Il Duomo Vecchio, o Rotonda, è uno dei luoghi più affascinanti e ricchi di storia di Brescia. Visitare questa cattedrale è stata un’esperienza indimenticabile, che consiglio a chiunque passi per la città.
1️⃣ Architettura: La struttura circolare in stile romanico è unica nel suo genere. È impressionante come la semplicità delle linee si sposi con l’imponenza dell’edificio, creando un’atmosfera di grande sacralità e bellezza. Le pareti in pietra e i dettagli storici fanno sentire come in un viaggio nel passato.
2️⃣ Interni: L’interno è suggestivo e ricco di fascino. Le opere d’arte e gli affreschi, pur nella loro sobrietà, raccontano una storia di fede e tradizione che affonda le radici nei secoli. L’altare principale e le cappelle laterali sono splendidi esempi di arte sacra.
3️⃣ Atmosfera: Entrare nel Duomo Vecchio significa immergersi in un luogo di pace e silenzio. L’acustica e la luce soffusa creano un ambiente perfetto per la riflessione o la semplice contemplazione della bellezza architettonica.
4️⃣ Storia: La storia del Duomo Vecchio è incredibile. Risalente all’XI secolo, rappresenta una testimonianza preziosa dell’epoca romanica. È un luogo che racchiude secoli di spiritualità e cultura.
5️⃣ Accessibilità: Il Duomo Vecchio si trova in pieno centro storico, accanto al Duomo Nuovo, ed è facilmente raggiungibile. Perfetto da inserire in un itinerario alla scoperta di Brescia.
Conclusione: Il Duomo Vecchio è un vero gioiello di Brescia, un luogo che incanta per la sua storia, la sua architettura e l’atmosfera che si respira al suo interno. È una visita obbligatoria per chi vuole conoscere l’anima storica e spirituale...
Read moreIl Duomo vecchio di Brescia, o rotonda, che si trova nella piazza Paolo VI, detta piazza del Duomo, risale all'XI sec. d.C. e sorge sui resti di una basilica più antica. La pianta centrale dell'edificio rimanda alla tipologia dei martyria luoghi nati per commemorare i luoghi di sepoltura dei martiri o, come a Gerusalemme, il Santo Sepolcro di Cristo. Della basilica più antica rimangono dei mosaici bicromi nello spazio centrale e la cripta, il che avvalorerebbe l'ipotesi di un vero e proprio martyrium. Il vano centrale è delimitato da un deambulatorio tramite massicci pilastri che richiamano la rotonda dell'Anastasis di Gerusalemme. Qui però la sala centrale si distacca in alzato dal deambulatorio che delimita il primo piano e, nella parte più alta risulta illuminato da un cleristorio anulare. Le entrate originarie si trovano ad un livello più basso rispetto al piano stradale, mentre l'attuale ingresso è frutto di un intervento avvenuto nel 1571 e poi rifatto nel 1708, dopo il crollo della torre campanaria che lo sovrastava. La zona presbiteriale rialzata venne aggiunta nel XV sec. e avvalora l'ipotesi del martyrium. Di interesse artistico sono i dipinti murali di Moretto e Romanino e il tesoro della Cappella delle Sante Croci, oltre alla raffigurazione dei due santi martiri della città, Faustino e Giovita. Sulla parte destra del presbiterio soffermatevi sul dipinto murale che raffigura la piazza del Duomo prima che l'apertura del nuovo vano di ingresso facesse crollare il...
Read moreIl duomo più antico della città, chiamato anche la concattedrale invernale di Santa Maria Assunta, è un'aula circolare in stile romanico sorta su un edificio precedente (Basilica di Santa Maria Maggiore De Dom, mentre il vicino Duomo Nuovo sorse sulla Basilica di San Pietro De Dom), di cui ancora oggi rimane la cripta del VI secolo. Il Duomo ha avuto altri ampliamenti architettonici nei secoli successivi, quali ad esempio presbiterio e abside, ma anche rimaneggiamenti negli ambienti già esistenti, come la copertura a volte o i capitelli. La facciata è stata costruita nuovamente durante il Cinquecento, dato che la precedente si trova ad un livello inferiore, man mano che la stratificazione del è andata avanti. Esisteva anche un campanile crollato durante un intervento di ammodernamento. A destra dell'ingresso, è stata posizionata una lapide dedicata al matematico bresciano Niccolò Tartaglia. Nell'ingresso è collocato un grande sarcofago in marmo rosso, in cui fu sepolto Berardo Maggi, primo signore e vescovo della città, che promosse la pace tra i ghibellini, prima fazione della città, e i guelfi nel 1298. Nel resto dell'aula sono collocati tele, monumenti funebri, lastre marmoree e un organo. I fedeli siedono in panche collocate a un livello inferiore rispetto all'ingresso. Il presbiterio è decorato sia nella pavimentazione a mosaico sia nella volta che è...
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