Bellissima chiesa antica, merita di essere visitata anche per apprezzare le fattezze architettoniche interne, e gli ambienti collegati, tra cui una sala in cui sono espostiti dipinti dedicati alla persona di Giovanni Paolo II, i sotterranei e la torre campanaria; i primi sono accessibili dall'interno della chiesa con un modesto biglietto d'ingresso, acquistabile anch’esso all’interno prima di scendere le scale, che permette di vedere luoghi inimmaginabili e provare emozioni stupende, e con tutta tranquillità. Nei sotterranei, si può entrare nella cripta della precedente chiesa demolita in tempi antichi per la costruzione dell'attuale di dimensioni e posizione diverse; inoltre si vedono manufatti romani tra cui una cisterna con bellissima volta a botte che sembra appena costruita; poi altri ambienti divisi da colline e archetti, un grande pozzo centrale in pietra, reperti vari. Ci sono altri diversi vani accessibili attraverso percorsi tutti da scoprire, comunque ben segnalati e con il supporto anche del depliant con mappa fornito alla biglietteria d'ingresso, ambienti articolati e disposti anche su vari livelli. In queste stanze si possono ammirare esposizioni di oggetti storici e di arte antica meravigliosi. Risalendo ci si avvicina all’uscita attraverso una stanza in cui si possono acquistare souvenir, libri, guide della città ecc. e nei pressi c’è anche il servizio igienico. Uscendo si scopre di trovarsi sulla parte laterale della piazza della chiesa di San Rufino in cui si era entrati. Volendo salire anche sul campanile si deve attraversare la piazza diagonalmente verso l’angolo a sinistra rispetto la facciata della chiesa, in direzione proprio della base del campanile. La salita dei gradini della torre campanile è un po’ faticosa perché i gradini sono molto alti, ma senza andare di fretta è accessibile a tutti, e fa provare una situazione di sicurezza sia per robustezza anche visiva della struttura si per gli ampi spazi che si attraversano per la maggior parte del percorso, che quindi dà una maggiore sensazione di un luogo arioso e agevole. Pur essendo molto alta e salendo con calma si arriva in cima in poco tempo. Nella bella giornata estiva in cui sono salito, appena raggiunto il livello aperto delle campane si è sentita una favolosa brezza d’aria fresca, anzi un vero e proprio vento che rendeva l’atmosfera dell’ambiente ancora più piacevole e speciale. Le aperture alle pareti sono protette da robuste reti metalliche, mantenendo la massima sicurezza, e la conformità della struttura, con lo spessore dei muri e le travi di supporto delle campane, danno una sensazione di tranquillità, facendo apprezzare il panorama senza paura aver paura per l’altezza a cui ci si trova. La campana centrale è enorme, affiancata da una campana un po’ più piccola ambo i lati. Sullo spazio rimanente ci sono tre campane in linea un po’ più piccole ancora, ma comunque sempre di buone dimensioni. In tutto sei campane, supportate su strutture in acciaio, attraverso le quali si deve passare per osservare il panorama sull’intero perimetro. La discesa è tranquilla e veloce, tutta da gustare, la maestosità della struttura. Arrivati ad un livello intermedio, sbirciando da una porta chiusa con grata che si affaccia nel sottotetto della chiesa, si può osservare l’interno del rosone sinistro della facciata e l’estradosso in mattoni delle...
Read moreIn una mattina luminosa di Giugno ho avuto l'opportunità di visitare la Cattedrale di San Ruffino, nel cuore antico di Assisi. Mentre mi avvicinavo, la maestosa facciata romanica della cattedrale si è rivelata lentamente tra le strette vie medievali della città, dominando la piazza con la sua imponente presenza. Ogni dettaglio della facciata parlava di secoli di storia, fede e arte, con il grande rosone centrale che catturava la luce del sole, irradiando un senso di sacralità.
Entrando attraverso il massiccio portone di legno, sono stato accolto da un'atmosfera di calma e contemplazione. L'interno della cattedrale, spazioso e luminoso, è un perfetto esempio di architettura romanica, con le sue alte navate e le colonne massicce che sembrano sfidare il tempo. La luce filtrava attraverso le vetrate istoriate, creando giochi di colori sulle pietre antiche e sui pavimenti in marmo.
Uno degli elementi che più mi ha colpito è stato il pulpito del XII secolo, un capolavoro di scultura in pietra, decorato con intricati motivi floreali e figure simboliche. Le colonne che sorreggono il pulpito sono finemente lavorate, ciascuna con un disegno unico, e osservandole da vicino si possono apprezzare i dettagli minuziosi che testimoniano l'abilità degli artigiani medievali.
La cattedrale è anche il luogo in cui furono battezzati San Francesco e Santa Chiara, e questo dettaglio storico aggiunge un ulteriore livello di profondità spirituale alla visita. La fonte battesimale, situata in una cappella laterale, è un'altra opera d'arte che merita attenzione, con le sue decorazioni elaborate e la sua forma solenne.
Proseguendo lungo la navata principale, sono giunto al coro, un'area riservata ai canti liturgici, dove si trova un organo monumentale, le cui note risuonano ancora durante le celebrazioni. Le panche in legno intagliato del coro, con i loro schienali alti e le sedute lavorate, raccontano storie di preghiere e devozione.
Uno dei momenti più emozionanti della visita è stato l'accesso alla cripta, situata sotto l'altare maggiore. Scendendo per una scala stretta e ripida, mi sono ritrovato in un ambiente raccolto e suggestivo, dove le reliquie di San Rufino sono conservate con grande venerazione. La cripta, con le sue antiche volte e le pietre consumate dal tempo, trasmette un senso di pace e sacralità che è difficile da descrivere a parole.
Risalendo, mi sono soffermato ad ammirare la Cappella del Santissimo Sacramento, decorata con affreschi del XIV secolo. I colori vivaci e le scene dettagliate catturano l'immaginazione, trasportando i visitatori in un'altra epoca.
Prima di lasciare la cattedrale, ho trascorso qualche minuto nella piazza antistante, riflettendo sull'esperienza appena vissuta. La Cattedrale di San Ruffino non è solo un luogo di culto, ma un simbolo della storia e della cultura di Assisi. Ogni angolo, ogni dettaglio architettonico e artistico racconta una storia di fede e dedizione, invitando i visitatori a una profonda riflessione.
Consiglio vivamente a chiunque visiti Assisi di dedicare del tempo alla Cattedrale di San Ruffino. È un viaggio nel cuore spirituale della città, un'esperienza che arricchisce l'anima e offre una connessione tangibile con la storia e la fede che hanno plasmato questo luogo...
Read moreMolti erroneamente credono che la Cattedrale di Assisi sia la Basilica Papale di San Francesco.
Niente di più sbagliato ... ad Assisi la Cattedrale è dalla parte opposta della città (un po' sopra la Basilica di Santa Chiara) ed è consacrata a San Rufino Vescovo martire del III secolo.
Qui ne è, praticamente fin da poco dopo la Sua morte, conservato il Corpo.

la Cattedrale di San Rufino ad Assisi
La data esatta della traslazione del corpo di San Rufino da Costano ad Assisi non è nota e quindi si può solo stimare a quale periodo far risalire questa prima chiesa probailmente eretta nel VII secolo, ma una lapide (del millecinquecento) la data addirittura aal 412 d.C..
Poi, nei millenni, la chiesa originale, detta anche la "parva basilica", ha avuto altre tre ristrutturazioni che l'hanno totalmente trasformata.
Fondamentale in questa storia fu il 1028 quando Ugo diventò Vescovo di Assisi.
Nel 1035 il Vescovo Ugo pose la qustione che il sarcofago di San Rufino (non il Corpo, ma il sarcofago originale in pietra) fosse traslato dalla chiesa di Costano nella Cattedrale di Assisi che all'epoca era l'attuale chiesa di Santa Maria Maggiore.

Questa scelta era contestata de molti Assisani che invece spingevano per ricongiungere il sarcofago con la salma del Santo (tumulata nella "parva basilica" di cui sopra).
La disputa fu molto accesa e terminò con la decisione di portare il sarcofago nella "parva basilica" e di celebrarLo ogni 11 Agosto.
La "parva basilica" di San Rufino venne ampliata con la costruzione della nuova torre campanaria e l'ampliamento della navata centrale.

La tomba di San Rufino ove Colui che qui è venerato giace sotto (l'altare centrale)
Sempre il Vescovo Ugo decise di trasferire la sede vescovile dalla Cattedrale di Santa Maria Maggiore alla nuova chiesa di San Rufino che elevata al grado di Cattedrale diventò quindi la nuova Cattedrale di Assisi.
La terza ristrutturazione è datata 1134 e la si deve a Giovanni da Gubbio.
I lavori interessano tutta la Cattedrale e durano per 119 anni!
L'11 giugno 1228 ovvero dopo 96 anni dall'inizio dei lavori di restauro, Papa Gregorio IX, presente ad Assisi per la canonizzazione di San Francesco, ne consacrò l'altare maggiore ove Colui che qui è venerato giace sotto
Poi nel 1253 fu Papa Innocenzo IV a consacrare l'intera Cattedrale.
Nella seconda metà del 1500 una serie di violenti terremoti, evento tristemente periodico in questa parte d'Italia, colpirono Assisi e danneggiarono la Cattedrale.
Venne chiamato a realizzare la ristrutturazione strutturale l'architetto perugino Galeazzo Alessi, lo stesso che stava realizzando la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola.
I lavori durarono dal 1571 al 1585 ed alla fine dei medesimi la Cattedrale ne uscì profondamente trasformata ... praticamente nella versione che poi è...
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