Very disorganized. We have tried for 3 days to get a tour of this theater. 1st day we were told there were no more tours in English, 2nd day they said they’d call me if they could do a tour in the afternoon, went back in the afternoon to double check the tour schedule for the 3rd day and we signed up for a 10:30am tour. We decided to change our trip around because we were going to leave for Bologna in the morning, but changed because we really wanted to see this theater (studied classical music in college). We show up on the 3rd day to be told there are no tours in English this morning, but if we wait until the afternoon they might have one. 😂 Yeah we’ve heard that before. I told the woman that we signed up for the 10:30am tour when we stopped in yesterday. Our names were put in a book and my phone number was taken. She said they were rehearsing. So yesterday afternoon you didn’t know there was going to be a rehearsal the next morning? We signed up, so if you didn’t know this information before you took my phone number. Isn’t that why you took my phone number so if there was a change you could let me know and not have us change our itinerary and walk in the pouring rain to be told there is no tour? I’m sure the theater is gorgeous, but they need to figure this out. There was a couple in front of us looking for a tour in English as well. I totally understand if they don’t offer tours in English. I completely get it. This is Italy. We know some Italian (been working on it for a year), but not enough to take a tour. If you don’t offer tours in English just say so. This way we don’t keep hoping & keep being disappointed. And don’t rearrange our schedule for a tour that’s never...
Read moreIl Teatro Regio di Parma (già "Nuovo Ducale Teatro") è il teatro d'opera della città di Parma e considerato uno tra i più importanti teatri di tradizione in Italia. Sebbene internazionalmente sia meno noto rispetto alla Scala di Milano e alla Fenice di Venezia, è considerato dagli appassionati d'opera una delle case per eccellenza della grande tradizione operistica italiana. La duchessa Maria Luisa (del Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla), prendendo atto che il vecchio Teatro Ducale fondato nel 1689 era inadeguato alle esigenze della città, sollecitò la costruzione di un nuovo edificio più moderno. Sul terreno già appartenuto al monastero di Sant'Alessandro e su progetto dell'architetto di corte Nicola Bettoli, si cominciarono perciò nel 1821 i lavori per la costruzione del Nuovo Ducale Teatro, da 1.800 posti, che alla fine costeranno alle casse ducali 1.190.664 lire e si concluderanno dopo otto anni, nel 1829. Fu inaugurato con scarso successo il 16 maggio 1829, in presenza della Duchessa, con l'opera Zaira, appositamente composta da Vincenzo Bellini. Nel 1853 vennero attuate da Carlo III di Parma delle opere di rifacimento, affidate a Girolamo Magnani. Nello stesso periodo, con la presentazione del rinnovamento del teatro, venne inaugurato il lampadario che è tuttora in uso ed insieme ad esso anche il sistema di illuminazione a gas che sostituì il sistema con candele e lampade ad olio (l'elettricità arrivò solo nel 1890). Nell'Ottocento la sala grande del teatro presentava delle sostanziali differenze rispetto alla struttura attuale: il palcoscenico si spingeva per qualche metro all'interno della sala nel luogo che è indicato come 'proscenio' che oggi è riservato all'orchestra, che a quel tempo occupava la zona designata per le prime file della platea. Nel 1847, con la morte di Maria Luigia e con il passaggio sotto il ducato dei Borbone, il teatro cambia nome, nel 1849 Teatro Reale e poi dal 1860 Teatro Regio. Fin dal Seicento i teatri erano stati per le città italiane motivo di onore e prestigio, oltre che strumenti culturali per il bene della società, ma dalla seconda metà dell'Ottocento vennero considerati un lusso non accettabile economicamente dalla comunità, perciò nel 1868 il Teatro Regio, fino ad allora proprietà dello Stato Nazionale (dal 1860), fu ceduto al Comune di Parma. Insieme ad esso vennero temporaneamente chiusi altri teatri molto importanti tra i quali la Scala di Milano (nelle stagioni dal 1892 al 1894), infatti era molto difficoltoso per i comuni il sostenimento di spese che neppure lo Stato era stato in grado di mantenere. Ma i cittadini parmigiani riuscirono grazie ad un referendum a far riaprire il Teatro Regio per la stagione...
Read moreIl Teatro Regio, considerato tra i melomani uno dei più rinomati teatri dell’opera lirica italiana, nasce per volontà della duchessa Maria Luigia d’Asburgo-Lorena, moglie di Napoleone, inviata a reggere il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla dopo il Congresso di Vienna.Iniziati i lavori nel 1821 su progetto dell’architetto di corte Nicola Bettoli, il Teatro inaugura il 16 maggio 1829 con Zaira, opera di Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani. Costruito in stile neoclassico, con facciata caratterizzata da un colonnato di ordine ionico, dall’atrio si accede alla Sala del Foyer, scandita da due file di quattro colonne, sul pavimento del quale sono visibili le botole da cui veniva diffuso il riscaldamento. Una scalinata porta alla Sala del Ridotto, dov’era il palco reale di Maria Luigia, che poteva accedervi direttamente dalle stanze del Palazzo Ducale attraversando un percorso esclusivo. Superando il Foyer si accede alla platea ellittica, decorata da G. Magnani nel 1853, circondata da quattro ordini di palchi e dal loggione. La sala è sovrastata dal soffitto dipinto da Giovan Battista Borghesi nel quale, disposti in cerchio intorno all’ astrolampo, il grande lampadario in bronzo dorato forgiato dalle officine Lacarrière di Parigi. In alto, un orologio “a luce”, che segna l’ora di cinque in cinque minuti, è posto al centro dell’architrave del proscenio. Il sipario dipinto, uno dei pochi esempi giunti fino a noi, è anch’esso opera del Borghesi: una popolata allegoria della Sapienza, con Minerva assisa in trono circondata da dèi, ninfe, poeti e muse mostra, nelle sembianze della dea, il ritratto di Maria Luigia. E’ possibile visitare il Teatro Regio di Parma con un accompagnatore che ne illustra le caratteristiche e ne ripercorre la storia. La visita dura circa 30 minuti e prevede l’ingresso alla Sala del Foyer, alla platea (salvo i casi di prove, audizioni o spettacoli) e alla Sala del Ridotto. I laboratori di sartoria, la sala di scenografi a, la sala prove dell’orchestra, i camerini e il palcoscenico si svelano ad appassionati e curiosi che potranno accedere a luoghi normalmente non aperti al pubblico. La visita al backstage del Teatro Regio di Parma è riservata, su prenotazione, a gruppi composti da un numero limitato di persone, per un minimo di due, e sarà effettuata da personale qualificato multilingue della Fondazione. La durata della visita è di circa 1 ora e 30 minuti. I gruppi sono invitati a prenotare a visitareilregio_teatroregioparma.it. Ogni anno vi si svolgono la Stagione Lirica ed il Verdi Festival, ai quali prendono parte artisti di fama...
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