Das Monument von Francesco Petrarca befindet sich in der Stadt Arezzo, genauer gesagt im Parco della Fortezza Medicea, einem schönen Park, der hoch über der Stadt liegt und einen weiten Blick auf Arezzo und die Umgebung bietet. Dieser Ort ist ideal für ein Denkmal des Dichters, der selbst oft über die Natur und das Leben reflektierte. Das Denkmal selbst ist eine Statue von Petrarca, meist in einer nachdenklichen Pose dargestellt. Er trägt traditionelle mittelalterliche Kleidung und wird oft mit einem Buch oder einer Schriftrolle gezeigt, als Symbol seiner Arbeit und seines Lebens als Gelehrter. Auf dem Sockel des Denkmals sind Inschriften zu sehen, die Petrarca und seine Verdienste preisen. Es finden sich oft Zitate aus seinen Werken oder Widmungen von der Stadt Arezzo.
Francesco Petrarca wurde 1304 in Arezzo geboren, auch wenn er die meiste Zeit seines Lebens außerhalb der Stadt verbrachte. Dennoch wird er als einer der großen Söhne der Stadt angesehen. Er gilt als „Vater des Humanismus“ und hatte einen enormen Einfluss auf die italienische Literatur, insbesondere mit seiner Sammlung von Gedichten „Il Canzoniere“, die seiner Muse Laura gewidmet sind. Er prägte den italienischen Sonettstil und beeinflusste spätere Dichter wie Dante und Boccaccio.
Das Monument von Francesco Petrarca in Arezzo ist eine eindrucksvolle Würdigung eines der größten Dichter Italiens. Es verbindet die literarische Geschichte der Stadt mit einem schönen Aussichtspunkt im Parco della Fortezza Medicea und ist ein Muss für jeden Besucher, der das kulturelle Erbe von Arezzo erkunden möchte.
Stand : 25.09.2024
“Am meisten liebe ich die teuren Geschenke, wie zum Beispiel: Respekt, Liebe, Aufmerksamkeit und...
Read moreParco più bello della città che domina dall’alto Arezzo con la Fortezza Medicea. Un doppio panorama mozzafiato, sulle torri di Arezzo da un lato, sul Casentino dall’altro.
Come uno smeraldo, esattamente incastonato tra il Duomo di Arezzo e la Fortezza Medicea, il Prato di Arezzo è il parco più antico della città. Questa grande distesa verde di forma ellittica, circondata da una corona di antichissimi pini marittimi, nasce all’epoca dei Medici come parco da passeggio della nobiltà. Al suo centro, nel 1928, fu posto dal Re Vittorio Emanuele II il grande monumento a Francesco Petrarca, Sommo Poeta aretino del Trecento. Oggi il Prato è il parco degli innamorati, il teatro naturale della scenografica Fiera Antiquaria di settembre, il parco dei festival, della musica dal vivo e di tutti gli amanti della natura. Il luogo perfetto per rilassarsi con la famiglia, fare sport e tuffarsi nella storia. Dal Prato si accede alla bellissima Fortezza Medicea di Arezzo che in primavera ed estate ospita importanti esposizioni d’arte contemporanea. In un costante dialogo tra passato e presente. Tra scavi etruschi e romani e creazioni del presente. Nel 1997 è iniziato un grande intervento di restauro che si è protratto per diversi anni. Oggi la Fortezza Medicea è visitabile. Oltre al fascino della sua architettura militare, ci offre una gran bella vista sulla città e su molto territorio circostante. Inoltre è possibile, in parte, girargli intorno. Da viale Guido Tarlati, una stradetta che fiancheggia inizialmente l’acquedotto vasariano e poi il cimitero comunale ci porta proprio sotto le possenti mura...
Read moreAll'interno della passeggiata del Prato di Arezzo, il parco cittadino, è situato il più grande monumento realizzato alla memoria del concittadino Francesco Petrarca. Ma come in ogni epoca, ogni eroe ed illustre cittadino è celebrato in una sua maniera, questo è un esempio, inaugurato il 25 novembre 1928, ed ebbe come ogni cosa italiana, una storia divertente e travagliata allo stesso tempo.
Tutto ebbe inizio il 25 ottobre 1902, quando si ebbe la bellissima idea di celebrare il sesto centenario dalla nascita del grande poeta (20 luglio 1904), ma bisognò aspettare il 1907 per decidere, l'opera finì a Alessandro Lazzerini, scultore nato a Carrara nel 1860, di cui in città si conservano altre 2 opere, entro il 1913 andava completata, ma si iniziò nel 1914 anno in cui scoppiò la Prima Guerra Mondiale e poi lo stop.
Ma dobbiamo aspettare il 1924 quando dopo estenuanti richieste, LVI, Mussolini stanziò il denaro, ma i costi continuavano ad aumentare, fino alla fine, nel 1928, quando l’opera fu inaugurata alla presenza del re Vittorio Emanuele III.
Da allora il monumento è stato sempre bersaglio di critiche, ed anche se si tenta di riabilitare l’opera, non può che risultare anacronistica, troppo confusionale e lontana da quello che dovrebbe essere in tributo, certo non bisogna far pesare la critica sul fatto dell'epoca politica in cui fu costruita l'opera, ma indubbiamente è troppo distante per essere percepita per quello che voleva essere, con elogi a cose che a Petrarca non gli interessava nulla.
Rimane più che altro un'opera che ricorda un certo periodo...
Read more