Ci rechiamo in cassa per fare lo scontrino e chiediamo gentilmente 2 brioche, un caffè, un cappuccio ed un succo. La signora alla cassa è stata gentile e fin qui tutto bene. Andiamo a scegliere le brioche e proprio in quel momento esce l'addetta dalla cucina (una signora bionda) con una teglia piena di brioche appena sfornate. Nessun saluto, ci si piazza davanti e ci guarda aspettando il nostro ordine. Oso chiederle che ripieno hanno le brioche in teglia che ha appena portato, e lei mi smonta subito dicendomi, in modo non esattamente cordiale, che non servivano le brioche appena sfornate e dovevamo scegliere tra quelle che erano già esposte da prima. Ok, porgendole lo scontrino inizio a fare l'ordine e lei mi fa notare che dallo scontrino risulta solo una brioche e non 2. Controlliamo, è vero. Probabilmente la signora alla cassa aveva sentito male ma nessun problema; io e mio marito decidiamo di smezzarcene una. Chiedo gentilmente il ripieno di quelle esposte; risposta non pervenuta. Opto per una brioche al pistacchio perché era l'unica che si distingueva e sapevamo di "andare sul sicuro". Ci porge la brioche ed è già tanto se non ci sputa in un occhio. Ci dirigiamo al banco per i caffè ed il succo. Quando chiedo alla barista un succo Ace, questa mi chiede "L'Ace Gentile??" Questa battuta andava di moda quando andavo alle medie ed era triste già all'epoca quindi, alla fine, l'unica del personale che ha tentato un minimo di interazione umana era meglio se non lo faceva. Infine, mentre aspettiamo i caffè, chiediamo ad un'altra barista che abbiamo di fronte se ci può porgere cortesemente un coltello per dividere la brioche. Lei ci guarda come se le avessimo chiesto di donarci urgentemente un rene, si guarda attorno, non ci sono coltelli nelle vicinanze e si limita a dirci che non ha coltelli a disposizione. In effetti, in un locale che si vanta di essere una pasticceria capisco che sia difficoltoso rimediare un semplice coltello. Ci porgono succo e caffè (bicchierino d'acqua sempre presente nelle caffetterie bolognesi non pervenuto) e ci siamo accomodati a consumare la colazione più patita di tutta la vita. Ultima nota: il locale non era deserto, ma non c'era nemmeno il pienone. Quando abbiamo ordinato la brioche eravamo gli unici, e al banco dei caffè c'era personale a sufficienza per gestire bene tutti i clienti; quindi la scortesia e la superficialità nel servizio non erano dovute all'agitazione ed alla fretta di dover seguire tanti clienti, ma dalla pura maleducazione. Lavoro con il pubblico da anni e se mi comportassi come la maggioranza dello staff di questo locale il mio capo mi farebbe strappare personalmente il mio contratto e mi accompagnerebbe alla...
Read morePremetto che adoro l'Arisbar. Paste deliziose e caffetteria da urlo, solo questo basterebbe per un 5 stelle pienissimo! C'e però una cosa che davvero non capisco e che, nonostante siano anni che ci vado, non riesco ad accettare, i tavolini occupati da chi legge il giornale. Ora capisco che sia un bar, ma se c'è una fila disumana alla cassa e calca al bancone, perché la maleducazione della gente deve essere tale da restare al tavolo a farsi i cavoli propri? Anche questa mattina vado con mia moglie e suo figlio a fare colazione e dietro di noi ben 3 tavoli da 2/3 persone cadauna, occupati da una persona sola intenta a leggere il giornale. Questo vale ovviamente per tutti, bambini piccoli costretti a stare in piedi o in braccio ai genitori, mentre il "menefreghista" di turno occupa un tavolo da 3. Non so voi, ma a me robe del genere fanno veramente girare le scatole. La situazione è purtroppo tollerata dal bar (ecco perché la votazione) visto che permette a un venditore di giornali di stare sulla porta. Molto spesso rinuncio ad andare proprio per questo motivo, oggi era veramente allucinante. Ripeto come qualità è il massimo, il problema nasce nella organizzazione dei clienti e soprattutto nella maleducazione...
Read moreVado alla cassa: davanti a me c'è un cartellone che pubblicizza espresso Cremosito a 2,50 €, crema caffè Cremosito a 3 € e crema caffè Cremosito con aggiunta di panna a 4 €. Chiedo una crema caffè Cremosito e mi viene fatto lo scontrino corretto, dopodiché mi reco al bancone per il ritiro. Prima di me c'è già una cliente che sembra aspettare da un po', mentre nella zona della gelateria ci sono due addetti (un uomo e una donna) che fanno non so cosa, incuranti di me e dell'altra signora in attesa. Quando finalmente la barista si degna di uscire, ci chiede cosa desideriamo ed io le dico chiaramente: "Un Cremosito crema caffè", porgendole nel contempo lo scontrino da 3 €. Al momento del servizio, però, mi dà l'espresso con crema caffè da 2,50 €, al che glielo faccio notare e lei mi ribatte, con un tono molto sgradevole: "Per quello le ho chiesto!", come se io non mi fossi espressa bene. Le rispondo che io le ho detto: "Cremosito crema caffè, non espresso", che peraltro costa anche di più. Rimedia senza nemmeno scusarsi e con un'aria di sufficienza. Sbagliare è sicuramente lecito e capita a tutti, ma non è carino scaricare la colpa sul cliente, basterebbero più cortesia e voglia...
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