La Galleria fu costruita a seguito dell'apertura del secondo tratto di via Assarotti, arteria che fu realizzata in due tempi: un primo asse viario dal 1853 e un secondo successivamente, più a valle, corrispondente all'attuale via Roma. Terminato il primo rettilineo di via Assarotti negli anni 1850, in attuazione del piano urbanistico del Barabino del 1825, lo si completava con una seconda via a valle che ne prolungava il rettifilo entrando nel cuore della città vecchia, terminando nella piazza San Domenico (nome mutato negli anni 1870 in Piazza De Ferrari). Per eseguire questo secondo tratto di via Assarotti si sbancò parte della collina di Piccapietra. Inoltre, partendo alle spalle del Teatro Carlo Felice (il Teatro dell'Opera, progettato da Carlo Barabino e terminato nel 1828), subito sul retro di questo si demolirono: la chiesa e il convento di San Sebastiano, il conservatorio di San Giuseppe, l'oratorio di San Giacomo delle Fucine,[1] quanto rimaneva del convento di San Domenico. I fratelli Bonino assunsero l'esecuzione dei lavori il 25 luglio 1871. Il progetto divenne definitivo nonostante i tentativi di deviare il percorso rettilineo con lo scopo di salvare l'antica chiesa di San Sebastiano (la proposta di salvare il complesso monumentale con una deviazione curvilinea della strada era patrocinata dal gruppo di artisti, architetti e restauratori cui facevano parte Maurizio Dufour e Alfredo d'Andrade). Oltre ai conventi fu demolito anche un tratto dell'acquedotto civico medioevale che, correndo sul percorso delle Mura del Barbarossa, attraversava la salita di Santa Caterina[2]. Sul fronte posteriore dei palazzi di questo secondo tratto di via Assarotti-via Roma si previde una seconda fila di palazzi con inframmezzata una sontuosa galleria di passaggio con una copertura vetrata: Galleria Mazzini. Con regio decreto del 26 luglio 1874[senza fonte] si proclamarono di pubblica utilità questi secondi lavori che portarono all'apertura della Galleria Mazzini. Quanto all'intitolazione, la si imponeva superando le contestazioni contrarie al nome dell'esule da parte del partito cattolico. I lavori per la Galleria Mazzini iniziavano dunque il 26 luglio 1874 per terminare nel 1876 con la posa degli arredi di bronzo, fatti fondere a Berlino: sotto la cupola, i quattro Giano (Giano Bifronte, divinità antico romana simbolo di Genova) angolari di bronzo dorato, e sotto a questi i quattro lampadari in bronzo con lo...
Read moreEssa si ispira, neanche troppo velatamente, alla Galleria pedonale V.E. di Milano. Tutta vetro e ferro, anche se in misura più piccola rispetto a Milano, per ragioni di spazio. E già all'epoca della sua costruzione, tra il 1874 ed il 1876, ci furono molte polemiche per gli sbancamenti e le demolizioni effettuate. Attualmente vi si respira un aria deliziosamente retro', ma per quanto ancora?
Dopo la seconda guerra mondiale, vi è il restauro ed il recupero del vicinissimo teatro dell'opera, il Carlo Felice. La galleria risente positivamente di ciò, e grazie al rifacimento, della pavimentazione crea una bella osmosi con il foyer del teatro stesso. Successivamente, l'inserimento degli splendidi mosaici astratti, sotto ognuna delle 4 cupole impreziosiscono notevolmente il tutto.
Una volta qui si incontravano molti locali "storici". Locali che, a mio parere, o sono scomparsi, o non hanno però più niente di storico. Ciò nonostante è un luogo decisamente di lusso, adattissimo per fare le "vasche". Specialmente quando è brutto tempo, visto che la galleria è totalmente coperta.
Ma... ma purtroppo i guai calano dall'alto. Le infiltrazioni d'acqua, nel corso di più di un secolo, hanno minato profondamente la sua copertura, in vetro e ferro. Ogni tanto poteva capitare che cadino dei calcinacci, e se ricordo bene, ad oggi sono ancora presenti delle reti di protezione. E, sempre se ricordo bene, sono state tolte le splendide, ma pesantissime sculture in bronzo. Sculture alla base di almeno una delle cupole. Esse raffiguravano il grifone, con lo stemma cittadino.
Insomma i lavori ci sono, e vanno avanti da tempo, ma a...
Read moreLa Galleria Giuseppe Mazzini è un camminamento coperto situato nel centro di Genova, in prossimità del Teatro Carlo Felice e di piazza De Ferrari. La Galleria Giuseppe Mazzini è una delle passerelle classiche del centro di Genova. Prende il nome dal patriota italiano, Giuseppe Mazzini. Fu costruito tra il 1870 e il 1880 ispirandosi ai celebri passaggi di Parigi e alla grande Galleria Vittoria Emanuele II a Milano. La galleria è stata realizzata dopo il completamento di via Assarotti. Questo fa parte della grande ricostruzione della città. Il pavimento di oggi è stato installato nel 1992. Il per i festeggiamenti per Colombis è stato motivo di rinnovamento degli edifici di tutta Genova. Le lastre originali del negozio degli anni '70 sono state sostituite con la superficie lucida del pavimento che vediamo oggi. Per l'incontro del G8 che si è svolto a Genova nel 2001, la pavimentazione della galleria Mazzini è stata arricchita con cupole in vetro colorato, quattro mosaici ottagonali in marmo e ottone lucido. Galleria Mazzini meta dello struscio pomeridiano, caffè, librerie, luogo da letterati e artisti, ma anche concentrato di locali alla moda e ristoranti notturni. IL rinnovamento ha stimolato l’organizzazione di alcuni eventi, antiquariato fiera del libro, del Disco In Vinile etc etc 𝓚.𝓢 😊 ...
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