Nella zona nord-est di Arezzo, una serie di arcate contrassegna da oltre quattro secoli quella parte della città. Sebbene i turisti spesso le confondano per volte di epoca romana, siamo davanti agli elementi più riconoscibili di un’infrastruttura realizzata a cavallo tra Cinquecento e Seicento: il cosiddetto Acquedotto Vasariano, una mirabile opera di ingegneria idraulica, di recente sottoposta a un complessivo restauro. Anche se prende il nome dal grande genio aretino del Cinquecento, la struttura fu progettata dall’architetto fiorentino Raffaele Pagni. Prima della sua morte, avvenuta nel 1574, il Vasari aveva studiato una nuova conduttura che avrebbe portato l’acqua in città per supplire la deficienza di approvvigionamento idrico, che in alcuni mesi dell’anno provocava dei disagi alla popolazione. L’autorizzazione a costruire un nuovo acquedotto, finanziato dalla Fraternita dei Laici con 120.000 scudi, arrivò soltanto il 16 maggio 1593, per opera del Granduca Ferdinando I dei Medici. Il progetto del Pagni fu portato a termine tra il 1602 e il 1603, tenendo conto presumibilmente delle indicazioni che aveva fornito in precedenza il Vasari. Il disegno finale, che è quello che ammiriamo ancora oggi, consiste in due parti sotterranee e una parte esterna. La prima fase comprende una galleria filtrante di presa nella zona di Cognaia, dove le acque vengono canalizzate per raggiungere l’area bassa della collina di San Fabiano attraverso un percorso in lieve pendenza. Lì inizia la fase esterna, fatta di 52 arcate monumentali utili a sostenere la condotta pensile fino ai piedi della collina di San Donato, quella dove sorge la Fortezza Medicea. A quel punto l’itinerario torna a essere sottoterra attraverso una galleria che sfocia nella parte inferiore di Piazza Grande, andando ad alimentare la fontana progettata di quella magnifica piazza. Imperdibile e...
Read moreAcquedotto Vasariano ..risale al XVI secolo fu costruito su un progetto di Giorgio Vasari , questa fu un'opera ingegneristica rinascimentale e fu praticamente realizzata per poter rifornire di acqua la città di Arezzo , la Fontana dei Putti che rimane nella famosa piazza Grande . La costruzione si estende in una zona perifica nella parte nord orientale della città, e costituita da eleganti archi in pietra nella zona immersa tra le colline e le campagne, e una location bellissima con dei panorami mozzafiato ed e" una zona perfetta per chi ama andare in bicicletta la strada sterrata e perfetta per le mountain bike . Qui nelle vicinanze passa la via Romea Germanica molto ben segnalata che percorre l'antica via del pellegrinaggio dalla Germania fino a Roma . Tutta la zona fu finanziata alla sua nascita dalla fraternità dei Laici con 120.000 scudi ..nel 1593 con il benestare del Gran Duca Ferdinando I dei Medici , il progetto termino" nel 1602 con la galleria filtrante nella zona di Cognaia , che proseguiva fino a San Fabiano , per arrivare ai piedi delle colline di San Donato dove troviamo la Fortezza Medicea ..da qui torna sotto terra e le sue gallerie proseguono fino alla zona inferiore di...
Read moreDal centro di Arezzo si arriva all’acquedotto vasariano e si incomincia a salire la collina. C’è la chiesetta di San Fabiano, in un sentiero a destra la famosa Torre di Gnicche e poi Villa Severi col suo bel parco. Proseguendo a diritto invece troviamo un paio di strade sterrate sulla destra che vanno alla zona della Panchera o di Molinelli o fino a Pomaio e Poti. Se si gira a sinistra c’è la strada asfaltata x San Polo o più in alto la strada sterrata sempre per San Polo. Insomma si hanno decine di affacci sulla collina del Duomo di Arezzo che sono sempre un...
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