La Basilica Magistrale di Santa Maria della Steccata è un santuario mariano realizzato a Parma tra il 1521 ed il 1539 ed elevato nel 2008 al rango di basilica minore. Sul sito dell'attuale chiesa della Steccata esisteva sin dal 1392 un oratorio eretto per ospitare una venerata immagine di san Giovanni Battista dipinta a fresco sulla parete esterna di una casa di strada San Barnaba (oggi via Garibaldi): l'edificio divenne poi sede di una Confraternita intitolata alla Vergine Annunciata e finalizzata alla distribuzione di doti matrimoniali per le fanciulle nubili povere e prive della protezione paterna. Verso la fine del XIV secolo sulla facciata dell'oratorio venne realizzato il dipinto di una Madonna allattante, che divenne presto oggetto di particolare devozione da parte dei parmigiani; dal fatto che l'area dell'edificio era protetta da uno "steccato", realizzato proprio per regolare l'afflusso dei numerosi pellegrini, quella Vergine iniziò ad essere invocata col titolo di Madonna della Steccata. Per meglio custodire la preziosa immagine, nel 1521 i congregati decisero di far erigere un grande santuario. Il 4 aprile del 1521 il vescovo di Lodi Nicolò Urbani pose la prima pietra dell'edificio: i lavori vennero affidati agli architetti Bernardino e Giovan Francesco Zaccagni da Torrechiara, che avevano già diretto il cantiere della chiesa abbaziale di San Giovanni, e dal 1525 proseguirono sotto la supervisione di Gian Francesco d'Agrate; la cupola venne realizzata invece tra il 1526 ed il 1527 da Antonio da Sangallo il Giovane, che era stato inviato a Parma da papa Clemente VII per alcuni lavori di architettura militare. La chiesa venne consacrata il 24 febbraio del 1539 dal cardinale Gian Maria Ciocchi del Monte, legato papale nei ducati di Parma e Piacenza. Nel 1718, papa Clemente XI sottrasse il santuario alla Congregazione che l'aveva voluta per donarla al duca Francesco di Parma e Piacenza, che ne fece la sede dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio, l'ordine equestre il cui gran magistero era stato ceduto nel 1699 da Andrea Flavio Comneno ai Farnese. L'edificio è impostato su una pianta a croce greca, con bracci posti sugli assi cardinali e chiusi da quattro grandi absidi simmetriche, e tra i bracci sorgono quattro cappelle quadrangolari da sempre destinate al culto. È difficile stabilire a chi spetti la paternità dettagliata del progetto della chiesa, il cui impianto ricorda la soluzione concepita dal Bramante per San Pietro in Vaticano; Vasari, nelle Vite, afferma che fu fatta, "come si dice, con disegno ed ordine di Bramante". La cupola centrale del Sangallo è invece di chiara derivazione romana. La pianta ricorda, anche per la mancanza di un campanile, la chiesa della Consolazione di Todi tuttavia vi sono numerose differenze: tra gli arconi della crociera e le absidi sono inserite delle sezioni di volta a botte mentre sull'esterno degli angoli della croce ci sono delle cappelle, da ciò si può dedurre che le spinte non convogliano sui muri esterni dell'edificio come avveniva a Todi. L'esterno può essere suddiviso in tre livelli: absidi e cappelle d'angolo (1° livello), tetto e presbiterio (2°), la cupola (3°). La posizione delle finestre è studiata in funzione dei dipinti interni e la luce si diffonde in maniera graduale in tutta la chiesa: Le campate intermedie si trovano leggermente in penombra, l'abside riceve un'illuminazione diffusa ed abbondante, ed infine la Cupola che viene colpita da una luce intensa. A questo proposito è molto importante il ruolo delle foglie d'oro negli archi traversi e delle doratura del rame delle rosette delle volte a botte. L'ingresso principale in origine si apriva sul piazzale a sud e venne traslato sull'abside orientale solo nel XVIII secolo. L'interno è ornato da affreschi di scuola parmense del XVII secolo: l'intera decorazione pittorica venne inizialmente affidata al Parmigianino, che però riuscì a realizzare solo i pregevolissimi affreschi del sottarco orientale con Tre vergini savie e tre...
Read moreLa basilica magistrale di Santa Maria della Steccata, dal 1718 sede dell'Ordine costantiniano di San Giorgio, è un santuario mariano cattolico dalle forme rinascimentali e barocche, situato in strada Giuseppe Garibaldi 5 a Parma, in provincia e diocesi di Parma; l'edificio fu realizzato tra il 1521 e il 1539 ed elevato nel 2008 alla dignità di basilica minore. La chiesa, che rientra fra il patrimonio dell'Ordine costantiniano, dal 2006 è inoltre sede del Museo costantiniano della Steccata. Sul sito dell'attuale chiesa della Steccata esisteva sin dal 1392 un oratorio eretto per ospitare una venerata immagine di Giovanni Battista dipinta a fresco sulla parete esterna di una casa di strada San Barnaba (oggi strada Garibaldi): l'edificio divenne poi sede di una Confraternita intitolata alla Vergine Annunciata e finalizzata alla distribuzione di doti matrimoniali per le fanciulle nubili povere e prive della protezione paterna. Verso la fine del XIV secolo sulla facciata dell'oratorio venne realizzato il dipinto di una Madonna allattante, che divenne presto oggetto di particolare devozione da parte dei parmigiani; dal fatto che l'area dell'edificio era protetta da una staccionata, realizzata forse proprio per regolare l'afflusso dei numerosi pellegrini, quella Vergine iniziò ad essere invocata col titolo di Madonna della Steccata. Per meglio custodire la preziosa immagine, nel 1521 i congregati decisero di far erigere un grandioso santuario. Il 4 aprile del 1521 il vescovo di Lodi Nicolò Urbani pose la prima pietra dell'edificio: i lavori vennero affidati agli architetti Bernardino e Giovan Francesco Zaccagni da Torrechiara, che avevano già diretto il cantiere della chiesa abbaziale di San Giovanni ma che, dopo alcune divergenze, dal 1525 furono sostituiti da Gian Francesco d'Agrate; la cupola venne realizzata invece tra il 1526 ed il 1527 su disegni di Antonio da Sangallo il Giovane, che era stato inviato a Parma da papa Clemente VII per alcuni lavori di architettura militare. La chiesa venne consacrata il 24 febbraio del 1539 dal cardinale Gian Maria Ciocchi del Monte, legato papale a Parma e Piacenza. Nel 1718, papa Clemente XI sottrasse il santuario alla Congregazione che l'aveva voluta per donarla al duca Francesco di Parma e Piacenza, che ne fece la sede dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio, l'ordine equestre il cui gran magistero era stato ceduto nel 1699 da Andrea Flavio...
Read moreQuesta bellissima chiesa di stile rinascimentale e barocco si trova vicino al Teatro Regio. Imponente nei suoi 3 livelli, abside e cappelle d’angolo; tetto e presbiterio e la sua cupola di derivazione romana, visibile da diversi angoli dalla città di Parma . Qui un poco di storia dalla Diocesi di Parma. La Basilica Magistrale di Santa Maria della Steccata è un santuario mariano realizzato a Parma tra il 1521 ed il 1539 ed elevato nel 2008 al rango di basilica minore. Sul sito dell'attuale chiesa della Steccata esisteva sin dal 1392 un oratorio eretto per ospitare una venerata immagine di san Giovanni Battista dipinta a fresco sulla parete esterna di una casa di strada San Barnaba (oggi via Garibaldi): l'edificio divenne poi sede di una Confraternita intitolata alla Vergine Annunciata e finalizzata alla distribuzione di doti matrimoniali per le fanciulle nubili povere e prive della protezione paterna. Verso la fine del XIV secolo sulla facciata dell'oratorio venne realizzato il dipinto di una Madonna allattante, che divenne presto oggetto di particolare devozione da parte dei parmigiani; dal fatto che l'area dell'edificio era protetta da uno "steccato", realizzato proprio per regolare l'afflusso dei numerosi pellegrini, quella Vergine iniziò ad essere invocata col titolo di Madonna della Steccata. Per meglio custodire la preziosa immagine, nel 1521 i congregati decisero di far erigere un grande santuario. Il 4 aprile del 1521 il vescovo di Lodi Nicolò Urbani pose la prima pietra dell'edificio: i lavori vennero affidati agli architetti Bernardino e Giovan Francesco Zaccagni da Torrechiara, che avevano già diretto il cantiere della chiesa abbaziale di San Giovanni, e dal 1525 proseguirono sotto la supervisione di Gian Francesco d'Agrate; la cupola venne realizzata invece tra il 1526 ed il 1527 da Antonio da Sangallo il Giovane, che era stato inviato a Parma da papa Clemente VII per alcuni lavori di architettura militare. La chiesa venne consacrata il 24 febbraio del 1539 dal cardinale Gian Maria Ciocchi del Monte, legato papale nei ducati di...
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