Complesso rinascimentale cinquecentesco imperdibile se ci si trova a Genova! Scorgerete già da lontano la maestosa Fontana del Nettuno di Taddeo Carlone, visibile anche dalla strada, al di fuori dei cancelli. L' augusto giardino, inoltre, Vi accoglierà con la bellissima Fontana del Satiro del Montorsoli, già collaboratore di Michelangelo, unitamente alla Fontana dei Delfini, realizzata probabilmente da un disegno di Perin del Vaga, l'artista fiorentino che fu allievo di Raffaello a Roma e che nel 1533 ultimò la sontuosa ed impegnativa decorazione pittorica del palazzo. Nell'atrio le lunette sbiadite raffigurano le vite dei sette re di Roma, così come furono narrate nelle Storie di Tito Livio, mentre nei pennacchi si possono osservare i quindici dèi olimpi principali, assieme ad Ebe ed Ercole, che prese in sposa la coppiera degli dèi post apoteosi, a simboleggiare allegoricamente il passaggio dall'età dell'oro a quella dell'argento. Mirabili e sfarzose tutte le grottesche del palazzo, ed in particolare quelle dello scalone, citate anche dal Vasari per la loro ricchezza espressiva e per alcuni dettagli particolarmente fantasiosi. Potendo nominare per ragioni di spazio solo parte degli innumerevoli affreschi del maestro toscano, sono da non perdere: la Loggia degli Eroi; il Salone dei Giganti, folgorati da Giove dopo esserglisi ribellati; la Sala dello Zodiaco (ben conservati solo il segno dei Pesci e dell'Acquario); la Sala di Perseo, con lunette illustranti le dure prove del Danaide, secondo il celebre testo ovidiano; la Sala di Aracne o delle Metamorfosi, con le dodici Arti nei pennacchi; la Sala di Psiche; la Sala di Fetonte. Queste, assieme al Salone del Naufragio o del Nettuno, costituiscono il nucleo originario del Palazzo del Principe, mentre la Galleria Aurea e le altre sale, tra cui menzioniamo quelle di Prometeo, e la Sala di Paride (con allegorie dipinte da Domenico Piola), sono da considerarsi addizioni tardo cinquecentesche. Tra gli svariati quadri, il Ritratto di Andrea Doria come Nettuno, nella Sala di Psiche, del Bronzino, e l'inestimabile Ritratto di Andrea Doria di Sebastiano del Piombo, oltre ad un Baciccio a tema religioso nella Cappella (S. Giuliano riceve la palma del martirio). Molto pregevole e ben conservato uno dei due sarcofaghi romani dell'atrio, raffigurante episodi del mito di Diana/Selene e Endimione, così come narrato da Saffo e dai poeti alessandrini. Si può chiaramente distinguere a sinistra il dio Hypnos, il Sonno dei latini, mentre versa succo di papavero sul capo del bel pastore. Ed al suo fianco la dea, nell'atto di scendere dal carro, con al centro Imeneo ed Aura, la dea alata dell'aria. Impossibile, infine, non menzionare i celeberrimi arazzi quattrocenteschi con le Storie di Alessandro Magno, di fama rilevantissima. Una curiosità: il palazzo è ancora oggi di proprietà dei principi Doria Pamphilj. A due passi dalla principale stazione ferroviaria...
Read moreTHE MORE EXPENSIVE BATHROOM IN EUROPE! The experience I had there was painful, shameful and disappointed. I was walking there with my mom, and we was searching for a bathroom, my mom is hypertensive, she was desperately needed to use the bathroom, SHE almost couldn't walk because of it. We up the stairs and ask the receptionist if we could use the bathroom, WAS AN EMERGENCY and she look at my mom and said "if you need to use the bathroom you need to buy the ticket, 11 euros" to use the bathroom for an EMERGENCY!!.. So we paid, because my mom was feeling sick. Her blood pressure was to the roof, she was breaking out in a cold sweat. Besides that, the think about pee your pants in the middle of a public place.. She felt embarrassed, helpless and humiliated. What can I say about it? Can you imagine if a person don't have a card or money to pay the 11 euros? It is fair? To a person in an...
Read moreCostruita a partire dal 1529, per ordine di Andrea Doria, ne divenne la sua dimora strettamente personale.
Ovviamente l'ammiraglio non bado' a spese nella costruzione, e nell'abbellimento della sua dimora.
Artefice di tutto ciò fu (principalmente) Perin del Vaga. Uno dei 2 allievi di Raffaello, tanto per capirci. Quindi il risultato fu semplicemente strepitoso.
Tale abitazione era di un lusso senza pari, in città. Di conseguenza setto' gli standard dell'epoca portando, le altre famiglie, ad una rincorsa per eguagliare (ed in alcuni casi superare) questa dimora.
Purtroppo la seconda guerra mondiale ha danneggiato, fortemente, alcuni punti del tetto. Con la conseguente perdita degli affreschi, degli stucchi, e delle decorazioni, in quei punti. Quello che è rimasto comunque vale da solo il prezzo del biglietto.
Uno splendido giardino si trova nel lato a mare della villa, in esso sono ospitati 2/3 bellissimi pavoni. Se siete fortunati potete pure vederli. Ma, quello che pochi conoscono, era che la villa aveva un giardino molto più grande, e molto più bello, sul lato a monte.
Esso proseguiva su per la collina lievemente a nord ovest della villa stessa. L'urbanizzazione del secolo scorso ha cancellato tutto ciò. Con l'eccezione di 3 punti.
Trovandosi al di fuori delle mura cittadine la villa non è mai stata un "palazzo dei Rolli". Ma la sua posizione era strategica, non troppo lontano dalla città, per poter intervenire rapidamente.
Né dentro la città per la sicurezza di Andrea Doria, nel frattempo diventato principe. Ancora oggi è di proprietà della famiglia Doria.
La villa aveva anche un porto privato con le navi sempre pronte a partire. Ed era, inoltre, autosufficiente per l'approvvigionamento idrico. Questo grazie al lago del Lagaccio, oggi scomparso.
Il lago, artificiale, era stato fatto costruire dal principe più a monte, proprio per questo motivo. Il quartiere alle spalle della villa porta ancora questo nome.
La dimora ha ospitato molti personaggi illustri nel corso del tempo. Ad esempio, sulla parete Nord dell'edificio, è presente una targa marmorea che ricorda il soggiorno di Giuseppe Verdi.
Attualmente l'ingresso alla struttura non è dall'imponente portone principale. Ma da uno più pratico, nonché più piccolo e discreto, posto sull'angolo nord est...
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