A pochi metri dal Castello Ursino, è da scoprire un luogo straordinario: il Pozzo di Gammazita. Sorge nel cuore del centro storico, adiacente all’antica cinta muraria. La sua storia è intrecciata a un racconto leggendario di una giovane fanciulla. Si narra che nel XIII secolo un soldato si infatuò della bellissima Gammazita, era deciso a farla sua. Lei era già promessa sposa e non cedeva alle insistenti attenzioni del soldato, spesso lei andava al pozzo per prendere l’acqua, il soldato la seguiva, quindi Gammazita decise di raggiungere il pozzo sempre accompagnata da qualcuno. Il giorno del suo matrimonio però andò sola ed il soldato la aggredì. Per sfuggire allo stupro del soldato, Gammazita si buttò nel pozzo. Oltre le leggende, ci sono altre testimonianze sul pozzo. Nel XII secolo, accanto alle mura di Carlo V, nel quartiere della Judeca Suttana sorgeva un’area urbana ricca di attività commerciali, che traevano l’acqua dalla fonte di questo pozzo Gammazita, l’acqua sotterranea prima di perdersi in mare era preziosissima per quella comunità. Nel 1669, il Pozzo come la maggior parte delle costruzioni cittadine venne ricoperto dalla colata lavica più distruttiva della storia dell’Etna, la fonte rimase sepolta sotto uno strato oltre dieci metri di metri di lava. La sua importanza, però, era così rilevante nella vita dei catanesi, che i cittadini iniziarono a scavare per riportarlo alla luce. Il pozzo Gammazita nel ‘700 fu dotato della curiosa scalinata che possiamo ammirare oggi. Nacque così questo singolare pozzo scavato nella roccia lavica, sul fondo si raccoglie la sorgente Gammazita, sul fondo e sulle mura si osservano dei segni ferrei rosso sangue che ricordano la leggenda del sacrificio di Gammazita. La fama del luogo è ancora oggi tramandata da tour locali organizzati dall’Associazione...
Read moreVisited with the guide from "Associazione Etna 'Ngeniousa", a beautiful place with an interesting history of fluctuation between celebration and neglect. The association is doing a great job in recovering and...
Read morePozzo scavato per intercettare nuovamente una fonte d'acqua divorata dalla devastante colata lavica generata dalla famosa eruzione dell'Etna del 1669. E' possibile scendere ad una profondità di circa 14 metri attraverso una scala in pietra realizzata nel '700 quando la sorgente fu riscoperta. E' un vero peccato che ancora oggi al sito non sia data dalle istituzioni quella attenzione che a mio giudizio merita, tanto che la sua fruizione è pressochè...
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