Siamo stati a pranzo in un giorno infrasettimanale, previa prenotazione. Locale affollato ma niente caos. Sale ampie, tavoli enormi, anche quelli per due, sedie comode.
L'atmosfera non è formale ma il locale appare elegante, curato, pulito. Non facciamo neanche a tempo a sederci che, come una lince, il gentile addetto di sala ci chiede la preferenza dell'acqua. Seguono menù, carta dei vini e una carinissima selezione di diversi tipi di pani e grissini artigianali. Buonissimi.
Il menù è (forse troppo) elaborato, con l'esposizione dei piatti non sempre chiarissima. Abbiamo scherzato tra noi sul fatto che, dopo la prosopopea roboante delle pagine centrali in cui si fa un po' fatica a distinguere antipasti primi e secondi, solo in ultima pagina c'è finalmente il menù per la persone normali. In ogni caso si capisce che tutto fa parte del concept del locale e che il titolare (o lo chef, o entrambi) vuole comunicare qualcosa agli avventori.
Ho aggiunto le foto dei piatti.
Non ho avuto la prontezza di fotografare il menù e mi dispiace. Perché adesso non ricordo con precisione né il nome dei singoli piatti (sarebbe impossibile, avevano nomi lunghissimi) né la loro composizione esatta. Ho provato a ripescarli sul sito internet del locale ma non ho trovato il menù. Sito da rivedere decisamente, così com'è è solo una vetrina ma di poca utilità.
In ogni caso l'esperienza sensoriale è stata una piacevolissima sorpresa.
In effetti dall'esterno - non saprei perché - si ha l'impressione di entrare in un posto turistico, probabilmente per la vicinanza con altri locali tutti stipati gli uni vicino agli altri dentro un (ampio) vicolo. E invece poi si entra ed è una piccola perla. Dalla cucina ci hanno accolto con un «benvenuti» che scalda il cuore, ti fa sentire importante.
La tartare di gambero rosso, che ho scelto per provare i crudi, è qualcosa di spettacolare. Se devo trovare un difetto, la base di sbriciolata di tarallo (era tarallo? Non ricordo) richiedeva probabilmente un legante perché si è totalmente sfarinata e ho avuto l'impressione di mangiare del pan grattato. Ho mangiato qualcosa di simile in un altro ristorante di Pompei e in effetti la base di tarallo aveva la consistenza semi solida della base di una cheesecake, come dovrebbe essere. Ribadisco comunque che è un'inezia: gamberi e spuma di questa bontà li ho mangiati in pochi posti. Lo chef sa il fatto suo e la qualità della materia prima è indiscutibile.
La frittura di bocconcini di baccalà, con carciofi (e patata rossa? Non vorrei sbagliare) è un piatto davvero azzeccato che oserei proporre tra gli antipasti anziché tra i secondi: veramente buonissimo, una frittura direi perfetta.
La genovese di tonno a 3 cotture è probabilmente il piatto che ho apprezzato di più. Non voglio ripetermi perché esagerare coi complimenti può apparire sospetto ma, in effetti, è un piatto sorprendente. Ho aggiunto un video di pochi secondi per spiegare che intendo. Ti arriva sul tavolo e lo vedi muoversi. Letteralmente. La pasta è adagiata come fossero tubi Innocenti, e accanto ai bocconcini di tonno cotti e crudi (un crudo delicatissimo) c'è questo tonno disidratato che sembra la sfoglia che viene fuori quando temperi le matite... e si muove! Il calore della pasta, e l'aria che passa in queste condotte generando moti convettivi e microcorrenti che sollevano queste sfoglie come se nel piatto ci fossero farfalle... non può essere un caso, sono ingegnere e questi dettagli non mi lasciano indifferente. C'è senz'altro dello studio dietro questo piatto, un desiderio di innovare e di stupire che non passa inosservato. Dopo questa genovese di tonno la mia perplessità sul menù pretenzioso è sparita (quasi) del tutto.
Anche l'altro primo (bottoni ripieni, con funghi se non ricordo male) ha riscosso successo. Il commensale lo ha gradito molto.
Una Ribolla gialla e un dolce ben fatto hanno chiuso un pasto poco meno che perfetto.
Personale di sala cordiale, volenteroso che - sul finale - ci ha regalato anche qualche sorriso. Il che ci ha fatto immenso piacere.
Molto molto molto...
Read moreQuesta è stata la mia prima esperienza presso L'Amo e prima dire qualsiasi altra cosa confermo, come da voci e recensioni, essere il miglior ristorante di pesce di Caserta e sicuramente uno dei migliori in Campania. Non sono solito frequentare ristoranti di pesce ultimamente perchè ritengo che sia ormai molto difficile trovarne di validi e soprattutto che offrano una qualità degna della spesa. Il pesce è una di quelle materie prime per me che se non è alla massima freschezza e qualità ritengo non valga neanche la pena di essere consumata visto anche i rischi che si corrono e ultimamente nella ristorazione da questo punto di vista si pecca spesso di qualità. Non è ovviamente il caso de L'Amo che, come dai pareri che avevo letto e sentito, offre una qualità del pesce impareggiabile e senza precedenti. Eravamo io e mia madre e abbiamo ordinato tre piatti in tutto prediligendo la proteina e quindi il pesce prima di tutto, essendo io in regime ipocalorico, ordinando così il Trio del Blu come antipasto che consisteva in questo trittico di tartare di Salmone, Gambero Blu e Tonno che per quanto mi riguarda sono state il primo trigger per farmi capire la qualità del pesce e il target del locale. Mia madre ha invece preso la frittura che può variare in base alla disponibilità e neanche a dirvi che la frittura era leggera, asciutta, croccante e cotta alla perfezione che non è per nulla scontato. Come ultimo piatto ho preso il Fuoco di Mare ovvero la grigliata di pesce che può variare sempre in base alla disponibilità e purtroppo è l'unica che non posso mostrarvi perchè l'ho divorata senza pensare di perdere il tempo per fare delle foto. La grigliata era composta da tonno grigliato in stile tataki, polpo, seppia, calamaro e gamberoni tutto a dir poco perfetto per cottura e ovviamente freschezza. In conclusione dovremo tornare per assaggiare il resto del menù che penso sia da non perdere. Il locale inoltre è elegante ma al contempo conviviale e familiare, ci si sente a casa e il personale è estremamente attento e gentile. L'amo in ogni caso punta tutto sulla qualità del pesce e ne fa il suo punto di forza con estrema consapevolezza quindi non dico altro perchè le chiacchere stanno a zero quindi il mio consiglio è tacito. Concludo con forse la parte che tutti attendono ovvero il prezzo, prezzo in linea e vista l'eccellente qualità azzerderei che il rapporto qualità/prezzo è pressochè imbattibile. Provate e poi mi...
Read moreE' già la seconda volta che vado a cenare in questo locale molto carino. Ormai cenare o pranzare bene è quasi impossibile, tutti che propongono street-food con hamburger e affiliati. Lo street food facciamolo fare a chi fa street-food, se vado a ristorante voglio cenare come si deve e L' amo è sicuramente uno dei pochissimi posti a Caserta dove si cena bene.
La prima volta avevo optato per una cena, scegliendo alla carta dal loro menù, questa volta invece ho deciso di farmi coccolare con la loro proposta composta da 6 piatti (anche di più in realtà) completi di crudi di mare insieme a due primi scelti dallo chef.
Allora, premetto che la cifra da spendere per questo menù non è per tutti. Però signori, dalla foto potete vedere solo una parte della cena, c'era davvero tantissima roba (tanto che ho criticato di persona , in maniera ironica, lo chef perché non mi ha permesso di arrivare ad assaggiare il secondo primo con serenità, ero strapieno) ed è tutto buonissimo.
Comunque, scegliendo alla carta c'è la possibilità di cenare bene con cifre (ad oggi) normali per una cena fuori, con questi livelli di freschezza dei prodotti e di bontà.
Il servizio è molto efficiente, ti cambiano le posate ad ogni portata (cosa non da sottovalutare), super attivi e anche divertenti. Tutto ti viene spiegato e lo chef ti delizia della propria presenza (quando ovviamente non è troppo impegnato in cucina).
In conclusione, se volete cenare bene, se volete fare bella figura con il vostro capo o con i vostri colleghi, se volete conquistare il palato del vostro o della vostra partener non perdete tempo a cercare altri locali, L' Amo è sicuramente il posto perfetto (chiamate prima però, altrimenti rischiate di non trovare posto).
Ah, mi permetto solo una piccola critica perché il locale ha alti livelli e secondo me deve stare attento anche a queste piccole cose, che poi (secondo me) piccole non sono. Consiglierei di tenere sempre aggiornata la carta dei vini. Avete ampia e ottima scelta, però le annate dei vini sono importanti e sinceramente giustificano anche i prezzi, trovare sul menù un vino di una determinata annata e poi servirne uno di un'altra vi fa peccare di perfezione, anche perché secondo me il locale c'è davvero molto vicino.
A presto ristorante L' Amo, ci vediamo alla mia prossima cena. Vi auguro buon lavoro e buona cena a chi vi verrà a trovare.
Ps: scusate per le poche foto ma...
Read more