Al momento della prenotazione nessuno mi ha chiesto se avessi bambini, ma soprattutto mi chiedo se non esistano adulti chiassosi o animali rumorosi che invece sono ammessi! Ho controllato e sul sito è richiesto, se si prenota on Line, di far presente se si hanno bambini per i quali siano richieste sistemazioni speciali e si specifica che il giardino non è un luogo sicuro per i bambini, ma penso si riferisca a bambini “autosufficienti” liberi di muoversi non certo a neonati “costretti” in una carrozzina. Allora la mia seconda domanda è: da che età in poi sono ammessi? Peccato perché ci eravamo sempre sentiti accolti.

RISPOSTA Noto con dispiacere la Sua arroganza; ieri sera abbiamo solo detto alla cameriera che prenotavamo sempre quel tavolo perché era quello più consono per passare una serata serena data la mia sensibilità chimica multipla che comporta una forte allergia ai profumi e che non eravamo a conoscenza delle restrizioni che ci ha esposto; è stata lei a farci accomodare comunque....... nonostante l'esigenza non ci siamo assolutamente incaponiti, quali persone educate appena ci è stato chiesto ci siamo spostati senza proferire parola; bastava forse scusarsi per il disagio e cercare una sistemazione il più possibile equivalente. Le mie sono solo constatazioni, credo che esistano persone educate e maleducate chiassose e silenziose e che quindi il problema siano i genitori non i bambini, ma non mi permetto di sindacare le vostre scelte.....credo però che avendo voi delle esigenze e delle restrizioni dobbiate essere voi a chiedere a chi prenota dell'eventuale presenza di bambini.....se ho una allergia o una intolleranza sono io ad avere un'esigenza e doverla comunicare giusto? lo stesso vale per il ristoratore. Riguardo mio figlio penso possa averlo sentito piangere meno di due minuti e se ha notato per calmarlo mio marito si è comunque portato all'esterno del locale per non disturbare, come facciamo sempre e come fanno tutte le persone educate. Peccato perché ci eravamo sempre sentiti accolti.