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Biblioteca delle Oblate — Attraction in Florence

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Biblioteca delle Oblate
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Opera del Duomo Museum
Piazza del Duomo, 9, 50122 Firenze FI, Italy
Cathedral of Santa Maria del Fiore
Piazza del Duomo, 50122 Firenze FI, Italy
Piazza del Duomo
Piazza del Duomo, 50122 Firenze FI, Italy
Teatro Della Pergola
Via della Pergola, 12/32, 50121 Firenze FI, Italy
Brunelleschi's dome
Piazza del Duomo, 50122 Firenze FI, Italy
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Via del Proconsolo, 4, 50122 Firenze FI, Italy
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Via dell' Oriuolo, 24, 50122 Firenze FI, Italy
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Rooster Cafe Firenze - Sant'Egidio
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Trattoria L'Oriuolo
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Zio Gigi
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Vecchia Firenze Art Wine Restaurant
Borgo degli Albizi, 18/76R, 50122 Firenze FI, Italy
La Giostra
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Biblioteca delle Oblate things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Biblioteca delle Oblate
ItalyTuscanyFlorenceBiblioteca delle Oblate

Basic Info

Biblioteca delle Oblate

Via dell' Oriuolo, 24, 50122 Firenze FI, Italy
4.6(359)
Open 24 hours
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Cultural
Relaxation
attractions: Opera del Duomo Museum, Cathedral of Santa Maria del Fiore, Piazza del Duomo, Teatro Della Pergola, Brunelleschi's dome, Bargello National Museum, Verdi, House of Dante, Piazza della Signoria, Florentine Museum and Institute of Prehistory, restaurants: Rooster Cafe Firenze - Sant'Egidio, Trattoria L'Oriuolo, Zio Gigi, New Bridge Pizza Club, Osteria del Proconsolo, Corte dei Pazzi, Locale Firenze, Ristorante CINTO, Vecchia Firenze Art Wine Restaurant, La Giostra
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50121, Florence, Tuscany, Italy
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Rooster Cafe Firenze - Sant'Egidio

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Reviews of Biblioteca delle Oblate

4.6
(359)
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4.0
2y

Esperienza gradevole presso una delle sale della biblioteca, ideale per la presentazione di volumi e per incontri culturali la biblioteca si trova in pieno centro a Firenze in una struttura antica e suggestiva. . La Biblioteca delle Oblate è una biblioteca di pubblica lettura, inaugurata il 25 maggio 2007, nel centro di Firenze a pochi passi da Piazza Duomo, ospitata nel suggestivo ex-convento trecentesco delle Oblate dal quale trae la sua denominazione.

La storia Il complesso edilizio delle Oblate costituì il primo nucleo del più importante ospedale fiorentino, fondato fra il 1285 e il 1288 da Folco Portinari padre della celebre Beatrice dantesca.

Secondo la narrazione storica Portinari fu ispirato dai consigli della sua nutrice, Monna Tessa, tanto sensibile all’assistenza e alla cura dei malati da fondare una comunità di donne infermiere che presero il nome di Oblate (il termine “oblata” deriva dal latino, e significa letteralmente “colei che si è offerta”, ossia che ha offerto la propria vita all'opera di assistenza altrui) e svolsero attività infermieristica e di assistenza nel nuovo spedale fino dalla sua edificazione. Le Oblate erano dedite all'assistenza delle malate e ad una serie di attività necessarie a tutto l'ospedale, quale essenzialmente la cura della biancheria, dalla tessitura alla lavatura, e la preparazione del cibo.

Le Oblate però sorsero come congregazione laica senza obbligo di voti: le adepte cioè facevano una scelta di vita monacale con un regime di semi-clausura, ma senza prendere i voti, mantenendo dunque la possibilità di abbandonare la congregazione qualora lo avessero voluto. Fu soltanto nel secondo dopoguerra, in seguito a un riordino generale all'interno della Chiesa Cattolica delle numerose congreghe di questo tipo, che le Oblate divennero un ordine religioso vero e proprio, le cui suore erano e sono tuttora infermiere a tutti gli effetti, dislocate nei vari ospedali fiorentini e attive nelle missioni, soprattutto nell'area delle Filippine. Le Oblate rimasero qui, nella sede originaria, fino al 1936. Poiché dunque esse, per tutto il tempo che vissero qui, non erano un ordine religioso vero e proprio, ma una congregazione laica, la loro sede era propriamente detta “conservatorio” piuttosto che “convento”, e tale denominazione troviamo usata generalmente nei documenti antichi.

Il complesso, formatosi dall’accorpamento e della riutilizzazione di edifici già esistenti, comprendeva anche una chiesa intitolata a Santa Maria in Campo, entro cui fu costruita una struttura destinata al ricovero e alla cura delle donne, confinante con via delle Pappe, l’attuale via Folco Portinari.

La cura degli uomini era invece ospitata in un secondo nucleo edilizio, sul lato opposto di un area antistante al primo, identificabile con il piazzale delimitato dall’attuale Via Sant’Egidio. Questo secondo edificio fu intitolato a Santa Maria Nuova, per sottolinearne il legame col primo spedale, di cui aveva costituito il completamento.

I due diversi nuclei di cura erano uniti da un passaggio sotterraneo ad uso delle donne infermiere, inaugurato la notte di Natale del 1625. Il complesso edilizio delle Oblate si articola intorno a due spazi aperti principali: il cortile trecentesco ed il giardino della metà del Quattrocento.

Il nucleo trecentesco è contraddistinto dal chiostro, la cui caratteristica architettonica peculiare sono i tre ordini di loggiato in cui si sviluppa, dei quali quello del piano terra è certamente originario del 1329 e presenta pilastri in pietra forte dai capitelli scudati, raro esempio dell’architettura dell’epoca. Il porticato, che abbraccia su due lati il giardino su via dell’Oriuolo, è invece sorretto da colonne con capitello ionico in pietra serena di chiara impronta rinascimentale.

Lo spedale di Santa Maria Nuova conserva tutt’oggi la sua destinazione originaria, per mantenere la quale è stato oggetto di ristrutturazioni. Dal 1924 il reparto di cura del primo, antico nucleo ospedaliero, gestito...

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40w

This library is a true gem in the city, a peaceful and welcoming space with late opening hours and free public access, no registration required. The staff are kind and helpful, always ready to help with any questions. The cafeteria, however, is a bit hidden and can be tricky to find. I was lucky to have a kind student guide me there. It offers both indoor and outdoor seating with a good variety of food and drinks. The prices are slightly higher than street vendors, but pretty reasonable given the prime location. The only downside was a misunderstanding with the café staff, who unfortunately did not speak English. When I requested my coffee in my own cup instead of their paper one, it was misinterpreted as an attempt to get more amount for the same price. Despite my efforts to explain with google translate, he was mad, too busy and refused to read it. I left, feeling a bit off. But the library, is for sure a...

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2y

Amazing place where to study and chill. The view is one of the best you can get of the historical city of Florence, you are just on the middle of the center and once done with your stuff can directly reach friends in Sant'Ambrogio or wherever in the center. The bar is always open for refreshing drinks (prices are a higher compared to what you can find around in the area but fine for most). If that's not enough, there are plenty of events happening during the week, books' presentation, public discussions on arts, history, social topics and so on. The personnel is very kind and available and the wide spanning windows offer the perfect balance between cozyness and deep concentration.

My advice? If you are just visiting, stop there during your tours during sunset. Grab a drink, slump yourself on a chair and enjoy!

One of the "secret" MUST go places...

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Roberto SciarroneRoberto Sciarrone
Esperienza gradevole presso una delle sale della biblioteca, ideale per la presentazione di volumi e per incontri culturali la biblioteca si trova in pieno centro a Firenze in una struttura antica e suggestiva. . La Biblioteca delle Oblate è una biblioteca di pubblica lettura, inaugurata il 25 maggio 2007, nel centro di Firenze a pochi passi da Piazza Duomo, ospitata nel suggestivo ex-convento trecentesco delle Oblate dal quale trae la sua denominazione. La storia Il complesso edilizio delle Oblate costituì il primo nucleo del più importante ospedale fiorentino, fondato fra il 1285 e il 1288 da Folco Portinari padre della celebre Beatrice dantesca. Secondo la narrazione storica Portinari fu ispirato dai consigli della sua nutrice, Monna Tessa, tanto sensibile all’assistenza e alla cura dei malati da fondare una comunità di donne infermiere che presero il nome di Oblate (il termine “oblata” deriva dal latino, e significa letteralmente “colei che si è offerta”, ossia che ha offerto la propria vita all'opera di assistenza altrui) e svolsero attività infermieristica e di assistenza nel nuovo spedale fino dalla sua edificazione. Le Oblate erano dedite all'assistenza delle malate e ad una serie di attività necessarie a tutto l'ospedale, quale essenzialmente la cura della biancheria, dalla tessitura alla lavatura, e la preparazione del cibo. Le Oblate però sorsero come congregazione laica senza obbligo di voti: le adepte cioè facevano una scelta di vita monacale con un regime di semi-clausura, ma senza prendere i voti, mantenendo dunque la possibilità di abbandonare la congregazione qualora lo avessero voluto. Fu soltanto nel secondo dopoguerra, in seguito a un riordino generale all'interno della Chiesa Cattolica delle numerose congreghe di questo tipo, che le Oblate divennero un ordine religioso vero e proprio, le cui suore erano e sono tuttora infermiere a tutti gli effetti, dislocate nei vari ospedali fiorentini e attive nelle missioni, soprattutto nell'area delle Filippine. Le Oblate rimasero qui, nella sede originaria, fino al 1936. Poiché dunque esse, per tutto il tempo che vissero qui, non erano un ordine religioso vero e proprio, ma una congregazione laica, la loro sede era propriamente detta “conservatorio” piuttosto che “convento”, e tale denominazione troviamo usata generalmente nei documenti antichi. Il complesso, formatosi dall’accorpamento e della riutilizzazione di edifici già esistenti, comprendeva anche una chiesa intitolata a Santa Maria in Campo, entro cui fu costruita una struttura destinata al ricovero e alla cura delle donne, confinante con via delle Pappe, l’attuale via Folco Portinari. La cura degli uomini era invece ospitata in un secondo nucleo edilizio, sul lato opposto di un area antistante al primo, identificabile con il piazzale delimitato dall’attuale Via Sant’Egidio. Questo secondo edificio fu intitolato a Santa Maria Nuova, per sottolinearne il legame col primo spedale, di cui aveva costituito il completamento. I due diversi nuclei di cura erano uniti da un passaggio sotterraneo ad uso delle donne infermiere, inaugurato la notte di Natale del 1625. Il complesso edilizio delle Oblate si articola intorno a due spazi aperti principali: il cortile trecentesco ed il giardino della metà del Quattrocento. Il nucleo trecentesco è contraddistinto dal chiostro, la cui caratteristica architettonica peculiare sono i tre ordini di loggiato in cui si sviluppa, dei quali quello del piano terra è certamente originario del 1329 e presenta pilastri in pietra forte dai capitelli scudati, raro esempio dell’architettura dell’epoca. Il porticato, che abbraccia su due lati il giardino su via dell’Oriuolo, è invece sorretto da colonne con capitello ionico in pietra serena di chiara impronta rinascimentale. Lo spedale di Santa Maria Nuova conserva tutt’oggi la sua destinazione originaria, per mantenere la quale è stato oggetto di ristrutturazioni. Dal 1924 il reparto di cura del primo, antico nucleo ospedaliero, gestito dalle Oblate.
Hien DiepHien Diep
This library is a true gem in the city, a peaceful and welcoming space with late opening hours and free public access, no registration required. The staff are kind and helpful, always ready to help with any questions. The cafeteria, however, is a bit hidden and can be tricky to find. I was lucky to have a kind student guide me there. It offers both indoor and outdoor seating with a good variety of food and drinks. The prices are slightly higher than street vendors, but pretty reasonable given the prime location. The only downside was a misunderstanding with the café staff, who unfortunately did not speak English. When I requested my coffee in my own cup instead of their paper one, it was misinterpreted as an attempt to get more amount for the same price. Despite my efforts to explain with google translate, he was mad, too busy and refused to read it. I left, feeling a bit off. But the library, is for sure a should-visit!
Mate eeeMate eee
Perfect place to experience different view on the Duomo plus you can eat here well and drink your favorite drinks. We've ordered tonic espresso and cappuccino with ice cream. Both were good. Prices are little bit higher then average but the view is for free then. We visit this spot right after its opening and we could enjoy the peaceful atmosphere there. There is also library in same level as cafeteria, lot of place to sit and enjoy, work, study or whatever you want. Whole complex is big and worth to explore. Perfect start of the day :)
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Esperienza gradevole presso una delle sale della biblioteca, ideale per la presentazione di volumi e per incontri culturali la biblioteca si trova in pieno centro a Firenze in una struttura antica e suggestiva. . La Biblioteca delle Oblate è una biblioteca di pubblica lettura, inaugurata il 25 maggio 2007, nel centro di Firenze a pochi passi da Piazza Duomo, ospitata nel suggestivo ex-convento trecentesco delle Oblate dal quale trae la sua denominazione. La storia Il complesso edilizio delle Oblate costituì il primo nucleo del più importante ospedale fiorentino, fondato fra il 1285 e il 1288 da Folco Portinari padre della celebre Beatrice dantesca. Secondo la narrazione storica Portinari fu ispirato dai consigli della sua nutrice, Monna Tessa, tanto sensibile all’assistenza e alla cura dei malati da fondare una comunità di donne infermiere che presero il nome di Oblate (il termine “oblata” deriva dal latino, e significa letteralmente “colei che si è offerta”, ossia che ha offerto la propria vita all'opera di assistenza altrui) e svolsero attività infermieristica e di assistenza nel nuovo spedale fino dalla sua edificazione. Le Oblate erano dedite all'assistenza delle malate e ad una serie di attività necessarie a tutto l'ospedale, quale essenzialmente la cura della biancheria, dalla tessitura alla lavatura, e la preparazione del cibo. Le Oblate però sorsero come congregazione laica senza obbligo di voti: le adepte cioè facevano una scelta di vita monacale con un regime di semi-clausura, ma senza prendere i voti, mantenendo dunque la possibilità di abbandonare la congregazione qualora lo avessero voluto. Fu soltanto nel secondo dopoguerra, in seguito a un riordino generale all'interno della Chiesa Cattolica delle numerose congreghe di questo tipo, che le Oblate divennero un ordine religioso vero e proprio, le cui suore erano e sono tuttora infermiere a tutti gli effetti, dislocate nei vari ospedali fiorentini e attive nelle missioni, soprattutto nell'area delle Filippine. Le Oblate rimasero qui, nella sede originaria, fino al 1936. Poiché dunque esse, per tutto il tempo che vissero qui, non erano un ordine religioso vero e proprio, ma una congregazione laica, la loro sede era propriamente detta “conservatorio” piuttosto che “convento”, e tale denominazione troviamo usata generalmente nei documenti antichi. Il complesso, formatosi dall’accorpamento e della riutilizzazione di edifici già esistenti, comprendeva anche una chiesa intitolata a Santa Maria in Campo, entro cui fu costruita una struttura destinata al ricovero e alla cura delle donne, confinante con via delle Pappe, l’attuale via Folco Portinari. La cura degli uomini era invece ospitata in un secondo nucleo edilizio, sul lato opposto di un area antistante al primo, identificabile con il piazzale delimitato dall’attuale Via Sant’Egidio. Questo secondo edificio fu intitolato a Santa Maria Nuova, per sottolinearne il legame col primo spedale, di cui aveva costituito il completamento. I due diversi nuclei di cura erano uniti da un passaggio sotterraneo ad uso delle donne infermiere, inaugurato la notte di Natale del 1625. Il complesso edilizio delle Oblate si articola intorno a due spazi aperti principali: il cortile trecentesco ed il giardino della metà del Quattrocento. Il nucleo trecentesco è contraddistinto dal chiostro, la cui caratteristica architettonica peculiare sono i tre ordini di loggiato in cui si sviluppa, dei quali quello del piano terra è certamente originario del 1329 e presenta pilastri in pietra forte dai capitelli scudati, raro esempio dell’architettura dell’epoca. Il porticato, che abbraccia su due lati il giardino su via dell’Oriuolo, è invece sorretto da colonne con capitello ionico in pietra serena di chiara impronta rinascimentale. Lo spedale di Santa Maria Nuova conserva tutt’oggi la sua destinazione originaria, per mantenere la quale è stato oggetto di ristrutturazioni. Dal 1924 il reparto di cura del primo, antico nucleo ospedaliero, gestito dalle Oblate.
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Roberto Sciarrone

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This library is a true gem in the city, a peaceful and welcoming space with late opening hours and free public access, no registration required. The staff are kind and helpful, always ready to help with any questions. The cafeteria, however, is a bit hidden and can be tricky to find. I was lucky to have a kind student guide me there. It offers both indoor and outdoor seating with a good variety of food and drinks. The prices are slightly higher than street vendors, but pretty reasonable given the prime location. The only downside was a misunderstanding with the café staff, who unfortunately did not speak English. When I requested my coffee in my own cup instead of their paper one, it was misinterpreted as an attempt to get more amount for the same price. Despite my efforts to explain with google translate, he was mad, too busy and refused to read it. I left, feeling a bit off. But the library, is for sure a should-visit!
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Perfect place to experience different view on the Duomo plus you can eat here well and drink your favorite drinks. We've ordered tonic espresso and cappuccino with ice cream. Both were good. Prices are little bit higher then average but the view is for free then. We visit this spot right after its opening and we could enjoy the peaceful atmosphere there. There is also library in same level as cafeteria, lot of place to sit and enjoy, work, study or whatever you want. Whole complex is big and worth to explore. Perfect start of the day :)
Mate eee

Mate eee

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