Trattoria dall'aspetto simpatico, con tavoli colorati e menù a cartellone esposto all'esterno: ispira fiducia e per questo ci sediamo. Il personale é garbato e disponibile, tuttavia si percepisce dopo un po' confusione e approssimazione in molti dettagli.
A cominciare dal menù, che sembra un libro di testo per quanto é spesso ma che al suo interno contiene poche voci molto approssimative. Tra le altre, discutibile la scelta di indicare il prezzo della frittura al kilogrammo (60€ per la precisione), perché chi é seduto al tavolo non ti chiederà la frittura «a peso» ma te ne chiederà una porzione... e certamente non é munito di bilancia. Quindi fino al conto non sai quanto in effetti pagherai. É certamente vero che «se domandi il prezzo significa che non te lo puoi permettere» ma é anche vero che a nessuno piace incappare in una trappola per turisti. Temo che sia stato il nostro caso.
Ricapitolando: una brocca di acqua rigorosamente di fontana, un calice di vino bianco espressamente «della casa», un cestino di pane, uno spaghetto con la colatura di alici, una porzione di insalata mista con un po' di tonno, una frittura mista (la famosa a 60€ al kilo MA senza totani perché li avevano finiti) e un'insalata di contorno che era stata chiesta esplicitamente verde e arriva, di nuovo, mista...
Totale 52€, su un francobollo di carta su cui é indicato solo il totale e non le voci di dettaglio.
Onestamente troppo per quello che é stato consumato. Le famose alici di Cetara poi, sarà perché erano fritte, ma mi hanno lasciato un po' di amaro in bocca: francamente deluso. Buono invece lo spaghetto con la colatura, equilibrato nel gusto e nel sale. Frittura nel suo complesso senza infamia e senza lode.
Il paese é una bomboniera e si é certamente preparati al fatto che la costiera amalfitana sia cara, ma scorporando l'insalata col tonno consumata dal mio commensale, si deduce che in effetti devo aver mangiato senza essermene accorto più di 40€. Con quella cifra in ristoranti più blasonati si mangia molto molto meglio.
Rapporto qualità prezzo sfavorevole.
Decisamente...
Read moreGiovanna was super responsive to our requests, from start to finish of our lunch. It was a very hot day and we had a two year old toddler to care for. She was very nice and passionate, giving us a lot of insights about the food, the way the colata of alici was done and why everything was so delicious. She even made us taste (free of charge) other fried alici. The freshness of all the ingredients is top. Strongly recommend for an authentic experience of real food, from a true food lover (I'm an international traveller who has been living in Italy for the...
Read moreCena con la mia fidanzata. Puntualizzo, l'applicazione non permette il mezzo voto, per me vale un bel 4,5... Veniamo a tavola. La regina, alice, in questo paese delle meraviglie, Cetara, è presentata in chiave tradizionale ed innovativa. Pane burro e alici, fai terno 10 volte su 10! Millefoglie di alici e melanzane, veramente ottimo, bella presentazione, piatto pulito e gustoso. Spaghetto con colatura di alici, un classico intramontabile, come non mangiarlo proprio qui a Cetara?! Pasta mista totani e patate, mantecata con la M maiuscola, personalmente avrei solo rinforzato il sentore di mare, magari con un fondo di pesce per la cottura... Dolce, una cheesecake scomposta, tanta roba, accompagnata con una variazione di frutta fresca e marmellate. Perché non 5 stelle?? Il mezzo voto in meno è legato alla scelta dei vini... c'è poca armonia tra la cucina, strettamente legata al territorio, e la cantina, con solo due referenze di vini della costiera amalfitana.... Trentino, Piemonte, Friuli... regioni che in questo concetto di cucina e location capisco poco... inoltre, oltre la scelta delle cantine, avrei amche osato di più con qualche etichetta più importante, a sottolineare la qualità della cucina! In ogni caso ci ritorneremo ben...
Read more