Torno amareggiata e arrabbiata dalla mostra di Modigliani. Andiamo con ordine: giornata di diluvio, venerdì mattina, parto con l'idea (giusta) che non ci sia nessuno a vedere la mostra. La piazza di fronte al museo, che prima era un enorme parcheggio, per l'occasione è stata pedonalizzata. Molto più bella devo dire. Solo che non c'è più un parcheggio a pagamento nel raggio di 15 minuti a piedi. Quello della fortezza è stato riservato ai residenti. Quindi parcheggio distante e sotto il diluvio vado al museo. Qualche totem nella piazza indica biglietteria da una parte e ingresso da un altro, peccato che i totem sono tutti ruotati in modo diverso e non si capisce dove andare. Seguiamo la corsia "ingresso mostra", ma arrivati ci dicono che il biglietto si fa altrove e ci spiegano finalmente dove, diciamo che non ci sono indicazioni chiare, risposta “il vento ha fatto volare i cartelli”. Facciamo il biglietto, ma per andare e tornare, bisogna rifare un giro tutto intorno al palazzo per evitare un pratino di fango che separa ingresso da biglietteria. Sempre sotto il diluvio. Nel frattempo fuori non è ancora ricomparso il fantomatico cartello volato via, né ricomparirà mai in giornata. Depositiamo le borse al guardaroba (gratis) ci dicono che per l’audioguida ci vogliono 3 euro, ma con la tessera coop è gratis, basta una tessera per due audioguide. Bene, facciamo tre metri. L’addetto alle audioguide ci chiede tre euro, ci dice che ci vogliono due tessere, facciamo notare che la collega a due metri da lui ha detto il contrario un secondo prima. Allora si mettono a discutere fra loro. Ne usciamo solo mostrando un’altra tessera. Entriamo. Bella mostra, buona illuminazione. Teniamo conto però che siamo in venti persone al massimo. Audioguida noiosa. Molti quadri di Utrillo e Soutin, 9 pitture ad olio di Modigliani, tutte con audioguida da ascoltare, tutte in uno riquadro di 15-20 metri quadri al massimo. Dieci delle venti persone presenti in mostra sono ferme qui a guardare i quadri e ascoltare l’audioguida. Immagino che in una giornata di media o alta affluenza, non si veda assolutamente nulla. Usciamo e chiediamo dove è la mostra fotografica su Livorno (che ovviamente termina il 6 gennaio, era troppo intelligente farla durare quanto la mostra di Modigliani?). Risposta “è nella parte di arte contemporanea, ma abbiamo cambiato l’orario e ora è chiusa di mattina, torni alle 15 nel pomeriggio tanto è gratuita”. Alla mia domanda se serve il biglietto delle mostra, risposta “no”. A restituzione dell’audioguida mi chiedono se ci è piaciuta la mostra, rispondo di sì ma che non mi è piaciuta l’organizzazione. Faccia arrabbiata, mi avessero chiesto cosa non mi è piaciuto….ma allora perché me lo chiedi? Decidiamo di pranzare in zona e tornare nel pomeriggio per la mostra fotografica. Ore 15.30, sempre sotto il diluvio, entriamo e ci dicono che dobbiamo uscire e rientrare dalla porta accanto, faccio notare che diluvia e c’è solo un nastro, chiedo se posso passare sotto (non c’è nessuno). Risposta “no deve uscire e entrare dalla parte giusta”. Ok, riprendi ombrello, esci….ma la porta suddetta è chiusa a chiave. Rientro imbufalita e passo sotto il nastro. E ovviamente mi richiedono il biglietto per entrare, che per fortuna avevo conservato. E meno male che due ore prima mi hanno detto che non serviva. E adesso la chicca finale: la mostra è allestita dove era il museo della città (inaugurato aprile 2018), ai vecchi magazzini (bottini) dell’olio. Rimane visibile solo un plastico. Chiedo dove sia stato riallestito il museo, convinta che questa mostra di Modigliani fosse una bella occasione per far conoscere ai turisti anche il museo della città, che mi era piaciuto moltissimo. Mi dicono che non c’è più, e che non verrà riaperto. Insomma, a poco più di un anno dalla nascita, hanno deciso che era poco interessante, troppo caro e non attirava gente. E l’hanno chiuso. Non ho parole, o meglio ne ho che è meglio...
Read moreStamattina sono stato a vedere la mostra di Modigliani a Livorno ai bottini dell'olio. All'entrata una bella sorpresa, la piazza del luogo pio è tutta sgombra dalle auto, molto bella, ma non sono stati creati parcheggi alternativi se non per i residenti per cui ho dovuto parcheggiare vicino al cinema dei 4 Mori e mentre pioveva a dirotto non è stata una passeggiata piacevole. Appena entro, c'è il guardaroba e subito mi appresto a lasciare giubbotto e ombrello, poi mi chiedono il biglietto, ma io ne ero privo, pensavo di farlo all'entrata e invece la biglietteria non segnalata è a 150 metri fuori dal museo, sembra che il cartello fosse caduto per il vento, riprendo ombrello e giaccone, esco...e finalmente dopo aver pagato 13 euro come socio Coop, ho il biglietto. Ritorno all'entrata, passo di nuovo a posare ombrello e giaccone, prendo l'audioguida, meno male che sono socio Coop e che avevo tessera e documento altrimenti avrei dovuto pagare altri tre euro, ed entro. Io sono un appassionato di Utrillo e nella mostra con mia piacevole sorpresa ci sono molti bellissimi quadri di questo artista. Mi piace anche Soutine, che non troviamo spesso nelle mostre e qui ci sono quadri molto interessanti. Finalmente arrivo nella zona Modigliani dove si trovano 9 quadri ad olio molto belli, ma inseriti in uno spazio piccolo. Oggi c'era poca gente, ma mi immagino che con un po' di persone lo spazio diventi di scarsa fruizione. La mostra prende tutto lo spazio che ospitava il museo della Città di Livorno che avevo visto ad Aprile e che mi era piaciuto molto per la realizzazione accurata, interessante e storicamente avvincente questa realizzazione è stata smantellata per far spazio alla mostra e una addetta del museo mi ha detto che non verrà ripristinata una volta finita la mostra Modigliani, non so se questa notizia sia vera, ma se così fosse sarebbe una grande stupidaggine, il lavoro fatto per allestirla era veramente originale e utile per conoscere la storia della città. Alla mostra su Modigliani è abbinata una mostra di foto su Livorno. Ho provato ad entrare ma mi hanno detto che era cambiato da oggi l'orario e che era aperta solo nel pomeriggio. Sono uscito, ho mangiato qualcosa e alle 15 ero lì per vedere la mostra. La porta era ancora chiusa e mi hanno detto che dovevo uscire o scavalcare la barriera di demarcazione. Io sono uscito sempre sotto l'acqua, ma la porta era ancora chiusa, allora ho scavalcato semplicemente il cordone di divisione. A quel punto una ragazza è venuta di corsa per chiedermi il biglietto, volevano il biglietto della mostra di Modigliani, ma sui quotidiani avevo letto che la mostra fotografica fosse gratis, comunque fortunatamente lo avevo ancora e così sono riuscito ad entrare. Per chi è appassionato di foto la mostra merita una visita. Alla fine della storia ho una sensazione che la struttura organizzativa di questo evento così importante per Livorno non sia ancora rodata al punto giusto. Troppe persone che davano indicazioni diverse... Speriamo che siano solo errori...
Read moreNot many people outside of Italy know about this museum, but they truly should. I was absolutely stunned by the beauty hidden in those rooms. I loved every single collection: the historical maps of Livorno, the paintings of the sea and the people of Livorno and the Garibaldi collection (which touched me deeply, as someone who loves history and has great respect for Italy).
As an Orthodox Christian, I was happily surprised to find Orthodox icons in the museum. It filled my heart with warmth.
Even the modern art collection impressed me, despite the fact that I am usually not a fan of modern art.
I also had the pleasure of meeting an amazing person there - Aurelia. Meeting her truly made my day. Art and food are wonderful, but it’s people who make us fall in love with a country. She told me she thinks about visiting Georgia one day and I truly hope she does — I’ll be happy to show her around old Tbilisi. ❤️🤍
Greetings from Georgia and special thanks to...
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