La Torre Troyana o Torre dell'orologio, è uno dei simboli architettonici della città di Asti. Situata accanto al Palazzo Ducale o del Governatore, prospiciente su piazza Medici, nel Rione San Secondo, è inserita fra le strutture che compongono il mosaico dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte. Nell'Ottocento la campana della torre segnava le ore e la ritirata per la notte. Era anche il segnale dell'apertura delle scuole. In tempi più remoti, segnalava la chiusura delle botteghe e le punizioni che venivano comminate sulla pubblica piazza.
La campana
Anche se la presenza di una campana nella torre risale agli inizi del XV secolo, l'attuale campana del XVI secolo, è tra le più antiche del Piemonte e la più antica tra quelle che svolgono ancora l'attività di scandire le ore della giornata. Solamente la campana della chiesa di San Giorgio di Chieri (ora però musealizzata) è più antica, risalendo al 1452-1455. Gli ordinati Comunali astesi del 1531 citano la fusione della nuova campana con riparazione dell'orologio. In un polittico di Gandolfino da Roreto del 1518, ora conservato nella collezione della Cassa di Risparmio di Genova, è raffigurato il patrono della città di Asti san Secondo che tradizionalmente sorregge nella mano sinistra la città. Tra gli edifici è facilmente riconoscibile la torre Troyana con tettuccio e pinnacolo come è nella sua forma attuale a conferma dell'avvenuta copertura della campana e dell'orologio. La campana ha una base di 120 cm di diametro ed un'altezza di 120 cm. Pesa circa 14 quintali ed ha l'intonazione in nota di MI. Reca un'iscrizione in gotico fiorito in senso antiorario nel primo registro superiore: (LA) « TEMPORA HORIS OLIM DESIGNANS OB BELLUM IN MACHINAM VERSAM NUNC AD OPUS MEUM RESTITUOR. MCCCCCXXXI. » (IT) « Un tempo scandivo le ore della giornata. A causa della guerra sono stata trasformata in macchina. Ora sono restituita al mio primitivo compito. 1531» Nel terzo registro superiore sono raffigurati l'arcangelo Michele, la Madonna con il Bambino, una Crocefissione con Madonna e San Giovanni e lo stemma della città con la scritta AST; infine l'immagine della Pietà di Cristo che si erge...
Read moreParte di un museo diffuso. Con un unico biglietto è possibile visitare sette siti: Palazzo Mazzetti, Cripta di Sant’Anastasio, Palazzo Alfieri, Museo Guglielminetti, Domus Romana di via Varrone, Torre Troyana e Complesso di San Pietro. Sei siti su sette sono molto vicini tra loro, uno (il Complesso di San Pietro) è leggermente defilato, ma si raggiunge comodamente con una passeggiata di 15 minuti (1 chilometro circa). Il biglietto si acquista alla biglietteria di Palazzo Mazzetti. La torre Troyana è una torre medioevale in posizione panoramica in centro città. L’accesso a questo sito avviene tramite scansione del biglietto, e la visita si fa in autonomia, senza personale di supporto. All’interno della torre c’è una lunga scala di legno (199 scalini) che consente di raggiungere la terrazza alla sommità, a 44 metri di altezza. Lungo a salita alcune finestre permettono di prendere confidenza e pregustare il panorama. Dalla terrazza panoramica è possibile avere una vista a 360 gradi della città. Una grata di metallo di sicurezza rende un po’ difficile lo scatto di una bella fotografia , ma in ogni caso il colpo d’occhio è notevole, e permette di individuare piazze, chiese, campanili, torri e palazzi. La durata della visita dipende molto dall’andatura durante la salita, e da quanto tempo si voglia dedicare al panorama. La mia visita è durata una ventina di minuti. Per godere appieno di questa visita è utile non soffrire di vertigini: 44 metri di altezza non sono tantissimi, ma sia la vista dall’alto del panorama, che, soprattutto, la tromba delle scale al centro della torre potrebbero turbare i...
Read moreIndicata come Torre dell'orologio o troyana, dalla ricca famiglia di Banchieri a cui si deve il completamento, rappresenta uno dei simboli più noti ed utilizzati di Asti. Difficile che il turista che percorre Piazza Medicinon rimanga colpito da un edificio lato quasi 45 metri. Dell'altezza o dallo stato di conservazione di un Torrione iniziato a costruire nel 1110 e, che nel corso della propria vita, è appartenuto a proprietari illustri come i già citati Trota, ma anche la famiglia Asinari, i Duchi d'Orleans e Filippo Maria Visconti. Sarà proprio quest'ultimo a farne dono al Comune, decretandone l'utilizzo come palazzo civico. Lo stesso campanile, sebbene più recente di un paio di secoli, rappresenta la campana più vecchia della Regione a batter ancora le ore, mentre in passato, nell'800, i suoi rintocchi celebravano l'inizio della scuola, ancor prima allarmi o il segnale di pubbliche condanne in piazza. Merita di sicuro una visita. Accesso tramite Asti Card o Torino Musei, da Aprile...
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