La collegiata di San Martino è il Duomo di Pietrasanta e si affaccia sull'anonima Piazza del Duomo ... la Piazza che spesso si presta a "palcoscenico" di Mostre all'aperto di Arte Contemporanea. La Piazza è luogo di "movida" culturale e non inserito in un contesto unico per i monumenti presenti, quali lo stesso Duomo; la ex Chiesa di Sant'Agostino (con, al suo esterno, sopra il portale, l'Annunciazione di Igor Mitoraj), oggi luogo di Mostre periodiche; la Torre dell'Orologio; la Rocchetta Arrighiana; il Teatro, con il Marzocco di Donato Benti; la Statua di Leopoldo II. Lì, subito a fianco la Collegiata, un "gioiello" ... l'Oratorio di San Giacinto, con due fonti battesimali. Il primo, il più antico, risale al 1389 ed è a forma esagonale con, raffigurate, le sei virtù. Il secondo, a tabernacolo, è del 1509 ma terminato, a più mani, solo nel 1615. A due passi, in una delle vie che si diparte dalla Piazza, è la Chiesa della Misericordia dove Botero ha "regalato" alla Città due affreschi di indubbio fascino ... "la Porta del Paradiso" e "la Porta dell'Inferno". E poi, ultimo ma non ultimo, i Musei, tutti accessibili gratuitamente ... c'è il Museo Archeologico, a Palazzo Moroni; il Museo del Motore, a Palazzo Panichi; il Museo dei Bozzetti, nell'ex Convento di Sant'Agostino che si "affacciano" in Piazza. Il Duomo ha antiche origini, si hanno notizie sin dal 1223, ma fu nel 1387, con Papa Urbano VI, che fu elevata a Collegiata, dotata di Fonte Battesimale e un Capitolo di Canonici. Il suo esterno, in marmo bianco, a salienti fa intuire un interno a tre navate. Sui portali sono collocate delle lunette scolpite, di scuola pisana, con scene della Passione e Resurrezione di Cristo. E' presente anche un rosone, attribuito a Riccomanno Riccomanni (XIV secolo) e uno stemma di Papa Leone X. Accanto il Campanile in mattoni a vista, alto 36 metri fu terminato nel 1520 dall'Arch. Donato Benti. Al suo interno, una complessa scala elicoidale, di notevole impatto visivo, dove sembra abbia lavorato lo stesso Michelangelo Buonarroti. L'interno, a croce latina con transetto, deve il suo aspetto attuale alla Granduchessa Cristina di Lorena che, nel 1627, la fece ristrutturare (furono aggiunti gli altari laterali) commissionando ad artisti fiorentini sia le pale d'altare che le opere in marmo. Tra questi segnalo, per la pittura, Jacopo Vignali, con "Elemosina di San Martino"; Matteo Rosselli, con "Madonna del Rosario e Santi"; Piero Dandini, con "Natività" e per la scultura Ferdinando Tacca, "Crocifisso" e Stagio Stagi, le "Acquasantiere". Al secolo precedente risale invece il Pulpito marmoreo, ricomposto utilizzando diversi "elementi" attribuiti a Lorenzo Stagi e Donato Benti. Da segnalare, in una Cappella del Transetto, la Madonna del Sole (Madonna con Bambino e Santi, datato 1424), immagine particolarmente venerata che viene esposta in particolari celebrazioni. Non appena mi sarà possibile completerò con foto del luogo...
Read moreIl campanile che fiancheggia la collegiata è alto circa 36 metri, con una pianta a base quadrata con lato di 8 metri, e si presenta con una semplice superficie a mattoni a vista, anche se il progetto originario ne prevedeva un rivestimento in marmo, mai completato. L'interno è provvisto di una particolare scala elicoidale.
Il campanile ospita uno dei più prestigiosi concerti di campane di tutta la Versilia. Fabbricate dalla storica Fonderia Lorenzo Lera di Lammari (Lucca) nel 1887, ogni campana ha particolari dediche o denominazioni. Il campanone è dedicato alla Madonna del Sole, la mezzanona a San Martino (titolare del Duomo), la mezzanella è dedicata a San Costanzo di Perugia e la piccola è denominata Ave Maria (o “Ave Marietta” in vulgo). Molto curioso il fatto che, quando le campane suonano a distesa, il campanile inizi ad oscillare notevolmente a causa della sua struttura interamente in laterizio. Questa elasticità conferisce inoltre alla torre un’ottima resistenza alle scosse sismiche.
Il campanile, commissionato dalla collegiata di San Martino è stato terminato intorno al 1520 ed è attribuito all'architetto fiorentino Donato Benti, ma alcune fonti sostengono che alla sua costruzione abbia contribuito anche Michelangelo Buonarroti, soprattutto nella costruzione della complessa e caratteristica scala elicoidale
Le opere conservate risalgono a varie epoche, ma il periodo che ha maggiormente influenzato l'aspetto attuale è quello legato alla Granduchessa Cristina di Lorena che, nel 1627, commissionò ad artisti fiorentini la ristrutturazione della chiesa: furono creati gli altari laterali, che vennero decorati da grandi pale devozionali (si contano opere di Matteo Rosselli, Francesco Curradi, Jacopo Vignali, Pietro Dandini, Bastiano Bitozzi, Jacopo Chiavistelli e Alessandro Cominotti), mentre gli apparati scultorei furono curati da Giovan Battista Stagi e...
Read morePietrasanta is a surprising small town, and this is a surprisingly interesting cathedral particularly for it's opulent interior that reflects the area's history and for the unfinished but intriguing bell tower. Venture into the dark interior of the cathedral and the further you walk, the light brightens, the rose window is revealed, and suddenly you recognize the enormous amount of detail in this out-of-the-way site. The Duomo is a site on the Via Francigena. While here, go around the corner to visit the jewel of a...
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