La chiesa di S. Maria «di Bethlém» (A. Della Marmora), annessa al convento dei Minori e oggi compresa nell’abitato di Sassari, si trovava fuori le mura presso la demolita porta di Utzeri. La comunità francescana, documentata dal 1274, si sarebbe insediata nell’area della chiesa benedettina di S. Maria de Campu longu, menzionata nel “Libellus Judicum Turritanorum”; l’attuale denominazione deriverebbe da un simulacro della Vergine, importato dalla Terrasanta. A partire dal 1440 la chiesa fu ristrutturata specialmente all’interno e nella parte postica. L’impianto gotico, riferibile all’ultimo quarto del XIII secolo, può restituirsi a croce “commissa” con aula e transetto mononavati e coperti in legname; le tre cappelle presbiteriali avevano crociera costolonata. Un disegno a guazzo eseguito nel 1823, prima che Antonio Cano intraprendesse la demolizione del transetto per innalzarvi una pseudocupola in forme neoclassiche, raffigura il prospetto nordorientale della chiesa nelle forme originarie, alterate soltanto dall’aggiunta dei contrafforti diagonali (XV sec.) e dell’allungata abside semicircolare, che prolunga quella quadrangolare duecentesca. Nella testata del braccio settentrionale del transetto si aprivano due larghe monofore ogivali con sopracciglio pensile; su questo lato era forse già stata demolita la cappella presbiteriale, della quale sussistono i resti. Si conserva la cappella simmetrica (accessibile dal coro e dalla sacrestia), con volta a crociera su archi ogivali spiccanti da capitelli con foglie a crochet, che sormontano colonnine pensili. Nei fianchi e nella facciata il paramento murario è in cantoni di arenaria di media pezzatura. Sopra le cappelle gotico-catalane aperte in rottura, i fianchi mantengono tratti del terminale duecentesco archeggiato. A settentrione si osservano archetti ogivali trilobati, su peducci prismatici con minuscola sfera; a meridione archetti semicircolari con doppia ghiera, analoghi a quelli della facciata. Quest’ultima (a nordovest) si sviluppa su un alto zoccolo con scarpa sagomata, da cui nascono larghe paraste d’angolo, tagliate dalle due cornici (l’inferiore goticamente modanata, la superiore con ornato fitomorfo) che determinano la tripartizione del prospetto. Il primo ordine ospita il portale architravato e strombato con successione di tori e gole; tra l’arco frontale (sopraccigliato a foglie aguzze) e gli stipiti s’inseriscono capitelli con foglie a crochet. Sotto la cornice di coronamento corrono archetti a doppia ghiera semicircolare, percorsa da fitte scanalature o intagliata a dente di sega o lobata; i peducci sono decorati con motivi geometrici sempre variati. Nel secondo ordine si apre un grande oculo, con ghiera di foglie triangolari che lo dice coevo alla fabbrica duecentesca. È più tardo l’oculo nel frontone, non in asse con le altre luci e aperto probabilmente nel 1711, quando la facciata perse gli spioventi forse archeggiati, in seguito alla modifica della soluzione di copertura dell’aula (volte a crociera in luogo dell’originario tetto ligneo). Nel chiostro conventuale si conserva la fontana detta del Brigliadore, con vasca marmorea e...
Read moreLa basilica romana con tanta storia. È un riferimento importante per la città soprattutto il 14 agosto nella quale si conclude la più importante festa della città, la famosa "Faradda di li Candareri" la "Discesa dei Candelieri". 13 ceri votivi in legno portati a spalla dai componenti delle organizzazioni dei lavoratori detti Gremi che in ricordo della peste che colpì la città nel 1500 circa diedero vita a questo evento che ha da sempre coinvolto la città per lo scioglimento del voto. L'evento tiene i Gremi impegnati tutto l'anno per arrivare al culmine proprio il 14 agosto. Fin dalla mattina presto ogni singolo candeliere viene "vestito" dai gremianti accompagnati dal suono ritmato del tamburino per arrivare all'apice della festa prima con la discesa che avviene a partire dalle ore 18 dalla piazza Castello per scendere (Faradda) presso il corso Vitt.Emanuele gremito all'inverosimile di gente festante li, dopo una sosta davanti al teatro di città ( Teatro Civico), il candeliere più "rappresentativo" del Gremio dei Massai che scende per ultimo fa gli onori al sindaco mentre tutti gli altri candelieri che percorrono il percorso verso corso Vico stanno man mano arrivando alla basilica e attendono l'ultimo che poi sarà il primo ad entrare in chiesa. Il percorso che sembra semplice è invece molto complesso per ogni singolo cero in quanto per l'enorme quantità di persone presenti e la loro imponenza vedono i portatori a spalla, comandati dal capo candeliere, destreggiarsi tra le ali di folla facendo ballare il cero stesso accompagnati dal suono del tamburo e del piffero, col coro della folla che intona una richiesta ritmata, la mitica "Fallu baddà!!!" . L'ingresso di tutti i ceri in chiesa chiude la manifestazione con la benedizione del padre guardiano della basilica, insieme al vescovo...
Read morePerché è patrimonio dell'UNESCO assieme ai suoi ceri ICANDELIERI DI SASSARI OSPITA LA VERGINE ASSUNTA CHE VIENE FESTEGGIATA IL 15 AGOSTO IL GIORNO DOPO LA FARADDA DI RI CANDARERI IL 14 AGOSTO FESTA UNICA SENTITA MOLTO DA TUTTA LA COMUNITÀ DI SASSARI , E NN SOLO .PER QUESTA FESTA SASSARI SÌ PREPARA AD ACCOGLIERE MILIONI DI TURISTI IN ARRIVO TUTTOLO STIVALE DA DIVERSE PARTI DEL MONDO. INFATTI PER QUESTA OCCASIONE VENGONO PREMIATI I SASSARESI CHE DA DIVERSO TEMPO VIVONO NELLO STIVALE E PER L'OCCASIONE TORNANO NELLA LORO CITTÀ, ,E ANCHE VENGONO PREMIATI I SASSARESI CHE VIVONO IN ALTRE PARTI DEL MONDO E RITORNANO NELLA PROPRIA TERRA IN OCCASIONE DEI CANDELIERI (PER QUESTO VIENE DATO A LORO IL CANDELIERE D'ORO E D'ARGENTO A SECONDO DEL PERIODO CHE VIVONO LONTANO DALLA PROPRIA TERRA DI ORIGINE.E LA CHIESA DI SANTA MARIA IL GIORNO 14 E APERTA FINO A NOTE FONDA ASPETTANDO L'ARRIVO DEI SUOI CERI 11 PER L'ESATTEZZA SONO DIVERSE CORPORAZIONI SONO MACCHINE A SPALLA PORTATE IN CORTEO PARTENDO DA PIAZZA CASTELLO SCENDENDO TUTTO IL CORSO VITTORIO EMANUELE PROSEGUENDO PER CORSO VICO FINO AD ARRIVARE APPUNTO NELLA CHIESA DI SANTA MARIA ,DOVE SI SCIOGLIE UN VOTO FATO ALL'ASSUNTA PER LIBERARE SASSARI DALLA PESTE. I CANDELIERI VENGONO PORTATI A BRACCIO DAI COSIDDETTI PORTATORI SEGUITI DA GREMBO DI APPARTENENZA CON BALLI E CORSE A RITMO DEI TAMBURI I CANDELIERI COSÌ IN ORDINE MACELLAI,FABBRI,PICCAPIETRE,VIANDANTI,CONTADINI,FALEGNAMI,ORTOLANI,CALZOLAI,MURATORI,SARTI,MASSAI SEGUITI DA TUTTA LA GIUNTA COMUNALE ,LA QUALE ORMAI DA DIVERSI ANNI ,A SECONDO COME HA AMMINISTRATO RICEVE O APPLAUSI O FISCHI (MA VA RICORDATO CHE È UNA FESTA RELIGIOSA)QUESTA È LA NOSTRA TRADIZIONE E LA CHIESA DI SANTA MARIA E LA CASA...
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