Il Colosseo Quadrato, ufficialmente conosciuto come Palazzo della Civiltà Italiana, è uno degli esempi più affascinanti e controversi dell'architettura razionalista italiana. Situato nel cuore dell’EUR, quartiere di Roma progettato negli anni '30 per celebrare l’Esposizione Universale del 1942 (mai tenutasi a causa della guerra), questo edificio è una sintesi perfetta tra monumentalità classica e modernismo, che continua a esercitare un potente magnetismo visivo e culturale.
Progettato dagli architetti Giovanni Guerrini, Ernesto Bruno La Padula e Mario Romano, il Colosseo Quadrato è un inno alla simmetria e all'essenzialità, caratteristiche tipiche del movimento razionalista. La struttura colpisce immediatamente per le sue dimensioni: un parallelepipedo monumentale, composto da sei file di nove archi ciascuna su tutti e quattro i lati, una griglia di vuoti e pieni che crea un ritmo visivo regolare e ipnotico. Questa geometria rigida e minimale è al servizio di un'estetica che richiama l'architettura classica, ma la reinterpreta in chiave modernista, riducendo tutto all'essenziale.
Il soprannome di "Colosseo Quadrato" non è casuale: l'edificio richiama esplicitamente il Colosseo, il simbolo stesso di Roma e della sua grandezza imperiale. Tuttavia, mentre l'anfiteatro romano è circolare, pieno di dettagli e imperfezioni, il Palazzo della Civiltà Italiana rappresenta una versione idealizzata, astratta e geometrica della grandiosità romana, priva di decorazioni superflue. Qui, la modernità si veste di classicità, e il passato diventa un linguaggio visivo per affermare la potenza e l’ordine.
Uno degli aspetti più iconici dell'edificio è la scritta incisa sulla facciata: "Un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori e di trasmigratori". Queste parole, concepite durante l'epoca fascista, rappresentano un’idea di grandezza e identità nazionale che si riflette anche nell’architettura del palazzo. Oggi, questa frase mantiene un significato storico importante, una testimonianza dell’epoca in cui l’edificio è stato costruito, ma il Colosseo Quadrato ha saputo liberarsi dal suo contesto originale per diventare un simbolo atemporale dell'architettura moderna.
All'interno, l’edificio è altrettanto imponente, con spazi ampi e lineari che trasmettono una sensazione di maestosità. Sebbene il palazzo sia stato originariamente concepito per ospitare mostre e celebrazioni dell’arte e della cultura italiana, oggi è sede della Maison Fendi, che ne ha fatto il suo quartier generale. L'interno, ridisegnato con rispetto per la struttura originaria, riflette una fusione di minimalismo moderno e lusso contemporaneo, un incontro tra passato e presente che rispecchia la storia stessa dell’edificio.
Il Colosseo Quadrato, nonostante il suo legame con un periodo storico controverso, è oggi considerato un capolavoro del razionalismo italiano. Il suo design essenziale e pulito ha influenzato generazioni di architetti e designer, affermandosi come un'icona dell'architettura moderna. La sua monumentalità silenziosa, priva di ornamenti inutili, continua a impressionare per la sua capacità di evocare emozioni con la sola forza delle sue proporzioni.
Il Colosseo Quadrato è un simbolo di potenza e bellezza razionale, che racconta una parte importante della storia architettonica e politica di Roma. Con la sua maestosità e semplicità, è un luogo che incanta per la sua perfezione geometrica e la sua capacità di far dialogare il passato con il futuro. Visitare il Colosseo Quadrato significa immergersi in una dimensione senza tempo, dove l’architettura diventa espressione di idee e identità e dove il razionalismo raggiunge la sua massima...
Read moreÈ di uno degli edifici più rappresentativi della capitale: sebbene sia nato come espressione architettonica dell'essenza del regime fascista in Italia, la sua minimale bellezza presto l'ha reso un'opera monumentale, destinata a celebrare l'arte. Ribattezzato il Colosseo quadrato per la sua somiglianza con l'antico anfiteatro è conosciuto anche come Palazzo della Civiltà Italiana oppure del Palazzo della Civiltà del Lavoro: tuttavia è famoso a Roma soprattutto come Palazzo EUR, cioè proprio quello che è il quartiere romano con il Colosseo quadrato come simbolo iconico. Ha la forma di un grosso parallelepipedo con le quattro facciate uguali, ciascuna scandita da cinquantaquattro arcatelle che tanto lo fanno assomigliare al Colosseo, però dalla forma razionalizzata. La sua altezza si eleva per sessanta metri e la base, invece, è larga cinquantatré metri: la struttura è in cemento armato e la copertura in travertino, materiale che richiama i valori di romanità cui s'ispira il regime fascista. Ideato e progettato nella seconda metà degli anni Trenta, iniziò a essere costruito in quel periodo e inaugurato nel 1940 ancora incompleto: addirittura i lavori subirono un'interruzione per essere ripresi, poi, nel dopoguerra. Il quartiere romano dell'EUR e il Colosseo quadrato hanno una storia quasi univoca: alla città di Roma, nel 1942, fu assegnata l'Esposizione Universale, così si decise di ospitare la grande rassegna in un nuovo quartiere in via di realizzazione il quale, per l'occasione, ricevette come nome di battesimo EUR 42, proprio dall'acronimo di Esposizione Universale Roma e dall'anno dell'evento, mentre tutta l'area dove sarebbe dovuto sorgere fu denominata Quadrato della Concordia. Tutto questo finì anche per sancire il legame tra il Colosseo quadrato e Mussolini, giacché l'allora governo italiano intese cogliere l'occasione per celebrare anche il ventennale del regime fascista. La commissione esaminatrice dei progetti edili per il quartiere fu presieduta da Marcello Piacentini e per il progetto del Palazzo della Civiltà Italiana approvò quello di Giovanni Guerrini, Ernesto Lapadula e Mario Romano: nella versione definitiva furono ridotti gli archi e la struttura diventò un parallelepipedo a base quadrata. Su quello che ben presto venne ribattezzato Colosseo quadrato la scritta "un popolo di poeti di artisti di eroi / di santi di pensatori di scienziati / di navigatori di trasmigratori" campeggia sui quattro prospetti scolpita nel travertino a caratteri capitali romani ed è la citazione di un discorso del Duce in cui egli scherniva le sanzioni paventate dalla Società delle Nazioni all'Italia per via della guerra d'Etiopia. Al piano terra, tra gli archi, si scorgono le statue: si tratta di ventotto sculture raffiguranti l'allegoria delle virtù del popolo italiano, in accordo con la citazione espressa in alto. Tra queste qualità ci sono l'eroismo, la filosofia, il genio politico, la musica, la storia, l'architettura, l'artigianato e molte altre ancora. Per quanto riguarda, invece, le statue poste ai quattro angoli del basamento, si tratta di monumenti equestri con soggetto i Dioscuri figli di Zeus: sono opera di Publio Morbiducci e Alberto Felci. all'interno riprende le linee esteriori: ci sono grandi cubature coperte di rivestimenti marmorei dall'andamento enfaticamente verticale. Si contraddistinguono i pavimenti, di marmo rosso antico, mentre lo sfarzo è sottolineato soprattutto dai grandi lampadari in cristallo e ottone, restaurati secondo la loro immagine originale. Oggi al suo interno si svolgono molte attività imprenditoriali e mostre del gruppo di...
Read moreI like this place but couldn't find any information easily about how to visit it or if it's open to the public or not. I walk up and it's barricaded and clearly not open to public. Seems there is a lot of confusion on the Italian tourism sites on what you can visit and what you just view from afar. This is something you walk by and take a photo, and then read a bit about the history. Was built during Mussolini era for the 1942 World Fair and is a prime example of Fascist style architecture. It really stands out in EUR area and In Rome overall. Locals call it the...
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