Siamo venuti per la quarta volta in questo ristorante.
Due volte nel 2020, ci siamo trovati molto bene.
Quest'anno, tornati a Marsala, abbiamo deciso di prenotare di nuovo in questo ristorante.
La prima volta abbiamo preso spaghetti all'aragosta buonissimi anche se le due mezze aragostine erano veramente troppo piccole, non come nel 2020. Il secondo invece lasciava un po' a desiderare: lo spiedone di braciolone di pesce spada era sostanzialmente uno spiedone di involtini di pesce spada, ma il pesce spada era troppo sottile e dunque troppo poco il pesce utilizzato che non si sentiva, mentre abbondava esageratamente la mollica del ripieno. Abbiamo preso due calici di vino perché, a differenza delle due volte che siamo venuti nell'anno 2000, non c'era più la bottiglia di vino da 375 ml. Ci hanno riempito il calice fino a un quarto. Ora, io non dico che il calice vada riempito fino all'orlo, ma fino alla metà anche sì. Comunque nel complesso siamo rimasti soddisfatti e abbiamo deciso di ritornare.
La seconda volta ve la racconto.
Abbiamo preso: io due gamberi rossi di Mazara in crudita'. Mi aspettavo per il prezzo (4 euro l'uno) il gambero grande di Mazara. Invece hanno portato due gamberi che, al massimo, ma proprio a voler essere generosi, erano nella media. Inoltre non sapevano di mare. Ne deduco che non erano freschissimi. Mia moglie ha preso la degustazione di antipasti di pesce, risultata anonima e scadente: il pesce spada della caponata neanche si vedeva, l'assaggio di fritto poco croccante e troppo unto. Abbiamo ordinato una pentolaccia di cozze con crostini, buonissima. Peccato che contemporaneamente ci hanno portato il cous cous di pesce fresco. E qui sono iniziati i problemi. Anzitutto la persona di nome Valentina che ha preso le ordinazioni (una donna diversa da quella, molto gentile e garbata, delle tre volte precedenti) non ci ha detto che la pentolaccia di cozze era di per sé molto abbondante. Come anche il cous cous che, se c'è lo avesse detto, avremmo evitato di ordinare e preso altro. Poi, come detto, i due piatti sono arrivati uno dietro l'altro. Ora il pesce non era la cernia come ci era stato detto, bensì pezzi di tonno o sgombro di colore marrone e grigio scuro e un pezzetto di pesce di colore bianco che però era baccalà (lo stesso sapore del baccalà fritto presente nell’assaggio di antipasti di cui in precedenza). Ne è risultato un sapore molto forte. Mia moglie ha fatto presente alla ristoratrice che il pesce non era cernia. E, alla risposta della ristoratrice, io ho detto che era buona norma presentare il cous cous con il pesce utilizzato in bella vista, aggiungendo che comunque oramai era andata così (per cercare di chiudere la questione). È nata invece una discussione in cui la ristoratrice non solo, imperterrita, continuava a sostenere che il pesce era cernia dicendo che era diventato scuro per la prolungata cottura che dura ore (manco fosse il ragù alla napoletana 🤣😂🤣), ed in tal caso al limite avrebbe dovuto spappolarsi e non cambiare colore,ma la cosa ancora più grave e veramente inaccettabile è stata che ha alzato la voce più volte mettendoci in imbarazzo davanti agli altri commensali. Non si fa!!! Per questo non torneremo più in questo locale e come voto do 2 (due).
Dopo la mia recensione, mi aspettavo quantomeno delle scuse per il tono esageratamente alto usato dalla persona di nome Valentina. Non aggiungo altro e confermo...
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Due volte nel 2020, ci siamo trovati molto bene.Quest'anno, tornati a Marsala, abbiamo deciso di prenotare di nuovo in questo ristorante . La prima volta abbiamo preso spaghetti all'aragosta buonissimi anche se le due mezze aragostine erano veramente troppo piccole, non come nel 2020. Il secondo invece lasciava un po' a desiderare: lo spiedone di braciolone di pesce spada era sostanzialmente uno spiedone di involtini di pesce spada, ma il pesce spada era troppo sottile e dunque troppo poco il pesce utilizzato che non si sentiva, mentre abbondava esageratamente la mollica del ripieno. Abbiamo preso due calici di vino perché, a differenza delle due volte che siamo venuti nell'anno 2000, non c'era più la bottiglia di vino da 375 ml. Ci hanno riempito il calice fino a un quarto. Ora, io non dico che il calice vada riempito fino all'orlo, ma fino alla metà anche sì. Comunque nel complesso siamo rimasti soddisfatti e abbiamo deciso di ritornare. La seconda volta ve la racconto. Abbiamo preso: mio marito due gamberi rossi di Mazara in crudita'. Mi aspettavo per il prezzo (4 euro l'uno) il gambero grande di Mazara. Invece hanno portato due gamberi che, al massimo, ma proprio a voler essere generosi, erano nella media. Inoltre non sapevano di mare. Ne deduco che non erano freschissimi. Io ho preso la degustazione di antipasti di pesce, risultata anonima e scadente: il pesce spada della caponata neanche si vedeva,l'assaggio di fritto poco croccante e troppo unto Abbiamo ordinato una pentolaccia di cozze con crostini, buonissima.Peccato che contemporaneamente ci hanno portato il cous cous di pesce fresco. E qui sono iniziati i problemi. Anzitutto la persona di nome Valentina che ha preso le ordinazioni (una donna diversa da quella, molto gentile e garbata, delle tre volte precedenti) non ci ha detto che la pentolaccia di cozze era di per sé molto abbondante. Come anche il cous cous che, se ce lo avesse detto, avremmo evitato di ordinare e preso altro. Poi, come detto, i due piatti sono arrivati uno dietro l'altro. Ora il pesce non era la cernia come ci era stato detto, bensì pezzi di tonno o sgombro di colore marrone e grigio scuro e un pezzetto di pesce di colore bianco che però era baccalà (lo stesso sapore del baccalà fritto presente nell’assaggio di antipasti di cui in precedenza). Ne era risultato un sapore molto forte. Io ho fatto presente alla ristoratrice che il pesce non era cernia. E, alla risposta della ristoratrice, ho detto che era buona norma presentare il cous cous con il pesce utilizzato in bella vista, aggiungendo che comunque oramai era andata così (per cercare di chiudere la questione). È nata invece una discussione in cui la ristoratrice non solo, imperterrita, continuava a sostenere che il pesce era cernia dicendo che era diventato scuro per la prolungata cottura che dura ore (manco fosse il ragù alla napoletana) 🤣😂🤣, ed in tal caso al limite avrebbe dovuto spappolarsi e nn cambiare colore,ma la cosa ancora più grave e veramente inaccettabile è stata che ha alzato la voce più volte mettendoci in imbarazzo davanti agli altri commensali. Non si fa!!! Per questo non tornerò più in questo locale e come...
Read moreDo una stella perché non posso dare di meno. Premetto che lavoro nel campo della ristorazione: abbiamo deciso di provare questo ristorante prendendo un crudo con l’aggiunta di due ostriche e due primi. Il crudo: arrivato al tavolo, sentiamo uno strano odore, quindi decidiamo di odorare gli elementi del piatto e ci accorgiamo che la tartare di Cernia (cernia congelata e non fresca) fa puzza di marcio e di prodotto andato a male; chi l’avesse mangiata avrebbe contratto un intossicazione alimentare. E non solo la tartare è una preparazione che viene fatta con la polpa del prodotto che può essere ortaggi/carne/pesce Parlando della cernia in questione la tartare era fatta con la cartilagine e con la parte vicino alla pelle del pesce dove praticamente è solo grasso. Il tonno anche quello non fresco non andato a male ma voglio dire che l’aggiunta di un prodotto acido sul pesce porta questo a cottura, nel senso che: se si aggiunge del limone al tonno e si lascia in frigo per ore il limone andrà a cuocerlo essendo un prodotto acido e quindi non è più cruditè, IN QUESTO CASO SI AROMATIZZA CON LA SCORZA e se si vuole aggiungere il succo in uscita qualche istante prima di servire così che il prodotto viene servito crudo. Posso dire che le ostriche, i gamberi rossi e gli scampi erano buoni. TUTTO QUESTO DETTO MOLTO GENTILMENTE ALLA PROPRIETARIA CHE SI MOSTRA SUBITO MOLTO INDISPONENTE E INEDUCATA TANTO CHE LO CHEF mi ha comunicato che “non è del mestiere quindi era meglio se ne parlavo con lui” Arrivati i primi UNO CON LA CERNIA VI LASCIO IMMAGINARE NON SCRIVERÒ ALTRO.
Il secondo: vongole, pistacchio e gambero. Le vongole non erano spurgate e non erano state battute, il piatto di pasta era pieno di sabbia come le vongole stesse. Abbiamo lasciato tutto e chiesto il conto gentilmente. Non ci hanno fatto pagare ma la proprietaria ci guarda e con un “andatevene” molto arrogante quasi ci caccia. Il fatto di non farci arrivare il conto è stata una decisione dello chef, quindi suppongo che ha capito l’errore.
I due ragazzi camerieri molto educati e professionale i miei complimenti vanno a loro.
Esperienza da non ripetere mai più, in questa terra dove il pesce...
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