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Piazza Grande — Attraction in Arezzo

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Piazza Grande
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Nearby attractions
Santa Maria della Pieve
Corso Italia, 7, 52100 Arezzo AR, Italy
Palazzo della Fraternita dei Laici
Via Giorgio Vasari, 6, 52100 Arezzo AR, Italy
the Medici Fortress Park
Viale Bruno Buozzi, 52100 Arezzo AR, Italy
Basilica di San Francesco
Piazza S. Francesco, 52100 Arezzo AR, Italy
Fortezza Medicea
Cimitero, Viale Bruno Buozzi, 1, 52100 Arezzo AR, Italy
Arezzo Cathedral
Piazza Del Duomo, 1, 52100 Arezzo AR, Italy
Fondazione Ivan Bruschi - Casa Museo dell'Antiquariato Ivan Bruschi
Corso Italia, 14, 52100 Arezzo AR, Italy
Arezzo Città del Natale
Parco Il Prato, 52100 Arezzo AR, Italy
Passeggio del Prato
Viale Bruno Buozzi, 1, 52100 Arezzo AR, Italy
Logge del Vasari
Piazza Grande, 52100 Arezzo AR, Italy
Nearby restaurants
Ristorante La Lancia D'Oro Arezzo
Piazza Grande, 18, 52100 Arezzo AR, Italy
Ristorante Logge Vasari
Piazza Grande, 52100 Arezzo AR, Italy
Essenza Dario e Anna - dal 1964
Piazza Grande, 16, 52100 Arezzo AR, Italy
Antica Osteria l'Agania
Via Giuseppe Mazzini, 10, 52100 Arezzo AR, Italy
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Ristorante LaPieve
Corso Italia, 7, 52100 Arezzo AR, Italy
L. Indigeno Wine & Food
Piazza Grande, 5, 52100 Arezzo AR, Italy
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Al Fogher Classic
Corso Italia, 40, 52100 Arezzo AR, Italy
Osteria Ortensia
Piazza Grande, 22, 52100 Arezzo AR, Italy
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La Corte Del Re
Via Borgunto, 5, 52100 Arezzo AR, Italy
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ViaVia Bicchieraia, 32, 52100 Arezzo AR, Italy
La Torre di Borgunto - Piazza Grande
Via Borgunto, 18, 52100 Arezzo AR, Italy
B&B La Pieve
Via Bicchieraia, 14, 52100 Arezzo AR, Italy
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Via Giuseppe Mazzini, 15, 52100 Arezzo AR, Italy
Residence le 2 Torri
Via Pescaia, 22, 52100 Arezzo AR, Italy
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Via Pescaia, 48, 52100 Arezzo AR, Italy
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Corso Italia, 41, 52100 Arezzo AR, Italy
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Via Cavour, 23, 52100 Arezzo AR, Italy
SUGAR ROOMS
Corso Italia, 60, 52100 Arezzo AR, Italy
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Piazza Grande things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Piazza Grande
ItalyTuscanyArezzoPiazza Grande

Basic Info

Piazza Grande

Piazza Grande, 52100 Arezzo AR, Italy
4.7(7.4K)
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Ratings & Description

Info

Cultural
Scenic
Relaxation
Accessibility
attractions: Santa Maria della Pieve, Palazzo della Fraternita dei Laici, the Medici Fortress Park, Basilica di San Francesco, Fortezza Medicea, Arezzo Cathedral, Fondazione Ivan Bruschi - Casa Museo dell'Antiquariato Ivan Bruschi, Arezzo Città del Natale, Passeggio del Prato, Logge del Vasari, restaurants: Ristorante La Lancia D'Oro Arezzo, Ristorante Logge Vasari, Essenza Dario e Anna - dal 1964, Antica Osteria l'Agania, Trattoria Il Saraceno, Ristorante LaPieve, L. Indigeno Wine & Food, Osteria Grande, Al Fogher Classic, Osteria Ortensia
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Palazzo della Fraternita dei Laici

the Medici Fortress Park

Basilica di San Francesco

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Fondazione Ivan Bruschi - Casa Museo dell'Antiquariato Ivan Bruschi

Arezzo Città del Natale

Passeggio del Prato

Logge del Vasari

Santa Maria della Pieve

Santa Maria della Pieve

4.7

(474)

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Palazzo della Fraternita dei Laici

Palazzo della Fraternita dei Laici

4.6

(110)

Open 24 hours
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the Medici Fortress Park

the Medici Fortress Park

4.6

(666)

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Basilica di San Francesco

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Open 24 hours
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Cooking class in a Tuscan Villa near Cortona
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Hand-Roll Traditional Pasta in Tuscany
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53048, Sinalunga, Toscana, Italy
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Ristorante La Lancia D'Oro Arezzo

Ristorante Logge Vasari

Essenza Dario e Anna - dal 1964

Antica Osteria l'Agania

Trattoria Il Saraceno

Ristorante LaPieve

L. Indigeno Wine & Food

Osteria Grande

Al Fogher Classic

Osteria Ortensia

Ristorante La Lancia D'Oro Arezzo

Ristorante La Lancia D'Oro Arezzo

4.5

(534)

$$$

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Ristorante Logge Vasari

Ristorante Logge Vasari

4.5

(514)

$$$

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Essenza Dario e Anna - dal 1964

Essenza Dario e Anna - dal 1964

4.5

(338)

$$$$

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Antica Osteria l'Agania

Antica Osteria l'Agania

4.5

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Reviews of Piazza Grande

4.7
(7,375)
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5.0
25w

Arezzo, one of the oldest cities in Tuscany, boasts a rich and layered history that dates back to Etruscan times (around the 9th century BCE). Known as Aritim in Etruscan, it was a powerful and wealthy city, famous for its skilled artisans, particularly in bronze work and ceramics. After the Roman conquest in the 3rd century BCE, Arezzo became a vital military outpost and flourished under Roman rule, noted for its production of Arretine ware, a fine red pottery exported across the empire.

During the Middle Ages, Arezzo was a prominent free commune and often at odds with neighboring Florence. It played a significant role in the Ghibelline-Guelph conflicts and was eventually conquered by Florence in 1384. The Renaissance brought a cultural revival, and Arezzo became the birthplace of notable figures like Petrarch, the father of Humanism, and Giorgio Vasari, the famed painter and architect.

In later centuries, Arezzo remained under Florentine, then Medici, and later Grand Duchy of Tuscany control, before becoming part of unified Italy in the 19th century. Today, its preserved medieval architecture, Roman ruins, and artistic heritage reflect its long and...

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5.0
38w

Piazza Grande è la piazza centrale di Arezzo, sorta attorno al 1200. È sede della caratteristica Giostra del Saracino, un torneo equestre di origine medievale. Situata nel centro della città medievale, ha una forma trapezoidale inclinata in modo da facilitare il deflusso dell'acqua piovana. Nel corso dei secoli ha assunto nomi diversi, come platea porcorum e platea Communis.

I primi utilizzi dello spazio dell'odierna piazza risalgono all'epoca etrusca, ma è nell'Alto Medioevo che questo spazio trova una funzione specifica come luogo adibito al mercato del bestiame, chiamato appunto "platea porcorum".

Nel tredicesimo secolo questo spazio diventa definitivamente piazza e già nel quattordicesimo secolo la "platea Communis" presenta per tre lati l'aspetto attuale. Al centro sorgeva un basamento di pietra con una colonna terminante con una croce, oggi rimossa, chiamata il Petrone, che aveva la funzione di albo di affissione del Comune. In essa erano riportati esempi delle unità di lunghezza ufficiali allora in vigore, il braccio e la canna. Assunse in seguito anche la funzione di gogna per i debitori.

L'acquisto della signoria della città nel 1384 da parte dei fiorentini, ha di fatto arrestato la vita politica, attenuando anche la spinta urbanistica della città. Nella piazza Grande, il Palazzo della Fraternita dei Laici esprime in termini architettonici questo lungo periodo. La costruzione, iniziata nel 1375 e più volte sospesa, si conclude con l'aggiunta dell'orologio astronomico nel 1552. Il risultato è un complesso edificio in cui si riflettono tre epoche e quindi tre architetture diverse (gotica nella parte inferiore, rinascimentale nella parte mediana, cinquecentesca nella parte superiore).

Nel 1560 la piazza cambia in maniera radicale. Cosimo I de' Medici, come dimostrazione di forza della nuova signoria, fa abbattere il palazzo del Popolo, il palazzo del Comune e tutta la città a settentrione della piazza. La nuova sistemazione urbanistica viene progettata da Giorgio Vasari; con la costruzione delle logge il significato della piazza muta nuovamente, assegna alla platea Communis la nuova funzione di centro politico della città.

Nel diciottesimo secolo le facciate trecentesche sono intonacate, le torri scapezzate, gli archi ridotti e sostituiti con aperture rettangolari, volte alla ricerca di ordine e simmetria e l'aspetto della piazza risulta profondamente variato. Nel corso dell'Ottocento viene restaurata la Pieve di Santa Maria Assunta, mentre il restauro dell'intera piazza risale al 1931. Con quest'ultimo grande restauro la piazza torna ad assumere il suo aspetto più primitivo. Viene infatti eliminato l'intonaco dalle facciate, riportando alla luce gli antichi muri in pietra. Vengono inoltre rialzate la torre Lappoli e la torre Cofani e ripristinate molte delle strutture medioevali preesistenti. Viene rifatto il pavimento della piazza e aggiunto un pozzo tuttora presente sul lato basso...

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5.0
3y

Piazza Grande è la piazza centrale di Arezzo, sorta attorno al 1200. È sede della caratteristica Giostra del Saracino, un torneo equestre di origine medievale. Situata nel centro della città medievale, ha una forma trapezoidale inclinata in modo da facilitare il deflusso dell'acqua piovana. Nel corso dei secoli ha assunto nomi diversi, come platea porcorum e platea Communis. I primi utilizzi dello spazio dell'odierna piazza risalgono all'epoca etrusca, ma è nell'Alto Medioevo che questo spazio trova una funzione specifica come luogo adibito al mercato del bestiame, chiamato appunto "platea porcorum". Nel tredicesimo secolo questo spazio diventa definitivamente piazza e già nel quattordicesimo secolo la "platea Communis" presenta per tre lati l'aspetto attuale. Al centro sorgeva un basamento di pietra con una colonna terminante con una croce, oggi rimossa, chiamata il Petrone, che aveva la funzione di albo di affissione del Comune. In essa erano riportati esempi delle unità di lunghezza ufficiali allora in vigore, il braccio e la canna. Assunse in seguito anche la funzione di gogna per i debitori. L'acquisto della signoria della città nel 1384 da parte dei fiorentini, ha di fatto arrestato la vita politica, attenuando anche la spinta urbanistica della città. Nella piazza Grande, il Palazzo della Fraternita dei Laici esprime in termini architettonici questo lungo periodo. La costruzione, iniziata nel 1375 e più volte sospesa, si conclude con l'aggiunta dell'orologio astronomico nel 1552. Il risultato è un complesso edificio in cui si riflettono tre epoche e quindi tre architetture diverse (gotica nella parte inferiore, rinascimentale nella parte mediana, cinquecentesca nella parte superiore). Nel 1560 la piazza cambia in maniera radicale. Cosimo I de' Medici, come dimostrazione di forza della nuova signoria, fa abbattere il palazzo del Popolo, il palazzo del Comune e tutta la città a settentrione della piazza. La nuova sistemazione urbanistica viene progettata da Giorgio Vasari; con la costruzione delle logge il significato della piazza muta nuovamente, assegna alla platea Communis la nuova funzione di centro politico della città. Nel diciottesimo secolo le facciate trecentesche sono intonacate, le torri scapezzate, gli archi ridotti e sostituiti con aperture rettangolari, volte alla ricerca di ordine e simmetria e l'aspetto della piazza risulta profondamente variato. Nel corso dell'Ottocento viene restaurata la Pieve di Santa Maria Assunta, mentre il restauro dell'intera piazza risale al 1931. Con quest'ultimo grande restauro la piazza torna ad assumere il suo aspetto più primitivo. Viene infatti eliminato l'intonaco dalle facciate, riportando alla luce gli antichi muri in pietra. Vengono inoltre rialzate la torre Lappoli e la torre Cofani e ripristinate molte delle strutture medioevali preesistenti. Viene rifatto il pavimento della piazza e aggiunto un pozzo tuttora presente sul lato basso...

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Giuseppe GuarinoGiuseppe Guarino
Piazza Grande è la piazza centrale di Arezzo, sorta attorno al 1200. È sede della caratteristica Giostra del Saracino, un torneo equestre di origine medievale. Situata nel centro della città medievale, ha una forma trapezoidale inclinata in modo da facilitare il deflusso dell'acqua piovana. Nel corso dei secoli ha assunto nomi diversi, come platea porcorum e platea Communis. I primi utilizzi dello spazio dell'odierna piazza risalgono all'epoca etrusca, ma è nell'Alto Medioevo che questo spazio trova una funzione specifica come luogo adibito al mercato del bestiame, chiamato appunto "platea porcorum". Nel tredicesimo secolo questo spazio diventa definitivamente piazza e già nel quattordicesimo secolo la "platea Communis" presenta per tre lati l'aspetto attuale. Al centro sorgeva un basamento di pietra con una colonna terminante con una croce, oggi rimossa, chiamata il Petrone, che aveva la funzione di albo di affissione del Comune. In essa erano riportati esempi delle unità di lunghezza ufficiali allora in vigore, il braccio e la canna. Assunse in seguito anche la funzione di gogna per i debitori. L'acquisto della signoria della città nel 1384 da parte dei fiorentini, ha di fatto arrestato la vita politica, attenuando anche la spinta urbanistica della città. Nella piazza Grande, il Palazzo della Fraternita dei Laici esprime in termini architettonici questo lungo periodo. La costruzione, iniziata nel 1375 e più volte sospesa, si conclude con l'aggiunta dell'orologio astronomico nel 1552. Il risultato è un complesso edificio in cui si riflettono tre epoche e quindi tre architetture diverse (gotica nella parte inferiore, rinascimentale nella parte mediana, cinquecentesca nella parte superiore). Nel 1560 la piazza cambia in maniera radicale. Cosimo I de' Medici, come dimostrazione di forza della nuova signoria, fa abbattere il palazzo del Popolo, il palazzo del Comune e tutta la città a settentrione della piazza. La nuova sistemazione urbanistica viene progettata da Giorgio Vasari; con la costruzione delle logge il significato della piazza muta nuovamente, assegna alla platea Communis la nuova funzione di centro politico della città. Nel diciottesimo secolo le facciate trecentesche sono intonacate, le torri scapezzate, gli archi ridotti e sostituiti con aperture rettangolari, volte alla ricerca di ordine e simmetria e l'aspetto della piazza risulta profondamente variato. Nel corso dell'Ottocento viene restaurata la Pieve di Santa Maria Assunta, mentre il restauro dell'intera piazza risale al 1931. Con quest'ultimo grande restauro la piazza torna ad assumere il suo aspetto più primitivo. Viene infatti eliminato l'intonaco dalle facciate, riportando alla luce gli antichi muri in pietra. Vengono inoltre rialzate la torre Lappoli e la torre Cofani e ripristinate molte delle strutture medioevali preesistenti. Viene rifatto il pavimento della piazza e aggiunto un pozzo tuttora presente sul lato basso della piazza.
Davide PizziDavide Pizzi
Piazza Grande è la piazza centrale di Arezzo, sorta attorno al 1200. È sede della caratteristica Giostra del Saracino, un torneo equestre di origine medievale. Situata nel centro della città medievale, ha una forma trapezoidale inclinata in modo da facilitare il deflusso dell'acqua piovana. Nel corso dei secoli ha assunto nomi diversi, come platea porcorum e platea Communis. I primi utilizzi dello spazio dell'odierna piazza risalgono all'epoca etrusca, ma è nell'Alto Medioevo che questo spazio trova una funzione specifica come luogo adibito al mercato del bestiame, chiamato appunto "platea porcorum". Nel tredicesimo secolo questo spazio diventa definitivamente piazza e già nel quattordicesimo secolo la "platea Communis" presenta per tre lati l'aspetto attuale. Al centro sorgeva un basamento di pietra con una colonna terminante con una croce, oggi rimossa, chiamata il Petrone, che aveva la funzione di albo di affissione del Comune. In essa erano riportati esempi delle unità di lunghezza ufficiali allora in vigore, il braccio e la canna. Assunse in seguito anche la funzione di gogna per i debitori. L'acquisto della signoria della città nel 1384 da parte dei fiorentini, ha di fatto arrestato la vita politica, attenuando anche la spinta urbanistica della città. Nella piazza Grande, il Palazzo della Fraternita dei Laici esprime in termini architettonici questo lungo periodo. La costruzione, iniziata nel 1375 e più volte sospesa, si conclude con l'aggiunta dell'orologio astronomico nel 1552. Il risultato è un complesso edificio in cui si riflettono tre epoche e quindi tre architetture diverse (gotica nella parte inferiore, rinascimentale nella parte mediana, cinquecentesca nella parte superiore). Nel 1560 la piazza cambia in maniera radicale. Cosimo I de' Medici, come dimostrazione di forza della nuova signoria, fa abbattere il palazzo del Popolo, il palazzo del Comune e tutta la città a settentrione della piazza. La nuova sistemazione urbanistica viene progettata da Giorgio Vasari; con la costruzione delle logge il significato della piazza muta nuovamente, assegna alla platea Communis la nuova funzione di centro politico della città. Nel diciottesimo secolo le facciate trecentesche sono intonacate, le torri scapezzate, gli archi ridotti e sostituiti con aperture rettangolari, volte alla ricerca di ordine e simmetria e l'aspetto della piazza risulta profondamente variato. Nel corso dell'Ottocento viene restaurata la Pieve di Santa Maria Assunta, mentre il restauro dell'intera piazza risale al 1931. Con quest'ultimo grande restauro la piazza torna ad assumere il suo aspetto più primitivo. Viene infatti eliminato l'intonaco dalle facciate, riportando alla luce gli antichi muri in pietra. Vengono inoltre rialzate la torre Lappoli e la torre Cofani e ripristinate molte delle strutture medioevali preesistenti. Viene rifatto il pavimento della piazza e aggiunto un pozzo tuttora presente sul lato basso della piazza.
Lorenzo PazzagliLorenzo Pazzagli
It's hard to find appropriate words to describe Piazza Grande, the very heart of Arezzo's old town. Born and raised in Arezzo, I cannot fail to wander around Piazza Grande every time I come back. Every corner of this square is magnificent and full of history. The Vasarian Loggia, now filled with cosy café's and restaurants under its arcades; the hystorical Palazzo della Confraternita dei Laici, which hosted the Tribunal until few years ago; the old buildings topped by medieval towers and hosting craftsmen and antique shops along the street level. Furthermore, the square itself which is theatre, twice per year, to the magic "Giostra del Saracino" (a unique medieval tournament you must admire once in life), plus one of the oldest antique fairs of Europe (held the first Sunday of every month) and the colourful Christmas Market. If you have not been here yet, it's time to come! Benvenuti in Piazza Grande.
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Piazza Grande è la piazza centrale di Arezzo, sorta attorno al 1200. È sede della caratteristica Giostra del Saracino, un torneo equestre di origine medievale. Situata nel centro della città medievale, ha una forma trapezoidale inclinata in modo da facilitare il deflusso dell'acqua piovana. Nel corso dei secoli ha assunto nomi diversi, come platea porcorum e platea Communis. I primi utilizzi dello spazio dell'odierna piazza risalgono all'epoca etrusca, ma è nell'Alto Medioevo che questo spazio trova una funzione specifica come luogo adibito al mercato del bestiame, chiamato appunto "platea porcorum". Nel tredicesimo secolo questo spazio diventa definitivamente piazza e già nel quattordicesimo secolo la "platea Communis" presenta per tre lati l'aspetto attuale. Al centro sorgeva un basamento di pietra con una colonna terminante con una croce, oggi rimossa, chiamata il Petrone, che aveva la funzione di albo di affissione del Comune. In essa erano riportati esempi delle unità di lunghezza ufficiali allora in vigore, il braccio e la canna. Assunse in seguito anche la funzione di gogna per i debitori. L'acquisto della signoria della città nel 1384 da parte dei fiorentini, ha di fatto arrestato la vita politica, attenuando anche la spinta urbanistica della città. Nella piazza Grande, il Palazzo della Fraternita dei Laici esprime in termini architettonici questo lungo periodo. La costruzione, iniziata nel 1375 e più volte sospesa, si conclude con l'aggiunta dell'orologio astronomico nel 1552. Il risultato è un complesso edificio in cui si riflettono tre epoche e quindi tre architetture diverse (gotica nella parte inferiore, rinascimentale nella parte mediana, cinquecentesca nella parte superiore). Nel 1560 la piazza cambia in maniera radicale. Cosimo I de' Medici, come dimostrazione di forza della nuova signoria, fa abbattere il palazzo del Popolo, il palazzo del Comune e tutta la città a settentrione della piazza. La nuova sistemazione urbanistica viene progettata da Giorgio Vasari; con la costruzione delle logge il significato della piazza muta nuovamente, assegna alla platea Communis la nuova funzione di centro politico della città. Nel diciottesimo secolo le facciate trecentesche sono intonacate, le torri scapezzate, gli archi ridotti e sostituiti con aperture rettangolari, volte alla ricerca di ordine e simmetria e l'aspetto della piazza risulta profondamente variato. Nel corso dell'Ottocento viene restaurata la Pieve di Santa Maria Assunta, mentre il restauro dell'intera piazza risale al 1931. Con quest'ultimo grande restauro la piazza torna ad assumere il suo aspetto più primitivo. Viene infatti eliminato l'intonaco dalle facciate, riportando alla luce gli antichi muri in pietra. Vengono inoltre rialzate la torre Lappoli e la torre Cofani e ripristinate molte delle strutture medioevali preesistenti. Viene rifatto il pavimento della piazza e aggiunto un pozzo tuttora presente sul lato basso della piazza.
Giuseppe Guarino

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