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Villa Carpegna — Attraction in Rome

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Villa Carpegna
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Villa Carpegna things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Villa Carpegna
ItalyLazioRomeVilla Carpegna

Basic Info

Villa Carpegna

Piazza di Villa Carpegna, 00165 Roma RM, Italy
4.4(506)
Open 24 hours
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spot

Ratings & Description

Info

Outdoor
Relaxation
Scenic
Family friendly
Pet friendly
attractions: Parco di Villa Veschi, restaurants: Ferro e Ghisa, Canne al Vento, Fermento Bistrot Caffè, MaMi, Ristorante Kishi, Il Tamburello di Pulcinella, Ristorante cinese giapponese La luce, Sora Pia, Il Ristoro, McDonald's Roma De La Salle
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Ferro e Ghisa

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Ristorante cinese giapponese La luce

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Ferro e Ghisa

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Canne al Vento

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MaMi

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Reviews of Villa Carpegna

4.4
(506)
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5.0
3y

Villa Carpegna,e' chiamata il gioiellino del quartiere Aurelio. 

Situata nel quartiere Aurelio, la villa del Cardinal Gaspare Carpegna, edificata alla fine del Seicento e rinnovata due secoli dopo, è una delle poche ville romane che conserva inalterati i caratteri stilistici settecenteschi in un insieme di grande pregio.

L’acquisto della villa e del parco da parte del Comune di Roma (1978) ha consentito una integrale opera di recupero e il libero accesso al pubblico. Il casino nobile, nucleo principale della villa, è caratterizzato da un corpo centrale fiancheggiato da due ali laterali simmetriche sormontate da torrette; attualmente è sede della Quadriennale di Roma, una delle più prestigiose istituzioni d’arte contemporanea del Novecento, che consente di consultare il prezioso archivio e la biblioteca. Dove si trova: Municipio XIII, quartiere Aurelio Epoca: XVII-XX secolo Estensione: 7 ettari Ingressi: piazzale di Villa Carpegna La storia della villa è legata alle vicende della famiglia Carpegna ed in particolare al cardinal Gaspare, uno degli uomini più ricchi, potenti e colti del suo tempo. Nel 1684 egli acquistò, nei pressi di un terreno già di proprietà della famiglia, una vigna con casino, primo nucleo della futura villa. Più tardo di qualche anno è il Casino Nobile, progettato da Giovanni Antonio de Rossi, architetto di fiducia del cardinale. L'edificio a pianta rettangolare, formato da un corpo centrale fiancheggiato da due ali laterali simmetriche sormontate da due torrette, sorge in corrispondenza dell'asse principale del parco che congiunge l'ingresso con un ninfeo monumentale, solo in parte restaurato,  attraverso uno scenografico sistema di fontane. A Pietro Francesco Garoli si debbono gli affreschi della galleria del primo piano, riscoperti durante i restauri dell'edificio avviati nel 1985, raffiguranti alcune delle tenute di famiglia nel Montefeltro, racchiuse fra balaustre e colonne dipinte, secondo una soluzione compositiva di gusto neorinascimentale. Nell'Ottocento la villa passò alla famiglia Falconieri che fece rinnovare il Casino, realizzando tra l'altro un "saloncino dipinto alla pompeiana", al pianterreno, e un edificio di servizio, accanto a quello principale. Nel 1902 la villa fu acquistata dalla baronessa Caterina von Scheyns, che fece introdurre un pavimento musivo ed una decorazione a tempera con figurazioni vegetali nell'androne. Ad inizio Novecento la villa divenne un vero e proprio salotto internazionale, aperto ad ospiti illustri, come il futuro papa Giovanni XXIII. Il Comune di Roma ha acquisito la villa nel 1978, avviando un'opera di recupero. Dal 1998 al 2000 la villa è stata oggetto di vari interventi di restauro che hanno interessato il Casino Nobile oggi sede della Quadriennale di Roma. Nel corso del 2011 sono stati realizzati lavori di manutenzione straordinaria dell'area verde e il restauro di 5 fontane e nel 2013-2014 è stata restaurata la parte del parco al confine con la proprietà ecclesiastica, recuperando l’area antistante il ninfeo, con le magnifiche scalinate...

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2y

Nel cuore del quartiere Aurelio sorge Villa Carpegna, le cui origini risalgono alla fine del Seicento e si legano all’antica famiglia originaria di Montefeltro da cui prende il nome. Nel 1684, il ricco e potente cardinale Gaspare Carpegna acquistò una vigna nei pressi di alcuni terreni già appartenenti alla famiglia; qui, qualche anno dopo, fece edificare il Casino Nobile e un meraviglioso Ninfeo, su progetto di Giovanni Antonio de Rossi – suo architetto di fiducia. Appassionato collezionista, il cardinale custodiva nel Casino, sua residenza di delizie e di rappresentanza, una pregevole collezione di sculture antiche e monete. Alla sua morte, le raccolte passarono ai Musei Vaticani, mentre la biblioteca venne alienata. La villa fu rinnovata nell’Ottocento, quando fu acquistata dalla famiglia Falconieri. Il Casino fu restaurato e vennero realizzati un delizioso salottino dipinto in stile pompeiano, al piano terra, e un edificio di servizio, un casale ad uso tinello. Agli inizi del Novecento, la proprietà passò alla baronessa olandese Caterina von Scheyns, che la rese un vero e proprio salotto internazionale. La nobildonna fece eseguire importanti modifiche: i prospetti furono dipinti di rosso e ornati da motivi floreali bianchi di gusto liberty, l’ingresso decorato con un pavimento musivo e una decorazione a tempera con immagini vegetali e il casale ottocentesco fu ampliato e trasformato in una vera e propria dependance. Il settecentesco Casino Nobile, a pianta rettangolare, fu probabilmente ampliato e ricostruito su un edificio precedente del XVI secolo. È costituito da un corpo centrale con un grande ingresso ad arco e da due ali laterali simmetriche, coronate da due torrette. Al suo interno, la galleria al primo piano presenta magnifici affreschi raffiguranti le tenute dei Carpegna nel Montefeltro, opera di Pier Francesco Garoli, “maestro perpetuo nella prospettiva” dell’Accademia di San Luca. A sinistra del Casino si apre un ampio prato, mentre, alle spalle, si estende il rigoglioso parco di querce e pini che racchiude il giardino. Qui, un viale pavimentato, attraverso un sistema di fontane, conduce al belvedere sovrastante il monumentale Ninfeo. Detta “Grotta dell’Asino”, si tratta di una costruzione con loggetta, ai cui lati salgono due scalinate di forma barocca, con ingresso ad arco, ornato da piccoli ciottoli piatti e roccette di tufo, da cui si accede in una camera con volta a croce. Acquistata nel 1978 dal Comune di Roma, oggi Villa Carpegna è uno splendido parco pubblico; attualmente, il Casino Nobile è sede della Quadriennale di Roma, una delle più prestigiose istituzioni d’arte contemporanea del Novecento. Il Casale ottocentesco ospita l’Archivio Biblioteca della...

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1y

Confesso che conoscevo questo splendido parco solo per la parte superiore e solo per le iniziative che in genere animano l'estate romana. Ed è stato un peccato, non solo perché praticamente non avevo visto niente ma soprattutto perché è un posto stupendo che merita una visita. Ho parlato di parco non a caso, perché sostanzialmente questo spazio verde è vivibile nella sua funzione di parco urbano (e che sorpresa trovare una distesa di malva al posto dell'erba!), non avendo attrazioni particolari e non essendo fruibile il casino nobile, destinato a sede della quadriennale di Roma allorquando sul finire degli anni 90 il complesso venne restaurato. Questa era in passato la Villa del Cardinal Gaspare Carpegna e venne realizzata alla fine del Seicento per poi essere rinnovata due secoli dopo. La sua particolarità è di aver conservato inalterati i caratteri stilistici settecenteschi, raro esempio a Roma. L’acquisto della Villa e del parco da parte del Comune di Roma alla fine degli anni '70 e dopo un lento declino ne ha consentito il recupero, garantendo soprattutto il libero accesso al pubblico. L'accesso alla villa è rimasto attraversando il portale in travertino che si trova sull'omonima piazza e una serie di vialetti portano al Casino e nella parte inferiore, dove una fontana è circondata da palme e un belvedere sulla vallata sottostante permette di godere di uno splendido affaccio sul ninfeo di fronte. Sulla destra una bella area giochi per bambini, ben attrezzata e manutenuta e, in fondo a sinistra, l'area attrezzata per i cani (c'è pure una fontanella ma purtroppo non è molto utilizzata, i proprietari scorrazzano con i cani liberi in tutto il resto del parco), Purtroppo le parti monumentali sono scarsamente manutenute e vandalizzate ma la parte a giardino appare abbastanza curata e molto gradevole, con viali di lecci e siepi di bosso. Non limitatevi alla parte superiore ma inoltratevi - non è molto grande - fino ad arrivare a vedere il gioco prospettico verso il ninfeo. Utili info? Lasciate un like e guardate le altre recensioni fatte su...

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Billy GreyBilly Grey
Villa Carpegna,e' chiamata il gioiellino del quartiere Aurelio.  Situata nel quartiere Aurelio, la villa del Cardinal Gaspare Carpegna, edificata alla fine del Seicento e rinnovata due secoli dopo, è una delle poche ville romane che conserva inalterati i caratteri stilistici settecenteschi in un insieme di grande pregio. L’acquisto della villa e del parco da parte del Comune di Roma (1978) ha consentito una integrale opera di recupero e il libero accesso al pubblico. Il casino nobile, nucleo principale della villa, è caratterizzato da un corpo centrale fiancheggiato da due ali laterali simmetriche sormontate da torrette; attualmente è sede della Quadriennale di Roma, una delle più prestigiose istituzioni d’arte contemporanea del Novecento, che consente di consultare il prezioso archivio e la biblioteca. Dove si trova: Municipio XIII, quartiere Aurelio Epoca: XVII-XX secolo Estensione: 7 ettari Ingressi: piazzale di Villa Carpegna La storia della villa è legata alle vicende della famiglia Carpegna ed in particolare al cardinal Gaspare, uno degli uomini più ricchi, potenti e colti del suo tempo. Nel 1684 egli acquistò, nei pressi di un terreno già di proprietà della famiglia, una vigna con casino, primo nucleo della futura villa. Più tardo di qualche anno è il Casino Nobile, progettato da Giovanni Antonio de Rossi, architetto di fiducia del cardinale. L'edificio a pianta rettangolare, formato da un corpo centrale fiancheggiato da due ali laterali simmetriche sormontate da due torrette, sorge in corrispondenza dell'asse principale del parco che congiunge l'ingresso con un ninfeo monumentale, solo in parte restaurato,  attraverso uno scenografico sistema di fontane. A Pietro Francesco Garoli si debbono gli affreschi della galleria del primo piano, riscoperti durante i restauri dell'edificio avviati nel 1985, raffiguranti alcune delle tenute di famiglia nel Montefeltro, racchiuse fra balaustre e colonne dipinte, secondo una soluzione compositiva di gusto neorinascimentale. Nell'Ottocento la villa passò alla famiglia Falconieri che fece rinnovare il Casino, realizzando tra l'altro un "saloncino dipinto alla pompeiana", al pianterreno, e un edificio di servizio, accanto a quello principale. Nel 1902 la villa fu acquistata dalla baronessa Caterina von Scheyns, che fece introdurre un pavimento musivo ed una decorazione a tempera con figurazioni vegetali nell'androne. Ad inizio Novecento la villa divenne un vero e proprio salotto internazionale, aperto ad ospiti illustri, come il futuro papa Giovanni XXIII. Il Comune di Roma ha acquisito la villa nel 1978, avviando un'opera di recupero. Dal 1998 al 2000 la villa è stata oggetto di vari interventi di restauro che hanno interessato il Casino Nobile oggi sede della Quadriennale di Roma. Nel corso del 2011 sono stati realizzati lavori di manutenzione straordinaria dell'area verde e il restauro di 5 fontane e nel 2013-2014 è stata restaurata la parte del parco al confine con la proprietà ecclesiastica, recuperando l’area antistante il ninfeo, con le magnifiche scalinate secentesche.
LauraLaura
Nel cuore del quartiere Aurelio sorge Villa Carpegna, le cui origini risalgono alla fine del Seicento e si legano all’antica famiglia originaria di Montefeltro da cui prende il nome. Nel 1684, il ricco e potente cardinale Gaspare Carpegna acquistò una vigna nei pressi di alcuni terreni già appartenenti alla famiglia; qui, qualche anno dopo, fece edificare il Casino Nobile e un meraviglioso Ninfeo, su progetto di Giovanni Antonio de Rossi – suo architetto di fiducia. Appassionato collezionista, il cardinale custodiva nel Casino, sua residenza di delizie e di rappresentanza, una pregevole collezione di sculture antiche e monete. Alla sua morte, le raccolte passarono ai Musei Vaticani, mentre la biblioteca venne alienata. La villa fu rinnovata nell’Ottocento, quando fu acquistata dalla famiglia Falconieri. Il Casino fu restaurato e vennero realizzati un delizioso salottino dipinto in stile pompeiano, al piano terra, e un edificio di servizio, un casale ad uso tinello. Agli inizi del Novecento, la proprietà passò alla baronessa olandese Caterina von Scheyns, che la rese un vero e proprio salotto internazionale. La nobildonna fece eseguire importanti modifiche: i prospetti furono dipinti di rosso e ornati da motivi floreali bianchi di gusto liberty, l’ingresso decorato con un pavimento musivo e una decorazione a tempera con immagini vegetali e il casale ottocentesco fu ampliato e trasformato in una vera e propria dependance. Il settecentesco Casino Nobile, a pianta rettangolare, fu probabilmente ampliato e ricostruito su un edificio precedente del XVI secolo. È costituito da un corpo centrale con un grande ingresso ad arco e da due ali laterali simmetriche, coronate da due torrette. Al suo interno, la galleria al primo piano presenta magnifici affreschi raffiguranti le tenute dei Carpegna nel Montefeltro, opera di Pier Francesco Garoli, “maestro perpetuo nella prospettiva” dell’Accademia di San Luca. A sinistra del Casino si apre un ampio prato, mentre, alle spalle, si estende il rigoglioso parco di querce e pini che racchiude il giardino. Qui, un viale pavimentato, attraverso un sistema di fontane, conduce al belvedere sovrastante il monumentale Ninfeo. Detta “Grotta dell’Asino”, si tratta di una costruzione con loggetta, ai cui lati salgono due scalinate di forma barocca, con ingresso ad arco, ornato da piccoli ciottoli piatti e roccette di tufo, da cui si accede in una camera con volta a croce. Acquistata nel 1978 dal Comune di Roma, oggi Villa Carpegna è uno splendido parco pubblico; attualmente, il Casino Nobile è sede della Quadriennale di Roma, una delle più prestigiose istituzioni d’arte contemporanea del Novecento. Il Casale ottocentesco ospita l’Archivio Biblioteca della Quadriennale.
Roberto CecchiniRoberto Cecchini
Confesso che conoscevo questo splendido parco solo per la parte superiore e solo per le iniziative che in genere animano l'estate romana. Ed è stato un peccato, non solo perché praticamente non avevo visto niente ma soprattutto perché è un posto stupendo che merita una visita. Ho parlato di parco non a caso, perché sostanzialmente questo spazio verde è vivibile nella sua funzione di parco urbano (e che sorpresa trovare una distesa di malva al posto dell'erba!), non avendo attrazioni particolari e non essendo fruibile il casino nobile, destinato a sede della quadriennale di Roma allorquando sul finire degli anni 90 il complesso venne restaurato. Questa era in passato la Villa del Cardinal Gaspare Carpegna e venne realizzata alla fine del Seicento per poi essere rinnovata due secoli dopo. La sua particolarità è di aver conservato inalterati i caratteri stilistici settecenteschi, raro esempio a Roma. L’acquisto della Villa e del parco da parte del Comune di Roma alla fine degli anni '70 e dopo un lento declino ne ha consentito il recupero, garantendo soprattutto il libero accesso al pubblico. L'accesso alla villa è rimasto attraversando il portale in travertino che si trova sull'omonima piazza e una serie di vialetti portano al Casino e nella parte inferiore, dove una fontana è circondata da palme e un belvedere sulla vallata sottostante permette di godere di uno splendido affaccio sul ninfeo di fronte. Sulla destra una bella area giochi per bambini, ben attrezzata e manutenuta e, in fondo a sinistra, l'area attrezzata per i cani (c'è pure una fontanella ma purtroppo non è molto utilizzata, i proprietari scorrazzano con i cani liberi in tutto il resto del parco), Purtroppo le parti monumentali sono scarsamente manutenute e vandalizzate ma la parte a giardino appare abbastanza curata e molto gradevole, con viali di lecci e siepi di bosso. Non limitatevi alla parte superiore ma inoltratevi - non è molto grande - fino ad arrivare a vedere il gioco prospettico verso il ninfeo. Utili info? Lasciate un like e guardate le altre recensioni fatte su Roma e non solo.
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Villa Carpegna,e' chiamata il gioiellino del quartiere Aurelio.  Situata nel quartiere Aurelio, la villa del Cardinal Gaspare Carpegna, edificata alla fine del Seicento e rinnovata due secoli dopo, è una delle poche ville romane che conserva inalterati i caratteri stilistici settecenteschi in un insieme di grande pregio. L’acquisto della villa e del parco da parte del Comune di Roma (1978) ha consentito una integrale opera di recupero e il libero accesso al pubblico. Il casino nobile, nucleo principale della villa, è caratterizzato da un corpo centrale fiancheggiato da due ali laterali simmetriche sormontate da torrette; attualmente è sede della Quadriennale di Roma, una delle più prestigiose istituzioni d’arte contemporanea del Novecento, che consente di consultare il prezioso archivio e la biblioteca. Dove si trova: Municipio XIII, quartiere Aurelio Epoca: XVII-XX secolo Estensione: 7 ettari Ingressi: piazzale di Villa Carpegna La storia della villa è legata alle vicende della famiglia Carpegna ed in particolare al cardinal Gaspare, uno degli uomini più ricchi, potenti e colti del suo tempo. Nel 1684 egli acquistò, nei pressi di un terreno già di proprietà della famiglia, una vigna con casino, primo nucleo della futura villa. Più tardo di qualche anno è il Casino Nobile, progettato da Giovanni Antonio de Rossi, architetto di fiducia del cardinale. L'edificio a pianta rettangolare, formato da un corpo centrale fiancheggiato da due ali laterali simmetriche sormontate da due torrette, sorge in corrispondenza dell'asse principale del parco che congiunge l'ingresso con un ninfeo monumentale, solo in parte restaurato,  attraverso uno scenografico sistema di fontane. A Pietro Francesco Garoli si debbono gli affreschi della galleria del primo piano, riscoperti durante i restauri dell'edificio avviati nel 1985, raffiguranti alcune delle tenute di famiglia nel Montefeltro, racchiuse fra balaustre e colonne dipinte, secondo una soluzione compositiva di gusto neorinascimentale. Nell'Ottocento la villa passò alla famiglia Falconieri che fece rinnovare il Casino, realizzando tra l'altro un "saloncino dipinto alla pompeiana", al pianterreno, e un edificio di servizio, accanto a quello principale. Nel 1902 la villa fu acquistata dalla baronessa Caterina von Scheyns, che fece introdurre un pavimento musivo ed una decorazione a tempera con figurazioni vegetali nell'androne. Ad inizio Novecento la villa divenne un vero e proprio salotto internazionale, aperto ad ospiti illustri, come il futuro papa Giovanni XXIII. Il Comune di Roma ha acquisito la villa nel 1978, avviando un'opera di recupero. Dal 1998 al 2000 la villa è stata oggetto di vari interventi di restauro che hanno interessato il Casino Nobile oggi sede della Quadriennale di Roma. Nel corso del 2011 sono stati realizzati lavori di manutenzione straordinaria dell'area verde e il restauro di 5 fontane e nel 2013-2014 è stata restaurata la parte del parco al confine con la proprietà ecclesiastica, recuperando l’area antistante il ninfeo, con le magnifiche scalinate secentesche.
Billy Grey

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Nel cuore del quartiere Aurelio sorge Villa Carpegna, le cui origini risalgono alla fine del Seicento e si legano all’antica famiglia originaria di Montefeltro da cui prende il nome. Nel 1684, il ricco e potente cardinale Gaspare Carpegna acquistò una vigna nei pressi di alcuni terreni già appartenenti alla famiglia; qui, qualche anno dopo, fece edificare il Casino Nobile e un meraviglioso Ninfeo, su progetto di Giovanni Antonio de Rossi – suo architetto di fiducia. Appassionato collezionista, il cardinale custodiva nel Casino, sua residenza di delizie e di rappresentanza, una pregevole collezione di sculture antiche e monete. Alla sua morte, le raccolte passarono ai Musei Vaticani, mentre la biblioteca venne alienata. La villa fu rinnovata nell’Ottocento, quando fu acquistata dalla famiglia Falconieri. Il Casino fu restaurato e vennero realizzati un delizioso salottino dipinto in stile pompeiano, al piano terra, e un edificio di servizio, un casale ad uso tinello. Agli inizi del Novecento, la proprietà passò alla baronessa olandese Caterina von Scheyns, che la rese un vero e proprio salotto internazionale. La nobildonna fece eseguire importanti modifiche: i prospetti furono dipinti di rosso e ornati da motivi floreali bianchi di gusto liberty, l’ingresso decorato con un pavimento musivo e una decorazione a tempera con immagini vegetali e il casale ottocentesco fu ampliato e trasformato in una vera e propria dependance. Il settecentesco Casino Nobile, a pianta rettangolare, fu probabilmente ampliato e ricostruito su un edificio precedente del XVI secolo. È costituito da un corpo centrale con un grande ingresso ad arco e da due ali laterali simmetriche, coronate da due torrette. Al suo interno, la galleria al primo piano presenta magnifici affreschi raffiguranti le tenute dei Carpegna nel Montefeltro, opera di Pier Francesco Garoli, “maestro perpetuo nella prospettiva” dell’Accademia di San Luca. A sinistra del Casino si apre un ampio prato, mentre, alle spalle, si estende il rigoglioso parco di querce e pini che racchiude il giardino. Qui, un viale pavimentato, attraverso un sistema di fontane, conduce al belvedere sovrastante il monumentale Ninfeo. Detta “Grotta dell’Asino”, si tratta di una costruzione con loggetta, ai cui lati salgono due scalinate di forma barocca, con ingresso ad arco, ornato da piccoli ciottoli piatti e roccette di tufo, da cui si accede in una camera con volta a croce. Acquistata nel 1978 dal Comune di Roma, oggi Villa Carpegna è uno splendido parco pubblico; attualmente, il Casino Nobile è sede della Quadriennale di Roma, una delle più prestigiose istituzioni d’arte contemporanea del Novecento. Il Casale ottocentesco ospita l’Archivio Biblioteca della Quadriennale.
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Roberto Cecchini

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